Spettacoli Online

LIBERA NOS A MALO di Roberto Zappalà. La compagnia Zappalà mette on line alcune sue creazioni. Si comincia con Sudvirus.

Con l’iniziativa LIBERA NOS A MALO la compagnia Zapplà Danza mette on line video integrali dei suoi spettacoli storici. Si comincia con Sudvirus, creazione di Roberto Zappalà per il Goteborg Ballet nel 2011 e qui presentata nella versione rielaborata per la sua compagnia nel 2013. Accompagna la visione un’introduzione video allo spettacolo dello stesso coreografo. Toccanti le parole di Roberto Zappalà contenute nel video di presentazione del progetto: «Ci sentivamo dei guerrieri imbattibili, ma stiamo notando come la natura ci renda la vita molto dura. La nostra società non è più abituata alla sofferenza e va in ansia. La migliore cura per l’ansia è riuscire a tenersi sempre impegnati ed essere il più possibile creativi».

Roberto Zappalà non si ferma e presenta il suo nuovo progetto LIBERA NOS A MALO, per combattere l’ansia con la creatività in questo momento drammatico che stiamo vivendo come collettività.

Il progetto consiste nella condivisione dei video integrali degli spettacoli storici della Compagnia Zappalà Danza, per ripercorrere insieme al pubblico trenta anni di attività della compagnia.

«Ci sentivamo dei guerrieri imbattibili, ma stiamo notando come la natura ci renda la vita molto dura.
La nostra società non è più abituata alla sofferenza e va in ansia. La migliore cura per l’ansia è riuscire a tenersi sempre impegnati ed essere il più possibile creativi».

Queste alcune delle parole di Roberto Zappalà contenute nel video di presentazione del progetto, un messaggio toccante che vi invitiamo ad ascoltare per intero.

La prima produzione presentata on line è Sudvirus, creazione di Roberto Zappalà nata in origine per il Goteborg Ballet (Svezia) e che ha debuttato all’Opera di Goteborg il 14 ottobre 2011. La creazione è stata realizzata dal coreografo catanese con 12 danzatori della compagnia svedese, su musiche originali di Puccio Castrogiovanni.

Nel 2013, Roberto Zappalà lavora a delle tappe che per gradi lo portano ad avviare una rielaborazione, riorganizzazione concettuale (ed ampliamento) della creazione originale per giungere al definitivo Sudvirus.

La versione proposta in video è proprio questa, datata 2013, una creazione per 7 danzatori, 1 attore e 2 musicisti che ha debuttato il 3 agosto 2013 al Teatro Rossini di Civitanova Marche per Civitanova Danza.

«Non a caso proponiamo questa creazione. Con questa coreografia vogliamo comunicare il pensiero secondo cui il “sud-virus” della danza genera tossine non velenose ma portatrici di salute. Un pensiero positivo da riproporre in questo periodo di forte ansia e preoccupazione».

Di seguito la presentazione di Sudvirus nelle parole dello stesso Roberto Zappalà.

Sudvirus è uno spettacolo dove la musica ancestrale e ipnotica eseguita dal vivo da Alfio Antico ai tamburi e da Puccio Castrogiovanni ai marranzani, si insinua nelle melodie di Bach, Vivaldi e Paganini e dove l’irruenza della voce e della fisicità di Vincenzo Pirrotta – regista e attore tra i più interessanti del panorama teatrale contemporaneo – stravolge e corrompe parole, discorsi, significati, letteratura.

Sudvirus è linguaggio fatto di Sud, del suo calore, del suo sudore. È uno spettacolo potente, irruento e violento come un virus; vivo, vitale, vuole vivere e combattere come gli anticorpi.

La danza di Roberto Zappalà è terrosa, sporca, ha il sapore acre del dolore, è languida e struggente, fatta di scarti bruschi che spiazzano continuamente lo spettatore.

Zappalà sceglie costumi traforati, che rimandano alla contaminazione del “virus”, e allestisce la scena con numerose cravatte nere, sospese in alto. La cravatta rimanda all’uomo in giacca e cravatta, che, per convenzione sociale, è nordico, mentre al sud la cravatta si usa solo ai matrimoni; il nero, in segno di lutto, è un’altra convenzione imposta dalla società meridionale.

Di seguito la versione integrale dello spettacolo.

Sudvirus | versione integrale

il piacere di sentirsi terroni (dal progetto: Sudvirus o dell’appartenenza)
Anno 2013. Durata 70′
Da un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà
coreografie e regia Roberto Zappalà
con Vincenzo Pirrotta (voce), Alfio Antico (tamburi) e Puccio Castrogiovanni (marranzani)
danzatori: Gaetano Badalamenti, Maud de la Purification, Alain El Sakhawi, Liisa Pietikainen, Roberto Provenzano, Fernando Roldan Ferrer, Ilenia Romano.

Sudvirus, rielaborazione, riorganizzazione concettuale ed ampliamento di una coreografia per soli danzatori commissionata a Roberto Zappalà dal Goteborg Ballet, (debutto all’Opera di Goteborg il 14 ottobre 2011 con il titolo “sud- virus”), con debutto il 3 agosto 2013 a Civitanova Marche nel cartellone del Festival Civitanova Danza.

Nel corso del 2013, infatti, Roberto Zappalà lavora a delle tappe che per gradi lo portano ad avviare una rielaborazione, riorganizzazione concettuale (ed ampliamento) della creazione originale per giungere al definitivo Sudvirus.

Lo spettacolo della compagnia ha l’ambizione di proporre, al contrario, una versione “biologicamente” positiva di un nuovo virus fatto di linguaggio coreografico (e anche musicale e performativo) che produce forme, abilità, valori morali ed estetici. Il “sud-virus” della danza genera tossine non velenose ma portatrici di salute.

Nello spostamento concettuale proposto dallo spettacolo il sud-virus non vuole soltanto introdursi in un corpo apparentemente “sano” per sconvolgerlo dall’interno, ma vuole soprattutto mostrarsi quale è capovolgendo schemi consolidati e luoghi comuni vuole proporsi come positivo, pronto a mostrare e rappresentare un mondo/sud lontano dalle definizioni di comodo; indicare come specificità un sentimento di appartenenza che è tanto forte quanto (e quando) non si chiude al mondo, ma anzi lo accetta e lo ingloba.

www.scenariopubblico.com

20/03/2020

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