A Roma

Alceste di Gluck con regia e coreografia di Sidi Larbi Cherkaoui al Teatro dell’Opera di Roma: musica da cantare e danzare.

Il danzatore e coreografo belga Sidi Larbi Cherkaoui firma Alceste di Gluck al Teatro dell’Opera di Roma. Per tradurre la musica in gesti, in scena la compagnia Eastman con gli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera diretta da Eleonora Abbagnato. Una prima volta per quasi tutto il cast, con Marina Viotti (Alceste) e Juan Francisco Gatell (Adméte), diretti da Gianluca Capuano. Dal 4 al 13 ottobre 2022 un’opera sorprendente figlia della riforma di Gluck e Calzabigi.

Al Teatro dell’Opera di Roma è la volta di Alceste di Gluck, nella versione francese da Calzabigi con libretto di Marius-François-Louis Gand Lebland, Bailli du Roullet (1776), in scena dal 4 al 13 ottobre 2022. Il noto danzatore e coreografo belga Sidi Larbi Cherkaoui, pluripremiato allievo di Anne Teresa De Keersmaeker, firma la regia (e ovviamente le coreografie) e porta al Costanzi la sua Alceste andata in scena nel 2019 alla Bayerische Staatsoper di Monaco.

Non si tratta solamente di dare corpo alle pantomime previste, perché qui il corpo di ballo diventa personaggio, affianca il coro e i danzatori che esprimono i pensieri dei protagonisti o si fa espressione del rapporto tra dei e uomini. Insomma, i ballerini sono al servizio del canto e della musica, con gesti coreutici potenti che provengono anche dalla danza di strada, quasi a voler rendere visivamente lo sforzo fisico del cantante che proietta i suoni in avanti nella sala. I danzatori interpretano quanto deve accadere nella storia e, in un certo senso, traducono la musica. Si tratta della compagnia Eastman di Anversa con la partecipazione degli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, oggi diretti da Eleonora Abbagnato.

Sidi Larbi Cherkaoui vede in Alceste il sacrificio di una donna al posto di tutti e rappresenta la sua forza come cruciale impulso all’azione. Sì perché Alceste, da Euripide, tratta la storia di una donna che vuole salvare suo marito morente, il re Adméte, e si offre per presentarsi agli Inferi al suo posto. Grazie a Ercole e ad Apollo, intenerito dai potenziali e generosi sacrifici, il lieto fine è assicurato.

«Ci sono molte cose speciali in quest’opera – dice Sidi Larbi Cherkaoui –. La prima è l’idea di sacrificare sé stessi per qualcun altro, un concetto molto antico. L’altro elemento forte penso sia che l’eroe è un personaggio femminile. Non una donna in pericolo, ma colei che dà l’impulso fondamentale per risolvere un problema con cui nessuno osa confrontarsi. Poi c’è un altro aspetto, il fatto che il tutto è collegato a un rituale e, non ultima la bellezza della musica – prosegue Cherkaoui – che apre tutta una gamma di movimenti. Questo potenziale mi interessa, sia come coreografo sia come regista. I danzatori sono un’estensione del coro. Come il coro greco sono testimoni di ciò che accade ma più ancora lo amplificano. Dal punto di vista drammaturgico sono una personificazione di tutto ciò che deve accadere nella storia. Inoltre, possono tradurre in gesti ciò che accade nella musica. La danza richiama la nostra attenzione sugli andamenti ritmici nella musica, così da farceli percepire più chiaramente».

Alceste è anche espressione pura di musica e poesia perché rappresenta la celebre riforma dell’opera di Gluck e Calzabigi: riporta all’essenziale tutte le architetture, togliendo, tra l’altro, i virtuosismi delle arie col da capo che tanto piacevano ai divi e alle dive cantanti dell’opera barocca. Ed è proprio in Alceste, nella prefazione in italiano dell’edizione di Vienna del 1769, che Gluck e Calzabigi raccontano il loro programma.

Questa rappresentazione al Teatro dell’Opera di Roma vede una prima volta per quasi tutto il cast. Intanto per Marina Viotti, Alceste, tra l’altro figlia del compianto Marcello e sorella di Lorenzo (ha anche altri due famigliari musicisti). Marina è un’artista contemporanea che abbraccia stili e forme diversi, senza preclusioni. Ha le carte in regola per diventare un’influencer per i giovani, che non è una brutta parola, anzi (ci avrà pensato? E il suo management? Dai, rendiamo più contemporanea e “social” l’opera!). Gianluca Capuano, specialista del repertorio del Settecento, si ripresenta all’Opera di Roma dopo i successi di Orfeo ed Euridice di Gluck, forte della grande esperienza sul campo.

Qui potete seguire l’intervista a Gianluca Capuano e Marina Viotti.

Sulla scena un habitué dell’Opera di Roma, Juan Francisco Gatell, anche lui per la prima volta nei panni di Admète. Nel cast Luca Tittoto (Grand Prêtre / Hercule), Patrik Reiter (Evandre), Pietro Di Bianco (Apollon / Un Hérault d’armes) e Roberto Lorenzi (Un Dieu infernal / L’Oracle), oltre a Carolina Varela, Angela Nicoli, Michael Alfonsi e Leo Paul Chiarot (Coryphées). Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto da Roberto Gabbiani, le scene sono di Henrik Ahr, i costumi di Jan-Jan van Essche e le luci di Michael Bauer. Benedikt Stampfli cura la drammaturgia.

Una bella occasione, questa del Teatro dell’opera di Roma, che allarga l’orizzonte temporale delle opere rappresentate solitamente. Non ci sono solo Rigoletto o Don Giovanni o Tosca, capolavori che amiamo ma che non ci devono precludere di vedere altro! Non perdete, dunque, quest’opera sorprendente: predisponete occhi e orecchie all’incanto della sorpresa.

Ippolita Papale

@salottopapale

 

Alceste

Musica di Christoph Willibald Gluck
Tragédie Opéra in tre atti
Libretto di Marius-François-Louis Gand Lebland, Bailli du Roullet
da Ranieri de’ Calzabigi (versione parigina 1776)
Tratto dall’ Alcesti di Euripide

DIRETTORE Gianluca Capuano
REGIA E COREOGRAFIA Sidi Larbi Cherkaoui
MAESTRO DEL CORO Roberto Gabbiani
SCENE Henrik Ahr
COSTUMI Jan-Jan Van Essche
LUCI Michael Bauer
DRAMMATURGIA Benedikt Stampfli

ALCESTE Marina Viotti
ADMÈTE Juan Francisco Gatell
EVANDRE Patrik Reiter
LE GRAND PRÊTRE / HERCULE Luca Tittoto
APOLLON / UN HÉRAULT D’ARMES Pietro Di Bianco
UN DIEU INFERNAL  / L’ORACLE  Roberto Lorenzi
CORYPHÉES Carolina Varela, Angela Nicoli, Michael Alfonsi, Leo Paul Chiarot
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
BALLETTO COMPAGNIA EASTMAN, ANVERSA
con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma
Allestimento Bayerische Staatsoper

www.operaroma.it

Foto: 1. Alceste, Marina Viotti in prova al Teatro dell’Opera di Roma, ph. Fabrizio Sansoni; 3. Alceste, Marina Viotti (Alceste), Juan Francisco Gatell (Admete) in prova, ph Fabrizio Sansoni Opera di Roma; 4. Sidi Larbi Cherkaoui al Teatro dell’Opera di Roma, ph. Fabrizio Sansoni, Teatro dell’Opera; 5. Marina Viotti; 6.

Scrivi il tuo commento

design THE CLOCKSMITHS . development DEHLIC . cookie policy