Oriente Occidente Festival

KinesiS Danza debutta con CorpoREAmente di Angelo Egarese e Elena Salvestrini

07 . 09 . 2014

17.00

Rovereto - Teatro alla Cartiera

Tra i nomi nuovi del panorama italiano della danza contemporanea si annoverano quello di Angelo Egarese e Elena Salvestrini. Direttori artistici, nonché coreografi e danzatori della giovanissima compagnia KinesiS Danza fondata a Firenze nel 2012, Egarese e Salvestrini si sono fatti notare come autori all’edizione 2013 del Concorso coreografico Danz’è – Città di Rovereto, dove hanno ottenuto il Primo Premio. In quell’occasione avevano presentato alla giuria di critici e programmatori del settore Equilibrio Instabile, un lavoro in cui il movimento fluido incontrava le dinamiche della luce e degli oggetti.
Di diritto, in qualità di primi classificati dello scorso Danz’è, sono ospiti dell’edizione 2014  del Festival Oriente Occidente dove debuttano domenica 7 settembre al Teatro alla Cartiera con un nuovo lavoro coprodotto da Festival dal titolo emblematico, CorpoREAmente, dove quel REA, scritto in stampatello nel cuore del titolo, attribuisce un tono di colpevolezza sia alla parola ‘corpo’ che alla seguente ‘mente’. Come a sottolineare una scissione profonda tra le due entità e il connesso senso di colpa.

Invitati dalla direzione artistica di Oriente Occidente a riflettere sul tema del conflitto e della Grande guerra, Egarese e Salvestrini hanno iniziato a creare partendo dalla devastazione che la guerra procura all’individuo, costretto a crearsi un mondo parallelo, alterato e alienato, che ne snatura l’essenza. “CorpoREAmente – spiegano gli autori – espone i danzatori al fardello delle emozioni, al confronto serrato, allo scambio di opinioni. È un tuffo nella storia, è il mettere in relazione due orizzonti temporali: l’oggi e cento anni fa. Tutto ruota intorno ad alcune parole chiave: Amore, Solitudine, Rabbia e Speranza”. Amore che oltre essere sentimento per se stessi e verso gli altri è ‘Amor di Patria’; Solitudine, che oltre ad essere la disperazione di un soldato al fronte privato degli affetti di casa, è anche tensione sfrenata all’indipendenza; Rabbia, che altro non è che l’humus fertile su cui germogliano tutte le guerre; Speranza, che è sogno e necessità.

Lo spettacolo vede in scena Dario Brevi, Angelo Egarese, Cristina Grazzini, Giulia Marchi, Guendalina Pisti, Eleonora Ragni. I costumi sono di Cinzia Giacomelli. Le scene di Saul Rescigno.

 

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