A Roma

La Compagnia Atacama debutta al Teatro Vascello con La danza della realtà di Patrizia Cavola e Ivan Truol

Dal 04 . 11 . 2020 al 05 . 11 . 2020

Roma - Teatro Vascello, Via Giacinto Carini 72

Il 4 e il 5 novembre 2020 il Teatro Vascello di Roma ospita il debutto nazionale de La danza della realtà, nuova produzione della compagnia Atacama, un progetto firmato da Patrizia Cavola e Ivan Truol, ispirato all’universo di Alejandro Jodorowsky. Lo spettacolo mescola elementi di danza a un lavoro di costruzione delle immagini pittorico e visionario. La colonna sonora fatta di musiche, sonorizzazioni, silenzi, voci, è realizzata appositamente dal compositore Sergio De Vito con il suo gruppo Epsilon Indi in sinergia con i coreografi, rinnovando così una proficua collaborazione iniziata nel 1990.

Il progetto coreografico La danza della realtà prosegue la ricerca ispirata all’universo di Alejandro Jodorowsky che, come primo step, aveva dato vita allo spettacolo Galleggio, Annego, Galleggio. La ricerca parte dalla lettura di Cabaret Mistico e delle brevi storie che le diverse culture e tradizioni filosofiche ci hanno lasciato – Sufi, Buddhiste, Alchemiche, Koan, Haiku, Zen, Tibetane – che Jodorowsky riporta nel libro. L‘ideazione dell‘allestimento scenografico è a cura dei coreografi Patrizia Cavola e Ivan Truol e prevede la realizzazione di una pista circolare che delimita lo spazio e rimanda all’arena di un circo. La luce taglia e organizza lo spazio scenico in modo da creare una scenografia impalpabile, fatta di luce e ombra. La luce è parte integrante dello spettacolo e si integra nella drammaturgia nel suo complesso.

«Di Jodorowsky ci incanta lo sguardo visionario, che posato sulla realtà e sulla condizione esistenziale dell’essere umano li coglie e ci proietta in un’altra dimensione surreale e fantastica espandendone oltremisura l’impatto e la valenza significante – scrive la compagnia nelle note – Attraverso il suo sguardo l’esistenza ci appare come il viaggio di una comunità itinerante, come un grande circo all’interno del quale, un’umanità strabordante in movimento su una pista immaginaria e sommersa, in una continua alternanza galleggia, annega, galleggia.
A partire da quanto evoca la scrittura, con il nuovo gruppo di danzatori ci incammineremo nel percorrere i temi e l’immaginario che le storie ci suggeriscono, per poi dare vita a una materia originale e personale che, con naturalezza, prenderà le distanze dalla fonte. Tema centrale la complessità del vivere contemporaneo e la natura antica, ancestrale dell’uomo che permane anche nella contemporaneità. Fragilità, conflitti, relazioni, innocenza, violenza. Velocità, ritmo incessante. Poesia e grottesco si miscelano. Un viaggio attraverso le contraddizioni dell’essere umano con attenzione a sorriderne poiché “Il sapere e il riso si confondono” (Ludwig Wittgenstein)».

In scena i danzatori Nicholas Baffoni, Marco Cappa Spina, Valeria Loprieno, Cristina Meloro e Camilla Perugini.

www.teatrovascello.it

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