Teatro alla Scala su RaiPlay: Le Corsaire di Anna-Marie Holmes con Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko e La bella addormentata di Rudolf Nureyev con Polina Semionova
Grazie alla collaborazione con Rai 5 e Rai Play, il Teatro alla Scala offre agli appassionati di lirica e danza 30 produzioni registrate tra il 2007 e il 2020. Su Rai Play da non perdere Le Corsaire nella meravigliosa versione coreografica di Anna-Marie Holmes andata in scena nel 2018 con gli scaligeri Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko quali protagonisti e La bella addormentata nella versione coreografica di Rudolf Nureyev con Polina Semionova e Timofej Andrijashenko andata in scena nel giugno 2019. Due splendide e sontuose produzioni a cui si può assistere in qualsiasi momento della giornata già da oggi. Giovedì 26 marzo 2020 su Rai5, alle ore 17.40, Sogno di una notte di mezza estate di George Balanchine, un balletto del 2007 con Alessandra Ferri, Roberto Bolle e Massimo Murru.
Il Teatro alla Scala e la Rai rinnovano la loro collaborazione per offrire agli appassionati di musica e danza almeno uno spettacolo al giorno per le prossime settimane.
«Per il Direttore Musicale Riccardo Chailly, per i componenti dell’Orchestra, del Coro e del Corpo di Ballo, per tutti i lavoratori del Teatro è essenziale, nel momento in cui la Scala come tutti i teatri è costretta a sospendere la programmazione a causa dell’emergenza sanitaria, mantenere il legame con il suo pubblico, con tutti coloro che regolarmente ascoltavano, si emozionavano, discutevano formando insieme a noi una grande comunità fondata sulla nostra tradizione artistica, sulla musica e sulle idee – scrive il sovrintendente scaligero Dominique Meyer – Ora questo accordo con la Rai permetterà a tutti di vedere alcune delle serate scaligere più memorabili degli ultimi anni in televisione o sul web. Potrete vedere o rivedere i direttori e i cantanti più amati insieme all’orchestra, al coro e al corpo di ballo, le prime degli anni scorsi, spettacoli ormai storici e produzioni recenti, nell’attesa di poterci ritrovare nel nostro Teatro. Restiamo insieme, anche distanti».
Grazie a questo accordo dal 23 marzo alla fine di aprile 2020 sarà possibile vedere su Rai 5 e su Rai Play più di 30 spettacoli registrati tra il 2007 e il 2019. Per lo più saranno opere liriche ma ci saranno anche 4 balletti.
Tra gli spettacoli di danza del Teatro alla Scala, sulla piattaforma Rai Play sono disponibili già da oggi due titoli assolutamente da non perdere: Le Corsaire nella meravigliosa versione coreografica di Anna-Marie Holmes con gli scaligeri Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko quali protagonisti e La bella addormentata nella versione coreografica di Rudolf Nureyev con Polina Semionova nel ruolo della principessa Aurora e Timofej Andrijashenko in quello del principe Désiré. Due splendide e sontuose produzioni, fortemente volute dal direttore del Corpo di ballo Frédéric Olivieri, a cui si può assistere in qualsiasi momento della giornata.
Di seguito alcune note per godere ancor più della visione e i link per assistere ai balletti.
Le Corsaire di Anna-Marie Holmes – per la visione del balletto cliccare QUI
La produzione scaligera di questo classico del balletto ottocentesco su libretto di Jules-Henry Vernoy de Saint-Georges e Joseph Mazilier, ha debuttato con enorme successo ad aprile 2018 al Teatro alla Scala nell’ambito dei festeggiamenti per i 200 anni dalla nascita del coreografo Marius Petipa. La versione coreografica proposta è firmata da Anna-Marie Holmes, autorevole specialista dei grandi balletti ottocenteschi ed è basata su The Corsair (1814) di Lord Byron e sulle versioni coreografiche di Marius Petipa revisionata sempre in Russia da Konstantin Sergeyev.
L’evoluzione di questo balletto è complessa e articolata: allestito nella versione di Joseph Mazilier all’Opéra di Parigi nel 1856, è stato portato in Russia da Jules Perrot e poi allestito in due versioni, sempre in Russia, per il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, da Marius Petipa nel 1868 e nel 1899. E’ proprio di questa ultima versione nel 1899, rivisitata da Petipa per la prima ballerina italiana Pierina Legnani, il celebre pas de deux, portato a fama immortale da Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn negli anni Sessanta, interpretato dai principali ballerini in tutto il mondo e sempre atteso nei Gala di danza classica.
La versione coreografica di Anna-Marie Holmes, ha debuttato nel 1997 con il Boston Ballet, ed è stata poi rimontata per l’American Ballet Theatre nel 1998 con l’italiano Giuseppe Picone nel ruolo di Conrad. Da allora la Holmes lo ha rimontato per innumerevoli compagnie.
La Scala di Milano lo ha presentato nel 2018 con una veste tutta nuova, con una nuova scenografia e costumi espressamente realizzati da Luisa Spinatelli. E’ questa la prima produzione di Il Corsaro in repertorio al Teatro alla Scala da quando, nel 1826, su questo palcoscenico, venne messo in scena da Giovanni Galzerani il primo balletto basato su The Corsair di Lord Byron, e nel 1857 da Domenico Ronzani.
Nel balletto azione, passione e romanticismo si miscelano in una trama che mette in grande evidenza le danze di gruppo e i tanti momenti virtuosistici che richiedono tecnica straordinaria. Il balletto sui muove in un’ambientazione esotica, tra pirati e schiavi, tempeste e rapimenti, uccisioni e cospirazioni, una grotta, un pascià e il sogno in un bellissimo giardino, le avventure del pirata Conrad per salvare la sua amata Medora riempiono la storia d’amore con un irresistibile spirito d’avventura.
In scena in questa produzione scaligera oltre un centinaio di artisti tra primi ballerini solisti e artisti del Corpo di Ballo a cui si affiancano comparse e 16 allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala.
Nei ruoli principali, Nicoletta Manni (Medora), Martina Arduino (Gulnare), Timofej Andrijashenko (Conrad), Marco Agostino (Lankendem), Antonino Sutera (Birbanto) e Antonella Albano (Zulmea). Nel ruolo dello schiavo Alì, Mattia Semperboni, giovane danzatore dai giri inarrestabili, e pluripremiato proprio per questo ruolo. Le tre odalische sono interpretate da Virna Toppi, Maria Celeste Losa e Alessandra Vassallo; il pascià è Alessandro Grillo e le due coppie di Corsari Emanuela Montanari, Mariafrancesca Garritano, Christian Fagetti e Massimo Garon.
La partitura musicale riorchestrata da Kevin Galiè e che utilizza brani di Adolphe Adam, Cesare Pugni, Léo Delibes, Riccardo Drigo, Prince Oldenbourg è eseguita dall’Orchestra del Teatro alla Scala diretta da Patrick Fournillier.
Per ulteriori approfondimenti vi invitiamo a rileggere la recensione pubblicata su Danzaeffebi a firma Matteo Iemmi cliccando QUI.
Questo il trailer del balletto.
La bella addormentata di Rudolf Nureyev – per la visione del balletto cliccare QUI
La produzione proposta è quella firmata da Rudolf Nureyev su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij e ripresa da Florence Clerc andata in scena il 26 giugno 2019 al Teatro alla Scala con scene e costumi creati nel 1993 Franca Squarciapino, un allestimento splendido nello sfarzoso décor e nei preziosi costumi che rievocano la corte di Versailles.
Il balletto, in un prologo e tre atti, è tratto dalla fiaba La Belle au bois dormant di Charles Perrault. La prima versione del balletto andò in scena a San Pietroburgo nel 1890 (in scena nel ruolo di Aurora l’italiana Carlotta Brianza) e vide svilupparsi una collaborazione esemplare fra coreografo ( Marius Petipa), musicista (Čajkovskij) e il direttore dei teatri imperiali (Vsevoložskij), creatore anche dei costumi, per dispiegare davanti agli occhi dei nobili pietroburghesi la dorata e favolosa grandezza della corte del Re Sole.
La Bella addormentata è un lavoro-chiave nella carriera di Rudolf Nureyev: è un grande successo di Marius Petipa (il coreografo che Nureyev ammirava di più) ed espressione ultima dello stile classico di San Pietroburgo (fondamento di tutta la sua arte coreutica). Proprio in questo balletto il giovane Nureyev elettrizzò il pubblico parigino dopo la sua defezione dalla troupe del Kirov nel 1961 e la sua richiesta di asilo politico alla Francia.
E proprio al Corpo di ballo del Teatro alla Scala Nureyev affidò, nel 1966, il debutto della sua versione de la Bella . In scena, folgorante, era lui stesso a fianco di Carla Fracci. Della coreografia originale di Petipa, Nureyev mantiene la sua straordinaria purezza, così come l’aveva appresa al Kirov, ma gli regala un respiro teatrale e drammatico nuovo: i rituali di corte, i cermimoniali, i giochi di potere, sono una metafora sociale che si dipana lungo gli atti; esplora le motivazioni e le sfumature psicologiche dei personaggi, primo fra tutti il Principe, inserendo nuove variazioni e creando una coreografia molto articolata.
Queste le parole di Nureyev per la presentazione del balletto: «Quando muovevo i miei primi passi a Ufa, il mio maître a danser – che era stato al Kirov – mi diceva sempre che la Bella era “il balletto dei balletti”. Ed io ne ero ghiotto per la mia parte. Il Kirov, più avanti, mi ha fatto scoprire lo splendore del Festin. Infatti, la Bella di Čajkovskij e Petipa rappresenta l’apogeo del balletto classico: la danza vi si afferma come arte maggiore. Il che rappresenta un evento storico: dopo la Bella, il balletto è riuscito a sedurre i più grandi compositori che non hanno più esitato a lavorare con i coreografi (…) Oggi, la Bella rappresenta per me il compimento perfetto del balletto sinfonico. Esige che il coreografo ritrovi l’armonia con la partitura di Čajkovskij. Con la Bella non si tratta di “creare” un evento senza domani, ma di produrre uno spettacolo duraturo che garantisca l’eccellenza d’una compagnia».
Protagonisti della versione 2019 proposta su Rai Play sono Polina Semionova nel ruolo della principessa Aurora e Timofej Andrijashenko al suo debutto nel ruolo del Principe Désiré.
Accanto a loro molti sono i personaggi e i ruoli da menzionare: la cattiva fata Carabosse (Beatrice Carbone), la buona fata dei Lillà (Emanuela Montanari), le altre fate buone (Martina Arduino, Alessandra Vassallo, Gaia Andreanò, Caterina Bianchi, Agnese Di Clemente, Maria Celeste Losa, Nicoletta Manni) e i loro cavalieri (Gabriele Corrado, Christian Fagetti, Andrea Risso, Andrea Crescenzi, Mattia Semperboni, Emanuele Cozzato, Walter Madau), il Re Florestano (Alessandro Grillo) e la Regina (Marta Romagna), i quattro Principi (Marco Agostino, Gioacchino Starace, Edoardo Caporaletti, Nicola Del Freo), e, nell’ultimo atto alla festa di nozze, i protagonisti delle fiabe di Perrault, come il Gatto con gli Stivali (Federico Fresi) e la gatta bianca (Antonella Albano), ma anche l’Uccello Blu (Claudio Coviello) e la sua principessa Florina (Vittoria Valerio) e i ballerini dei passo a cinque (Virna Toppi, Nicola del Freo, Alessandra Vassallo, Gaia Andreanò, Caterina Bianchi).
Questo il trailer dello spettacolo.
Sogno di una notte di mezza estate di George Balanchine – per la visione del balletto cliccare QUI
Segnaliamo infine che giovedì 26 marzo 2020 su Rai5, alle ore 17.40, sarà trasmesso il balletto Sogno di una notte di mezza estate nella splendida versione coreografica di George Balanchine, un balletto andato in scena nel 2007 al Teatro alla Scala con Alessandra Ferri, Roberto Bolle e Massimo Murru quali protagonisti. Accanto a loro il corpo di ballo scaligero, gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala e l’Orchestra del Teatro diretta da Nir Kabaretti. Scene e costumi Luisa Spinatelli. Nei prossimi giorni dedicheremo a questo balletto una presentazione ad hoc.
Francesca Bernabini
23/03/2020
Foto: 1.-23. Le Corsaire di Anna-Marie Holmes, ph. di Brescia e Amisano e di ph. Wang Xiaojing (realizzate durante la tournée in Cina nel 2019); 24.-60. La bella addormentata di Rudolf Nureyev, Teatro alla Scala, ph. Brescia Amisano.