Eleonora Abbagnato in Sardegna danza Puccini di Julien Lestel, coproduzione Daniele Cipriani Entertainment | Compagnie Julien Lestel
Dal 08 . 12 . 2018 al 09 . 12 . 2018
8 dicembre 2018 Teatro Verdi di Sassari; 9 dicembre 2018 Auditorium del Conservatorio di Cagliari
Eleonora Abbagnato inaugura la Stagione di Danza del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna. La celebre étoile sarà protagonista sabato 8 dicembre 2018 al Teatro Verdi di Sassari (ore 21) e domenica 9 dicembre 2018 all’Auditorium del Conservatorio G. Pierluigi da Palestrina di Cagliari (ore 16.30 e ore 20.30) di Puccini, spettacolo con la coreografia e regia di Julien Lestel, una coproduzione italo francese fra Daniele Cipriani Entertainment e Compagnie Julien Lestel.
Lo spettacolo esplora alcune delle figure chiave dell’universo pucciniano. Mimì da La Bohème e Tosca, Suor Angelica e Madama Butterfly, ma anche Manon Lescaut: le eroine pucciniane danzeranno sulle note delle più belle arie del compositore toscano.
Articolato in 11 scene e numerosi quadri, lo spettacolo propone un viaggio nell’intrico delle passioni attraverso i ritratti di donne forti e fragili, dolci e crudeli, idealiste e innamorate; ma non dimentica un ritratto dell’uomo – e dell’artista – Giacomo Puccini: nella prima scena della coreografia, quella che dà il la alla pièce, si svolge un ipotetico dialogo tra il compositore e i suoi personaggi, donne e uomini nati dalla fantasia e forgiati nel suono, spiriti inquieti e paradossalmente, ma non troppo, pieni di vita, come sospesi fuori dal tempo, in attesa di poter di nuovo incarnarsi sulla scena per ripercorrere inesorabilmente, con infinite varianti e sfumature, la propria storia.
Spiccano nella folla delle “anime” le eroine, da Cio Cio San, delicata Butterfly in un sogno orientale, fulcro della celebre “tragedia giapponese”, a Manon Lescaut, divisa tra l’amore per un giovane studente e l’aspirazione ad un’esistenza piacevole e comoda, vittima della vendetta del ricco amante e incapace di sottrarsi al proprio destino. Ne La Rondine è Magda a scegliere la libertà, sullo sfondo della Parigi del Secondo Impero, e risuonano anche gli accenti di Turandot e Gianni Schicchi – tra un pas de deux e un assolo, e ancora il duetto tra Mimì e Rodolfo ne La Bohème.
Eleonora Abbagnato è Suor Angelica in una sintesi danzata dell’omonima opera, incentrata sulla figura della nobildonna costretta a prendere il velo per espiare una “colpa” o meglio un atto di ribellione contro le regole della società e ancora la passionale Tosca – creatura vivace e piena di fuoco, che pur lontana dagli intrighi della politica per sfuggire alle mire dell’infido e spietato capo della polizia e cercare di salvare l’amato, uccide il suo aguzzino, e scoprendosi tradita, si toglie la vita – diventando così un’eroina rivoluzionaria. Un duplice ritratto al femminile per indagare le sfaccettature dell’animo umano, tra la dimensione intima e raccolta di un convento e la casa fortezza simbolo del potere come della ferocia della repressione, contro ogni anelito di libertà.
Con questa personale interpretazione, Julien Lestel, coreografo e ballerino francese cresciuto al balletto dell’Opéra di Parigi e fondatore, nel 2007, della Compagnie Julien Lestel con sede a Marsiglia, mette in risalto la bellezza, la maestosità e la potenza romantica delle partiture pucciniane trasponendo in danza le melodie e i momenti drammatici più memorabili.
Sul palco – insieme all’artista palermitana, étoile de L’Opéra de Paris e direttrice del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, diciotto danzatori: gli italiani Giorgia Calenda, Giacomo Castellana, Claudio Cocino, Virginia Giovanetti, Federica Maine, Flavia Morgante, Michele Satriano, Alessio Rezza, Arianna Tiberi, tutti provenienti dalle fila del Corpo di ballo del Teatro dell’opera di Roma, e i francesi Gaël Alamargot, Julie Asi, Florent Cazeneuve, Matisse Coelho-Mandes, Ivan Julliard, Zélie Jourdan, Roxane Katrun, Marco Vesprini, Mara Whittington.