INTEATRO Festival 2019 a Polverigi e Ancona tra danza italiana e compagnie internazionali
Dal 19 . 06 . 2019 al 23 . 06 . 2019
Polverigi e Ancona
Si snoda dal 19 al 23 giugno 2019 tra Polverigi e Ancona, INTEATRO Festival 2019. L’edizione numero 41 della manifestazione, storico Festival nato tra le colline marchigiane nel borgo di Polverigi, presenta un’edizione tra danza italiana e compagnie internazionali.
Si parte il 19 giugno dalla storica sede di Polverigi dove si apre una vetrina dedicata alla danza italiana (19,20,21 giugno) per poi proporre una serie di appuntamenti anche ad Ancona (20 e 21 giugno) e chiudere nel capoluogo marchigiano con le ultime due serate di festival (22,23 giugno).
A Polverigi è protagonista la danza italiana mentre Ancona ospita le grandi formazioni internazionali di danza al Teatro delle Muse e gli spettacoli di teatro partecipativo in luoghi non consueti.
Programma.
Il Festival si apre a Polverigi mercoledì 19 giugno con Enrico Ticconi e Ginevra Panzetti che propongono al Cinema Italia, Harleking, un demone dall’identità ambigua e multipla. Il duo artistico, formatosi dal 2008, vive e lavora tra Berlino e Torino facendo una ricerca continua tra danza, performance e arte visiva. Approfondendo spesso tematiche tra comunicazione, violenza e potere.
Alla Chiesa di Villa Nappi arriva in prima nazionale Say It dei P/In The Bucket Collective formato dai performer Simone Donati e Stephen Quildan. La danza contemporanea e la musica elettronica formano le fondamenta della pratica artistica di questo collettivo che esplora metodi multidisciplinari di fare e creare coinvolgendo il pubblico in ambienti alternativi ed esperienze d’impatto.
Chiude la prima serata di INTEATRO 2019, in Sala Sommier, Davide Valrosso con il work in progress A Peaceful Place nato dall’incontro tra l’artista e tre danzatori indiani della Compagnia Attakkalari di Bangalore, grazie al sostegno di Crossing the sea progetto di internazionalizzazione nato allo scopo di consolidare collaborazioni a lungo temine tra Italia e Paesi asiatici e del Medio Oriente. Il work in progress che presenta Davide Valrosso è il lavoro di ritorno fatto in India nel periodo di residenza tenuto dall’artista presso il Centro Attakkalari che è il più grande dell’India dedicato alla danza contemporanea. La performance si basa su una serie di azioni coreografiche nate dal dialogo e dall’incontro con diversi linguaggi.
Giovedì 20 giugno proseguono gli appuntamenti con la danza a Polverigi. Il Teatro della Luna ospita la prima nazionale di La camera du Roi di Andrea Costanzo Martini co-prodotto da Marche Teatro. Leggero ma pertinente, ironico e giocato sulla fisicità estrema, il lavoro di Andrea Costanzo Martini esplora l’equilibrio di potere che si crea tra il pubblico e i danzatori. Coreografo e danzatore italiano con base a Tel Aviv, Andrea Costanzo Martini nel suo lavoro mette in discussione e gioca con le aspettative del pubblico in relazione alla danza contemporanea.
La serata prosegue in Sala Sommier con il duo Anna Basti e Chiara Caimmi e il loro work in progress Unlock dove i corpi sono posti in una condizione di assenza di equilibrio: la postura è instabile ma anche la voce non trova il suo tono naturale, ad ogni movimento di disequilibrio corrisponde un’alterazione del tono della voce. Anna Basti e Chiara Caimmi (di Ancona) lavorano insieme dal 2016.
Al Cinema Italia Claudia Catarzi mette in scena Posare il tempo. Nel lavoro di Claudia Catarzi il pubblico si deve lasciar trasportare dalle immagini e dai corpi che creano sculture con i loro movimenti, lasciando da parte il suo insaziabile bisogno di comprendere. La materia prima sono i corpi che compongono figure, ordinarie e straordinarie, due frammenti, due ritratti, due persone ma anche a volte un unico. Claudia Catarzi danzatrice e coreografa a vinto numerosi premi, collabora con Sasha Waltz e presenta i suoi lavori in molti prestigiosi festival.
Chiudono la serata alla Chiesa di Villa Nappi i Dewey Dell con Storm Atlas, catalogo di tempeste. Potenti quadri audiovisivi intrappolano lo spirito di tumulti metereologici di ogni tipo in un linguaggio composto da suono, movimento e luci. Il lavoro di Dawey Dell, noto per la sua raffinata originalità, è ispirato e continuamente alimentato dalla storia dell’arte. Il collettivo è una compagnia di danza e teatro italiana divisa tra Cesena, Berlino e Vilnius. Nata nel 2007 è formata da quattro artisti dove ognuno ha un ambito di specializzazione individuale: Teodora Castellucci è la coreografa, Demetrio Castellucci compone le musiche, Eugenio Resta disegna scena e luci, Agata Castellucci assiste e cura la regia collettiva.
Dal 20 giugno al 23 giugno per quattro serate ad Ancona va in scena lo spettacolo partecipativo dedicato al cibo di Luca Silvestrini Food Può contenere tracce di… prodotto da Marche Teatro e Protein che torna a grande richiesta dopo il successo dello scorso anno. Un’esperienza sensoriale e partecipata con al centro il cibo e il nostro sempre più articolato rapporto con il mangiare. Tra danza, musica e parole, gli spettatori (56 a sera) si siederanno intorno a 7 tavoli tematici e si immergeranno in una serata conviviale accompagnati dai due performer Simone Donati e Virginia Scudeletti. Lo spettacolo vanta l’ideazione e la coreografia di Luca Silvestrini con Orlando Cough; Silvestrini è originario di Jesi, è fondatore della Compagnia di successo Protein e vincitore di numerosi premi.
Sempre ad Ancona e sempre dal 20 al 23 giugno la Compagnia belga Berlin propone lo spettacolo di teatro partecipativo Perhaps all the dragons, per 30 spettatori alla volta per 3 repliche al giorno, una grande struttura ovale sul cui perimentro sono montati 30 schermi/ storie. I registi Bart Baele e Yves Degryse propongono un’installazione teatrale esteticamente irresistibile e dai contenuti intelligenti che ha spopolato in tutta Europa. Il collettivo artistico Berlin approccia ogni lavoro con strumenti differenti, costante è solo lo sguardo documentaristico, non sono solo teatro, né pura installazione, non sono solo cinema, ma sono teatro sociale, installazione antropologica, il tutto realizzato come una docu-fiction.
Venerdì 21 giugno a Polverigi, al Teatro della Luna, Chiara Frigo presenta, in prima nazionale, Himalaya drumming, un lavoro che inaugura un periodo di ricerca sui temi della spiritualità nell’arte e che ha vinto numerosi bandi tra i quali il bando per residenze del Dance Base di Edimburgo. Chiara Frigo presenta a INTEATRO Festival questa nuova creazione che rappresenta il ritorno della coreografia sulla scena. Un ritorno a casa, all’indagine sul movimento e allo stesso tempo un modo per esplorare nuove pratiche. E trasformare una coreografia in un’esperienza ritmica collettiva.
La serata prosegue al Parco di Villa Nappi con Pietro Marullo che con Insiemi Irreali Company propongono il loro Wreck – List of extinct species un progetto che unisce movimento e arti plastiche. Pietro Marullo è un artista eclettico che ama mixare i linguaggi e le discipline. Qui insieme alla sua compagnia, gruppo dal numero variabile che si espande e contrae a seconda del progetto, propone una soft sculpture, una bolla d’aria fluttuante nello spazio che assume forme polimorfe che fagocita e sputa corpi.
A seguire, sempre al Parco di Villa Nappi, Salvo Lombardo e i Chiasma presentano Outdoor dance floor, una performance concepita come una piattaforma da ballo dove si mescolano danza, musica e visioni. I performer Daria Greco e Salvo Lombardo tessono i punti di un’azione coreografica su una serie di sequenze di movimento imitabili e sostenute dalla relazione con la pulsazione musicale, sonora e visiva di un live set multimediale. Dopo l’azione coreografica il pubblico sarà invitato ad unirsi alla danza in un atto di pura condivisione, socialità e aggregazione di corpi. Il lavoro è sostenuto nell’ambito del Progetto Crossing The Sea.
Sabato 22 giugno ad Ancona al Teatro delle Muse va in scena la Compagnia di Singapore T.H.E Dance Company con il loro Invisible Habitudes, una performance creata usando la metodologia del “corpo cavo”, un approccio basato sull’improvvisazione che si concentra sulla relazione tra mente, corpo e cuore, in cui il corpo si fa contenitore vuoto pronto a contenere il mondo dell’individuo. La coreografia è di Kuik Swee Boon che con T.H.E Dance Company lavora attraverso il linguaggio della danza, dove la solidità e la fluidità si intersecano, in un dialogo tra il corpo e il suo ambiente. Un nuovo modo di abitare lo spazio è presente nel lavoro di questa compagnia di Singapore riconosciuta dal National Artes Council e presente con le sue creazioni nei più prestigiosi festival del mondo. T.H.E Dance Company è tra i partner stranieri che collaborano alla realizzazione del Progetto Crossing the sea.
Chiude il Festival domenica 23 giugno ad Ancona la Compagnia Alice Ripoll dal Brasile con lo spettacolo Cria. La danza si fa eros e si incontra/scontra con il lato “fanciullo” dei danzatori, in un’esplosione di corpi, musica e voci che rendono potente il lavoro. I movimenti sensuali delle danze di strada di Rio de Janeiro nascono da una confluenza tra samba, hip hop e spirito delle favelas, la ricerca della coreografa inventa un nuovo linguaggio profondamente aderente alla composizione sociale e multietnica tipica del Brasile. Ispirato al Passinho, uno stile di danza urbana di Rio, la performance indaga il concetto di creazione, i suoi modi e le sue possibilità: creare uno spettacolo, creare una nuova tecnica, creare una nuova vita. La danza neonata qui trasforma la violenza dell’attuale contesto brasiliano in potere creativo. La coreografa Alice Ripoll è eclettica e abbraccia con il suo lavoro diversi stili di danza contemporanea e urbana brasiliana, attraverso una ricerca che tenta di mutare in movimento le esperienze e i ricordi dei ballerini.
INTEATRO Festival è curato da Velia Papa (direttore di MARCHE TEATRO) ed è sostenuto da Comune di Polverigi, Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Camera di Commercio di Ancona.
www.marcheteatro.it – www.inteatro.it
Foto: 1. Compagnia Alice Ripoll, Cria, ph. Renato Mangolin; 2. Harleking di Enrico Ticconi e Ginevra Panzetti; 3. Say It dei P-In The Bucket Collective; 4. A Peaceful Place di Davide Valrosso; 5. La camera du Roi di Andrea Costanzo Martini; 6. Unlock di Anna Basti e Chiara Caimmi; 7. Posare il tempo di Claudia Catarzi, ph. Luca Hosseini; 8. Storm Atlas di Dewey Dell; 9. Food Può contenere tracce di… di Luca Silvestrini, ph Giulia Di Vitantonio; 10. Perhaps all the dragons di Berlin; 11. Himalaya drumming di Chiara Frigo, ph. Mila Ercoli; 12. Insiemi Irreali Company,Wreck – List of extinct species Pietro Marullo; 13. Chiasma, Outdoor dance floor di Salvo Lombardo; 14. T.H.E Dance Company, Invisible Habitudes di Kuik Swee Boon.