In Sicilia, a Gibellina, arrivano Orestiadi nel segno del contemporaneo
Un nuovo festival di teatro, danza, circo, arte performativa, musica, cinema e poesia nel segno del contemporaneo in un momento difficile per lo spettacolo e i festival in Sicilia.
Orestiadi: nel segno del contemporaneo, prima edizione, un festival di teatro, danza, circo e arte performativa, musica, cinema, poesia che include, oltre ai tradizionali luoghi dello spettacolo, alcuni dei tanti spazi architettonici della città di Gibellina.
In scena più di 25 gruppi e compagnie italiane ed estere, quasi 150 gli artisti coinvolti a vario titolo, uno sforzo enorme, sostengono gli organizzatori, in un momento davvero difficile per lo spettacolo e i festival in Sicilia.
Tra i tanti spettacoli segnaliamo due focus dedicati a due tra i principali autori italiani. Il primo è dedicato a Roberto Zappalà che propone il 10 e 11 giugno 2014 due creazioni, Instrument 1 <scoprire l’invisibile> e pre-testo 1: naufragio con spettatore. Il secondo è dedicato a Giorgio Rossi che presenta dal 12 al 14 giugno 2014 tre sue creazioni, Caso 4, Aminalie e Alma, tre produzioni Sosta Palmizi.
Tra gli spettacoli sospesi tra danza e teatro segnaliamo anche Sleep Elevation di e con Mariella Celia, in scena il 14 giugno.
In programma anche With Art, un progetto della coreografa e performer Luna Pizzo Greco in bilico tra performance e didattica sperimentale (19 giugno) e Synaptica #2, performance interattiva fra danza, musica elettronica e video ideata da Alessandra Luberti e Domenico Sciajno (10 luglio).
“Le Orestiadi, nel segno del contemporaneo, nascono grazie ad un progetto elaborato dalla Fondazione Orestiadi e finanziato nell’ambito del P.O. F.E.S.R. 2007/2013, linea di intervento 3.1.3.3. – sostiene Rosario Fontana, Presidente della Fondazione Orestiadi – La realizzazione di questo progetto si intreccia con la crisi economica e di prospettive che la Fondazione da diversi mesi vive a causa dei tagli ai trasferimenti che mettono a repentaglio la sopravvivenza stessa della struttura, con la perdita di 50 anni di storia legata alla rinascita di un territorio e di 10 posti di lavoro. È grazie alla disponibilità di tutto il personale dipendente e dei collaboratori che è stato possibile mettere in cantiere questo progetto ed è a loro che va il ringraziamento di tutto il C.d.A.. Dopo tanti anni la città diventerà nuovamente luogo di importanti manifestazioni culturali, che promuoveranno il territorio e serviranno come volano di crescita economica e culturale. La città con le sue piazze, le sue architetture, le sue sculture en plein air e la sede della Fondazione Orestiadi diventeranno palcoscenico naturale di eventi, che si fonderanno con le parole, i suoni, i colori e le melodie dell’arte”.
09/06/2014