A Milano

Gala Fracci al Teatro alla Scala

Mercoledì 7 giugno 2023 al Teatro alla Scala torna il Gala in onore di Carla Fracci, un appuntamento fortemente voluto dal Direttore del Ballo Manuel Legris. In scena il corpo di ballo, i primi ballerini, i solisti scaligeri, e ospiti internazionali come Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Jacopo Tissi e Davide Dato. Ricchissimo il programma che comprende Le Spectre de la rose di Fokin, L’Après-midi d’un Faune di Amedeo Amodio, Le Pavillon d’Armide e La Dame aux camélias di Neumeier, Le Loup di Roland Petit, Verdi Suite di Legris, After the Rain di Wheeldon, e classici del repertorio come Le Papillon, Il lago dei cigni e Raymonda.

07 . 06 . 2023

20.00

Milano - Teatro alla Scala

Dopo lo straordinario ed emozionante successo della prima edizione, prosegue il tributo del Teatro alla Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci, che è stata e rimane una figura cardine della storia della danza. Per celebrare questa stella, leggendaria, il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala a ogni Stagione, per convogliare e celebrare nel suo nome la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale.

Anche la seconda edizione, che si terrà mercoledì 7 giugno 2023, vedrà protagonisti il Corpo di Ballo, i Primi ballerini, i Solisti, e ospiti internazionali come Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Jacopo Tissi e Davide Dato, Primo ballerino dello Staaatsballet di Vienna, al suo debutto sul palcoscenico scaligero, e l’Orchestra del Teatro alla Scala che sarà diretta da Kevin Rhodes. Nel programma, titoli che ripercorrono la storia del balletto e si intersecano con quella di una straordinaria artista, che ha lasciato il segno come interprete del balletto romantico, del grande repertorio ottocentesco ma anche del temperamento e della modernità delle visioni coreografiche del Novecento.

Partendo dall’inizio, da dove tutto è cominciato: licenzianda dalla Scuola di Ballo, fu lei ad essere scelta per interpretare il balletto dopo l’opera La Sonnambula di Luchino Visconti: Le Spectre de la rose. L’iconico balletto di Michail Fokin aprirà la serata con Jacopo Tissi e Letizia Masini richiamando la leggendaria avventura creativa dei Ballets Russes che troveremo anche in altri due titoli, riletti dalla originalità creativa di Amedeo Amodio – in L’Après-midi d’un Faune (in scena Agnese Di Clemente e Domenico Di Cristo) e di John Neumeier –  in un estratto da Le Pavillon d’Armide, interpretato da Davide Dato.

Neumeier, grande maestro del Novecento, anche nel sognante pas de deux dal secondo atto di La Dame aux camélias, con  – per la prima volta insieme in questo balletto – Nicoletta Manni nel ruolo di Marguerite Gautier e Roberto Bolle in quello di Armand Duval. Grande maestro come pure Roland Petit, profondamente legato alla storia del Teatro scaligero, di cui verrà presentato da Martina Arduino e Marco Agostino  il passo a due da Le Loup, creazione del 1953 che arrivò per la prima volta in Italia proprio alla Scala nel 1963 .

Nel nome della grande étoile, con Alice Mariani, Maria Celeste Losa, Claudio Coviello, Federico Fresi, Mattia Semperboni, Caterina Bianchi, Gabriele Corrado e il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, torna in scena Verdi Suite che Manuel Legris dedicò proprio a Carla Fracci, per il suo legame con le musiche di Verdi.

E arriva per la prima volta, con Alessandra Ferri e Roberto Bolle, il passo a due da After the Rain di  Christoper Wheeldon.

Carla Fracci profondamente moderna, e indimenticabile incarnazione del mito della ballerina romantica che qui verrà celebrato in un prezioso passo a due dal secondo atto di Le Papillon, l’unico balletto coreografato da Maria Taglioni, nella ricostruzione di Pierre Lacotte per l’Opera di Parigi del 1976 , interpretato da Linda Giubelli e Nicola Del Freo.

Non mancherà il grande repertorio, con  Il lago dei cigni di Nureyev (estratti dal terzo atto, con Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, con Christian Fagetti nel ruolo di Rothbart, i solisti e  gli artisti del Corpo di Ballo nella danza spagnola  e nella mazurka) e con il Pas classique hongrois (nel ruolo di Raymonda Martina Arduino, di Jean de Brienne Navrin Turnbull, con Gaia Andreanò ballerina solista e il Corpo di Ballo) dal terzo atto di Raymonda di Petipa, nella ricostruzione di Sergej Vikharev che proprio alla Scala vide il suo debutto assoluto nel 2011, a suggellare questa seconda edizione.

www.teatroallascala.org

Programma

Prima parte

LE SPECTRE DE LA ROSE
Coreografia Michail Fokin
Musica Carl Maria von Weber
Letizia Masini  Jacopo Tissi

LE LOUP
Coreografia Roland Petit
Musica Henry Dutilleux
Takahiro Yoshikawa, pianoforte
Passo a due
Martina Arduino Marco Agostino

LE PAPILLON
Coreografia  Pierre Lacotte da Maria Taglioni
Musica Jacques Offenbach
Grand pas de deux
Linda Giubelli Nicola Del Freo

LA DAME AUX CAMÉLIAS
Coreografia e regia John Neumeier
Musica Fryderyk Chopin
Takahiro Yoshikawa, pianoforte
Dall’Atto II: passo a due (La campagna)
Nicoletta Manni  Roberto Bolle

VERDI SUITE
Coreografia Manuel Legris
Musica Giuseppe Verdi
Alice Mariani, Maria Celeste Losa, Claudio Coviello, Federico Fresi, Mattia Semperboni, Caterina Bianchi, Gabriele Corrado e il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

 Seconda parte

L’APRÈS-MIDI D’UN FAUNE
Coreografia Amedeo Amodio
Musica Claude Debussy
Agnese Di Clemente Domenico Di Cristo

LE PAVILLON D’ARMIDE
Coreografia, scene  e costumi John Neumeier
Musica Nikolai Čerepnin
Danse Siamoise
Davide Dato

IL LAGO DEI CIGNI
Coreografia Rudolf Nureyev da Marius Petipa e Lev Ivanov
Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij
Dall’Atto III
Nicoletta Manni,  Timofej Andrijashenko,  Christian Fagetti, Francesca Podini, Gabriele Corrado, Alessandra Vassallo, Gioacchino Starace e il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

AFTER THE RAIN
Coreografia Christopher Wheeldon
Musica Arvo Pärt
Takahiro Yoshikawa, pianoforte
Alfredo Persichilli, violoncello
Passo a due
Alessandra Ferri  Roberto Bolle

RAYMONDA
Coreografia  Marius Petipa (1898)
Ricostruzione della coreografia e messa in scena  Sergej Vikharev
Musica Aleksandr Glazunov
Takahiro Yoshikawa, pianoforte
Dall’Atto III : Pas classique hongrois
Martina Arduino, Navrin Turnbull, Gaia Andreanò e il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

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