Aggiungi un posto a tavola al Teatro della Luna
Dal 06 . 03 . 2019 al 31 . 03 . 2019
Milano - Teatro della Luna
Ha 45 anni, ma non li dimostra, Aggiungi un posto a tavola, la commedia musicale scritta da Garinei e Giovannini con Jaja Fiastri (tre protagonisti insuperati di un’epoca leggendaria per il teatro italiano), con le musiche di Armando Trovajoli che hanno incantato intere generazioni, liberamente ispirata a After Me The Deluge di David Forrest e prodotta da Alessandro Longobardi per OTI-Officine del Teatro Italiano e Viola Produzioni. Rappresentata per la prima volta nel 1974 è considerata ormai un classico della storia del teatro italiano e da 40 anni viene rappresentata in tutto il mondo; fu un successo senza precedenti, con centinaia di migliaia di spettatori entusiasti, affermandosi anche sulla scena internazionale con oltre 30 edizioni e circa 15 milioni di spettatori, in Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia, Portogallo, Spagna, Russia, Ungheria, Messico, Argentina, Cile, Brasile, Venezuela, Finlandia, Germania.
Un successo planetario che non conosce età, in cui ogni ingrediente (copione, scenografia, costumi) è riproposto dal 6 al 31 marzo al Teatro della Luna di Milano con rispetto filologico della prima edizione con Johnny Dorelli, ma allo stesso tempo con nuova vita e freschezza, accompagnati dall’orchestra dal vivo.
Gianluca Guidi cura la messa in scena di questo spettacolo, avvalendosi di un eccellente cast creativo composto dal mitico coreografo Gino Landi, assistito da Cristina Arrò; dal direttore musicale Maurizio Abeni, già assistente di Armando Trovajoli, che dirige l’orchestra dal vivo di 16 elementi, rinfrescando lo spartito originale con alcune sfumature che il Maestro Trovajoli aveva studiato per l’edizione del West End; dallo scenografo Gabriele Moreschi, che ha adattato il progetto originale di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia, con il doppio girevole concentrico (“per negare alla mente dello spettatore la possibilità di una pausa”, scriveva Franco Quadri su Panorama) e la grande arca; dalla costumista Francesca Grossi che ha adattato i disegni originali dei raffinati costumi dalle tinte pastello, sempre di Coltellacci. Il disegno luci è di Umile Vainieri; il disegno fonico è di Emanuele Carlucci; la realizzazione dei contributi video è di Claudio Cianfoni. La scena è stata realizzata dalla scenotecnica di Mario Amodio, che fu il costruttore nella prima edizione e da Antonio Dari per la parte meccanica; i costumi dalla Sartoria Brancaccio.
Gianluca Guidi, erede legittimo del padre Johnny Dorelli protagonista della prima edizione, torna anche a vestire la tonaca del parroco Don Silvestro come nel 2009, alle prese con un’Arca da costruire e la sua favola che parla d’amore e di accoglienza; Guidi, all’epoca della prima rappresentazione, era un bambino di 7 anni e ricorda che alla prima al Sistina sedeva in platea osservando il padre sul palco: “… si aprì il sipario la voce di Dio cominciò a parlare e dal palcoscenico arrivò un’ondata di profumi e note… e fu subito magia…”; “la voce da lassù” sarà quella, inconfondibile, di Enzo Garinei, dopo ben 500 repliche come Sindaco Crispino.
Emy Bergamo è Consolazione. Crispino è interpretato da Marco Simeoli, che nella quinta edizione aveva già recitato a fianco di Gianluca Guidi come Toto, il cui ruolo viene oggi affidato al giovane e brillante Piero Di Blasio. Nel ruolo di Clementina la giovanissima Camilla Nigro, mentre Ortensia, moglie di Crispino, è interpretata da Francesca Nunzi; l’ensemble è composto da 17 artisti, cantanti, ballerini.
La commedia musicale è prodotta da Officine del Teatro Italiano in collaborazione con Viola Produzioni. Dopo il successo ottenuto con Rapunzel il musical (2014), Sister Act il musical (2015), Peter Pan il musical (2016), L’ultima strega (2016), E… se il tempo fosse un gambero? (2016), La Regina di Ghiaccio il musical (2017), Alessandro Longobardi conferma la qualità e l’efficienza del polo produttivo coordinato da Carlo Buttò.
LA TRAMA
La storia, liberamente ispirata a After me the deluge di David Forrest, narra le avventure di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che riceve un giorno un’inaspettata telefonata: Dio in persona lo incarica di costruire una nuova arca per salvare se stesso e tutto il suo paese dall’imminente secondo diluvio universale. Il giovane parroco, aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, nonostante l’avido sindaco Crispino che tenterà di ostacolarlo in ogni modo e l’arrivo di Consolazione, donna di facili costumi, che metterà a dura prova gli uomini del paese, ma che si innamorerà di Toto e accetterà di sposarlo.
Giunto il momento di salire sull’arca, un cardinale inviato da Roma convince la gente del paese a non seguire Don Silvestro, accusandolo di pazzia, cosicché sull’arca, sotto il diluvio, si ritrovano solo lui e Clementina, la giovane figlia del sindaco da sempre perdutamente innamorata di lui.
Il giovane curato decide però di non abbandonare il suo paese e i suoi amici e Dio, vedendo fallire il suo progetto, fa smettere il diluvio.
Per brindare al lieto fine Don Silvestro aggiunge un posto a tavola per… Lui!
Foto: 1.-2. Aggiungi un Posto a Tavola, ph. Tommaso Le Pera; 3.-5. Aggiungi un Posto a Tavola, ph. Massimiliano Fusco.