A Torino

Béjart Ballet Lausanne al Regio Opera Festival

Dal 14 al 17 settembre il Béjart Ballet Lausanne è in scena a Torino con un trittico, ospite del Regio Opera Festival. Apre Alors on danse… ! di Gil Roman, alla guida della compagnia dalla scomparsa del Maestro avvenuta nel 2007. A seguire due capolavori firmati Maurice Béjart: L'uccello di fuoco e Bolero.

Dal 14 . 09 . 2022 al 17 . 09 . 2022

20.00

Torino - Cortile di Palazzo Arsenale, Via dell’Arsenale 22

Il Regio Opera Festival, in scena a Torino presso il Cortile di Palazzo Arsenale, ospita mercoledì 14, giovedì 15 e sabato 17 settembre 2022, il Béjart Ballet Lausanne con il trittico Alors on danse… !, L’uccello di fuoco e Boléro.

In apertura di serata, la prima nazionale di Alors on danse… ! su musiche di György Ligeti, John Zorn, Citypercussion e Bob Dylan e coreografia di Gil Roman, direttore artistico della compagnia, che così descrive la sua ultima creazione: «In questo periodo travagliato abbiamo desiderato la leggerezza. Ho quindi composto una serie di coreografie, articolate attorno alla tecnica classica, che non hanno altro soggetto che il piacere della danza».

A seguire, due celeberrimi balletti con la coreografia di Maurice Béjart: L’uccello di fuoco, sulla suite orchestrale di Igor Stravinskij e Boléro su musica di Maurice Ravel. Nella prima coreografia Maurice Béjart nutre, alimenta e rivoluziona questo grande classico del ‘900, come egli stesso affermò, «ritrovando i due elementi choc che furono alla base della creazione: Stravinskij musicista russo, Stravinskij musicista rivoluzionario. L’Uccello di fuoco, fiammante Fenice che risorge, come il Poeta/Rivoluzionario e le idee che non muoiono mai».

Di seguito vi proponiamo una versione storica di questo balletto con il mitico Jorge Donn nel ruolo dell’Uccello.

Su Boléro tutto sembra essere già stato detto, di come Ravel lo compose nel 1928 su commissione di Ida Rubinstein, del debutto béjartiano nel 1961 a Bruxelles, delle star che hanno fortemente voluto interpretarlo e che l’hanno reso famoso arricchendolo con il proprio tocco personale: «In un lavoro coreografico il ballerino conta molto di più della coreografia. È il corpo del ballerino a essere il vero autore dell’opera. Ho detto spesso che la coreografia si fa in due, come l’amore» (Maurice Béjart, La Stampa, 1985). Forse quel che vale la pena aggiungere è l’emozione che si legge nei commenti: se si cerca questo titolo su YouTube, in tutte le lingue del mondo è espressa l’emozione per uno spettacolo unico, appassionante, commovente, da brivido… uno spettacolo che deve essere visto.

Per celebrare questo balletto immortale vi proponiamo l’interpretazione di Duska Sifnios, prima interprete, nel 1961, della versione del Bolero firmata da Béjart.

Le partiture de L’Uccello di fuoco e di Boléro verranno eseguite dal vivo dall’Orchestra del Teatro Regio.

www.teatroregio.torino.it

Foto: 1. Béjart Ballet Lausanne Alors on danse… ! di Gil Roman, ph. Gregory Batardon; 2. Béjart Ballet Lausanne, L’Oiseau de Feu di Maurice Béjart, ph. Gregory Batardon; 3. Béjart Ballet Lausanne, Bolero di Maurice Béjart, ph. Francois Paolini.

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