La Scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala con La Bayadère di Petipa e In the Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe al Teatro alla Scala
Spettacolo da non mancare al Teatro alla Scala. Gli allievi dell’Accademia scaligera portano in scena il 5 e il 7 marzo 2019, Il Regno delle Ombre de La Bayadère di Petipa e In the Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe, per la prima volta affidato a una scuola. Protagonisti di Bayadère Linda Giubelli e Daniele Bonelli e le soliste Federica Azzone, Giordana Granata e Matilde Colombo. Interpretano In the Middle, rimontata da Kathryn Bennetts, principale ripetitrice di Forsythe, Federica Azzone, Carlotta Di Monte, Linda Giubelli, Giorgia Pasini, Samuele Barzaghi, Samuele Gamba, Letizia Masini, Priscilla Volpe e Daniele Bonelli. Chiude lo spettacolo la Présentation della scuola ideata da Frédéric Olivieri, con 188 allievi in scena.
Dal 05 . 03 . 2019 al 07 . 03 . 2019
Milano - Teatro alla Scala
Martedì 5 e giovedì 7 marzo 2019, alle ore 20, gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala,
con l’Orchestra dell’Accademia diretta da David Coleman, si esibiscono sul palcoscenico del Teatro alla Scala in uno spettacolo che li mette alla prova in pezzi del grande repertorio classico come Il Regno delle Ombre de La Bayadère di Marius Petipa e in una creazione di uno dei maestri della danza e del balletto del nostro tempo, In the Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe, per la prima volta
affidato a una scuola.
La serata si apre con Il Regno delle ombre da La Bayadère di Petipa, balletto del Maestro dei Teatri imperiali di San Pietroburgo, creato nel 1877 sulle musiche di Ludwig Minkus. Caposaldo del repertorio tardoromantico, in cui particolarmente vivo è il gusto per l’esotismo e il soprannaturale, il celebre atto bianco de La Bayadère richiede doti tecniche elevate alle trentadue giovani ballerine, sin dall’entrata in
scena quando sfilano su un piano inclinato in una difficile serie di arabesques. A ricoprire il ruolo del principe Solor, che sogna di ritrovare nell’al di là l’amata Nikija, Daniele Bonelli, allievo del 7° corso. La sfortunata baiadera è invece affidata all’interpretazione di Linda Giubelli che frequenta l’8° corso. Le tre soliste delle variazioni sono Federica Azzone e Giordana Granata dell’8° e Matilde Colombo del 7° corso.
Segue In the Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe, coreografo statunitense che ha fatto della destrutturazione del balletto classico la sua audace cifra stilistica. La Scuola di Ballo nel 2011 aveva già interpretato The Vertiginous Thrill of Exactitude. Oggi affronta una creazione ideata nel 1987 per l’Opéra di Parigi ed affidata per la prima volta a una scuola, che impegna tre danzatori e sei danzatrici in una
coreografia sferzante con passi al limite dell’equilibrio fisico, sui colpi di frusta delle musiche di Thom Willems, storico collaboratore di Forsythe. A rimontarlo e a seguire gli allievi nella lunga preparazione Kathryn Bennetts, al fianco del coreografo dal 1989 al Ballet Frankfurt e già sua partner ai tempi in cui danzavano per lo Stuttgart Ballet: in scena sei allievi dell’8° corso, Federica Azzone, Carlotta Di Monte,
Linda Giubelli, Giorgia Pasini, Samuele Barzaghi e Samuele Gamba, e tre allievi del 7°, Letizia Masini, Priscilla Volpe e Daniele Bonelli.
Basato su due temi di movimento, tema A e tema B, il balletto, come ha sostenuto Kathryn Bennetts incontrata da Francesca Pedroni: «È un pezzo difficile, ma i ragazzi devono pensare a un gruppo di danzatori che si trovano in una stanza e si divertono insieme, ballando. […] Dico sempre ai ragazzi che devono pensare di avere quattro gambe, non due. Anche le braccia sono tutt’altro che decorative, c’è un lavoro sul peso, sullo slancio. Abbiamo parlato tanto delle forme che creiamo nello spazio, delle direzioni che il movimento prende attraverso la scena. È un approccio mentale e fisico diverso dal solo apprendimento dei passi. Hanno anche piccole parti improvvisate. Nel complesso la struttura non segue l’idea di una priorità centrale nello spazio. Ci può essere un duetto nell’angolo, quasi fuori dalla scena, mentre in un altro punto magari c’è un assolo, un quartetto. Anche il pubblico deve scegliere cosa guardare. In the Middle ha cambiato il modo di vedere il balletto».
La serata si chiude con tutti gli allievi della Scuola sul palcoscenico per la Présentation ideata da Frédéric Olivieri, direttore del Corpo di Ballo della Scala, sugli Etudes di Carl Czerny. Saranno 188 i ragazzi che potranno dimostrare i vari livelli di preparazione raggiunti, a seconda dell’anno di corso frequentato.
Dopo lo spettacolo scaligero, alcuni dei giovani ballerini voleranno a Beirut, dove nell’ambito del Al Bustan International Festival of Music and the Performing Arts, il 13 marzo si cimenteranno in un impegnativo programma interpretando tre estratti da Petipa, la Suite da La Bayadère, il Pas de trois da Paquita su musiche di Ludwig Minkus e la Variazione da Esmeralda su musica di Cesare Pugni; Gymnopédie di Roland Petit su musica di Eric Satie; il Passo a due da Cenerentola di Frédéric Olivieri su musica di Sergei Prokof’ev; un Divertissement da Napoli di Auguste Bournonville su musiche di E. Helsted, H.S. Paulli, N.W. Gade e due coreografie di Emanuela Tagliavia, Variations for five, su musica di Johann Sebastian Bach e Quartet da Gli Uccelli (The dove) su musica di Ottorino Respighi.
Foto: 1.-10. Gli allievi dell’Accademia Teatro alla Scala durante le prove di In the Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe nella sala prove del Teatro alla Scala, ph. di Tatiana Mazzola; 11.-12. gli allievi dell’Accademia Teatro alla Scala durante le prove di In the Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe nella sala prove del Teatro alla Scala, ph. di Anna Sincini.