Running up that hill. Esperimenti coreografici in collina . Festival di danza nel verde dei colli bolognesi
Dal 31 . 08 . 2019 al 01 . 09 . 2019
18.00
Bologna - Fienile Fluò, Via di Paderno 9
Running up that hill è un progetto internazionale di residenze e performance di danza contemporanea per gli spazi verdi di Fienile Fluò a Bologna, nato dall’intuizione di Angelica Zanardi e Fabrizio Favale nel 2013.
Nel corso degli anni il festival ha ospitato per progetti di residenze e perfomance numerosi artisti nazionali e internazionali che grazie alle residenze promosse dal festival hanno potuto creare e/o portare a compimento le proprie creazioni coreografiche.
Per la sesta edizione, Running up that hill ospiterà sabato 31 agosto e domenica 1 settembre 2019 al Fienile Fluò i coreografi e danzatori Matteo Marchesi e Leonardo Maietto proponendo un’ora di spettacolo con performance create site specific.
Nello specifico Matteo Marchesi presenterà la performance Bob e Leonardo Maietto proporrà Über.
Bob di Matteo Marchesi ha appena debuttato a Bergamo ma il coreografo proporrà per il festival una versione site specific dello spettacolo creata appositamente per Fienile Fluò.
Bob è una creatura dell’immaginario, e vive nel buio. È una performance che si sviluppa sul confine tra il luogo a cui questa creatura appartiene – che lo nutre e protegge – e il resto, da cui proviene un pubblico di osservatori. Bob è un lavoro nato dal bisogno di indagare questo altrove e confine, che inghiotte o rigetta chi è al limite, o oltre il limite, nella rappresentazione di se’; un luogo che – come uno specchio deformante – ha il potere di mettere in moto qualcosa di profanatorio e liberatorio allo stesso tempo, come un gioco.
La performance nasce da un percorso di ricerca condiviso con bambini e bambine tra i 7 e i 10 anni e i loro immaginari hanno nutrito e qualificato la creatura che prende vita in scena.
Matteo Marchesi è Artista Associato Zebra, compagnia creata dalla coreografa Silvia Gribaudi.
Über di Leonardo Maietto è una coreografia inedita, con l’accompagnamento musicale dal vivo del giovane violoncellista Jacopo Muratori, e segna l’inizio di una nuova ricerca condotta dal danzatore romano.
Lo spettacolo è un dialogo senza senso ma attraverso i sensi, che accade nella “pancia” di chi sa vedere con le orecchie e ascoltare con gli occhi. Una performance per chi è in grado di rinunciare alle proprie certezze nel saper ascoltare e saper guardare. Il superamenti attraverso la negazione.
Foto: 1. Leonardo Maietto; 2. Matteo Marchesi.