May Days, incontro con la danza d’autore
Dal 17 . 04 . 2019 al 05 . 05 . 2019
Parma
Preceduta da un’anteprima il 17 aprile 2019, torna a Parma, dal 2 al 5 maggio 2019, May Days, la rassegna di danza che, giunta alla terza edizione, arricchisce la rete dei suoi promotori con la partecipazione del Teatro Due, che va ad unirsi a Europa Teatri e al Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti nella realizzazione dell’iniziativa. Nasce così un calendario di appuntamenti unitario, che integra tre teatri della città, secondo un impegno congiunto nella valorizzazione della danza contemporanea.
Scrivono gli organizzatori: «Alla base c’è una concezione ampia e plurale del suo statuto tecnico-espressivo, frutto di un intreccio dialogante di poetiche e di scritture che sconfinano nel teatro e nelle arti del contemporaneo. Una danza che non a caso è ridefinita con spirito eterodosso nelle esperienze artistiche presenti al festival, se si pensa, per fare due soli esempi, al termine “ballo” usato in accezione sostitutiva al posto di danza come «movimento collettivo e comunitario» da Claudia Castellucci, o all’idea di Balletto Civile, che fin nel nome della Compagnia registra una poetica di combattivo impegno da parte Michela Lucenti, artista che parte “dal corpo e non esattamente dalla danza”, per usare le sue stesse parole. Una danza la cui ricerca muove da ambiti eterogenei, come ad esempio lo studio delle modalità creative in uso nelle arti visive della prima metà del ‘900 per Giuseppe Vincent Giampino, o che scava nell’ambiguità delle maschere della Commedia dell’Arte nel lavoro di Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi. Una danza, non a caso, spesso agita, più ancora che da danzatori, da performer, altra parola che in sé contiene echi fecondi di altre discipline, e attraversa il lavoro, oltre che della stessa Lucenti, di Francesca Pennini e del CollettivO CineticO, di Giuseppe Vincent Giampino, di Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi. E non è un caso l’emergere di un bisogno di riflettere su orizzonti di estetica e poetica negli artisti presenti, in un’iniziativa come May Days, in cui è forte l’attenzione a integrare i due momenti: della fruizione e della riflessione, della visione e della formazione, e ad allargare il raggio della relazione tra artisti, danzatori e pubblico e di favorire una più efficace e profonda relazione con gli spettatori».
GLI APPUNTAMENTI AL TEATRO AL PARCO
L’anteprima del 17 aprile 2019 alle 21, in scena al Teatro al Parco, è All’inizio della città di Roma: ventuno interpreti per un “Ballo” che segna il termine di un Corso imperniato sul ritmo e sulla sua valenza in ambito drammatico e coreografico, realizzato dall’Istituto di Ricerca di Arte Applicata inaugurato da Societas, la realtà che si è sviluppata dalla Societas Raffaello Sanzio.
La coreografia, diretta da Claudia Castellucci, chiama in causa l’inizio di una delle più estese civiltà europee: quella romana. È qui posta in luce, in base a movenze, tragitti e atteggiamenti, la necessità di regolare il comportamento umano orientato alla tutela, al riconoscimento del crimine e alla sanzione. Le decisioni essenziali che originano alcuni moti dell’agire sociale, soprattutto quelli che contraddistinguono le forme iniziali della vita in comune, sono qui ripercorsi in base a scansioni ritmiche e schematiche (l’ingresso è gratuito).
Sempre al Teatro al Parco il 4 maggio 2019 alle 21 è in programma una serata articolata in più appuntamenti.
Ad aprire è un breve assolo di Siro Guglielmi, giovane artista emerso dalla Rete Anticorpi, che con P!nk Elephant firma una microdanza compiuta attorno all’oggetto amato, al fine della sua ricerca e del suo desiderio.
Poi ecco Dialogo Primo: Impatiens Noli Tangere, il nuovo spettacolo in cui il coreografo israeliano Sharon Fridman incontra i corpi peculiari, sportivi e sgrammaticati di CollettivO CineticO. Una chiamata allo scambio e allo smussamento dei propri confini, una contaminazione a due direzioni che vuole lasciare un segno a entrambe le parti senza rinnegare le identità di origine. Un incontro poetico e fisico per una riformulazione linguistica e una discussione politica sul meccanismo di creazione. Chiude la serata un DJ SET di Simone Arganini.
GLI APPUNTAMENTI AL TEATRO EUROPA
Danza, incontri, proiezioni di video e film: gli appuntamenti al Teatro Europa sono realizzati in collaborazione con THE BOX a cura di Daniele Albanese, progetto di curatela artistica attorno alla danza contemporanea in cui alla scelta degli artisti si affiancano percorsi di approfondimento con studiosi ed esperti per la decifrazione dei nuovi linguaggi.
Il 3 maggio 2019 dalle ore 19.30 sarà presentato il video (in loop, 18’) CÓMO BAILA EL CAMALEÓN?, ideazione e performance di Joel Suárez Gómez, drammaturgia di Davide Camplani, artisti, uno cubano e uno italiano, che da anni vivono a Berlino e che vantano collaborazioni con la grande coreografa Sasha Waltz.
Alle ore 20.30 Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi presentano Harleking: un demone dall’identità ambigua e multipla che ricorda l’Arlecchino della Commedia dell’Arte, un servo furbo mosso da inclinazioni animali, da fame inappagabile e da un linguaggio ipnotico in cui i contenuti, estremi ed opposti, si fondono in un sistema metamorfico fluido. Affiora il ricordo di un’antica decorazione muraria, la Grottesca, in cui figure mostruose si confondono tra eleganti volute ornamentali.
Segue alle ore 21.30 Extendend Symmetry, progetto e coreografia di Giuseppe Vincent Giampino, danza Giuseppe Vincent Giampino e Vaslav Nijinskij, danzatori in scena Carmine Caruso, Fabritia D’Intino, Patrick De Haan. Ispirato alla serie di lavori “nero su nero” di Malevich applicato al medium della danza, nello specifico ad una sezione de L’Après-midi d’un faune di Nijinski, lo studio si ricollega alle modalità creative e produttive di un fare artistico tipico della prima metà del ‘900 e della Pop-Art. Alle ore 22 si svolgerà l’incontro con Maria Paola Zedda, curatrice ed esperta di performance art, danza e arti visive.
La giornata del 5 maggio 2019 si apre, alle ore 18, con una riflessione sulla danza con Alessandro Pontremoli, docente di Storia della Danza all’Università di Torino e Maurizio Zanardi, filosofo, tra i fondatori delle edizioni Cronopio.
Si prosegue, alle ore 19, con Somewhere in between un film di Pierre Coulibeuf (2004, 70’), prodotto da Chantal Delanoë. Selezionato al 57° Festival Internazionale di Locarno nella sezione Filmmakers of the Present, il film è un ritratto sperimentale del regista e artista visivo Pierre Coulibeuf sulla ricerca della coreografa Meg Stuart in cui i gesti e i comportamenti quotidiani di alcune persone diventano materiali di ricerca coreografica e cinematografica. Il titolo suggerisce un’idea di indeterminatezza – dei luoghi, dell’identità dei personaggi, di situazioni e relazioni – propria dei lavori di Meg Stuart e dei film di Pierre Coulibeuf.
GLI APPUNTAMENTI AL TEATRO DUE
Il Teatro Due presenta il 2 maggio 2019 alle ore 20.30 Concerto Fisico di Balletto Civile, una composizione per strumento fisico e vocale, un racconto musicale per azioni, creato e performato da Michela Lucenti. Un greatest hits sghembo e storto, una partitura fisica e vocale che ripercorre e ridisegna la storia di Balletto Civile, compagnia nata durante una lunga residenza artistica all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico di Udine, uno dei centri dove Basaglia ha rivoluzionato il concetto di pazzia. L’arte di questo ensemble è così: isolata dal mondo e allo stesso tempo nel centro del suo fuoco bruciante.
Teatro Due ospita anche un momento di residenza e formazione: curato da Daniele Albanese NOWhere Open – creazione, formazione, cittadinanza è un workshop sostenuto da Fondazione Cariparma, Nanou Associazione Culturale con il contributo di MIBAC, Regione Emilia Romagna. Destinato a venti danzatori-allievi di scuole di danza, il workshop si svolgerà il 4 e 5 maggio e studierà l’agire del singolo performer in relazione al gruppo a partire dall’osservazione del volo e del movimento degli stormi.
www.europateatri.it – www.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole – www.teatrodue.org
Foto: 2. Claudia Castellucci, ph. Pierre Planchenault; 3. Concerto Fisico per Azioni di e con Michela Lucenti, Balletto Civile, ph. Francesco Mazzola; 4. Harleking di e con Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi.