Monday Dance al Teatro Nuovo di Napoli con le coreografie di Nicolas Grimaldi Capitello, Simona Perrella e Macia Del Prete
10 . 12 . 2018
Napoli - Teatro Nuovo, Via Montecalvario 16
Monday dance, i lunedì della danza del Teatro Nuovo di Napoli ospitano lunedì 10 dicembre 2018 i lavori di tre autori: Lost in this (un)stable life di Nicolas Grimaldi Capitello, anche interprete assieme a Francesco Russo, Lumen me lumen di e con Simona Perrella, Scarpa | Shoe – Run di Macia Del Prete.
LOST IN THIS (UN)STABLE LIFE
Autore e Performer: Nicolas Grimaldi Capitello
Performer: Francesco Russo
«Nella vita ci sentiamo sempre fuori luogo e in colpa per qualcosa, rischiando di perdere le cose più importanti della nostra vita.
Si commettono molti errori e quando la tua vita ti sembra dipinta di nero arriva il momento di ripulire l’anima, specchiarsi e fare i conti con sè stessi e con il tempo, una dilatazione temporale lunga e sfiancante. Solo quando sei sul punto di perdere tutto comprendi appieno l’importanza dell’amore in senso universale».
LUMEN ME LUMEN
Coreografia e danza: Simona Perrella
Musiche: Pete Namlook, Gyorgy Ligeti
Supervisione drammaturgica: Giovanni Senio Barbaro Dattena
«Lumen me lumen è la ricerca di una possibile equazione che risolva i contrasti che il corpo vive all’interno di sé; e lumen me lumen è il rapporto tra me-qui e me-lì che si rigenera alla luce di un percorso interiore di abitazione mai fissa dei luoghi e del tempo.
La problematicità del dentro e del fuori di uno spazio già “dato” conduce il corpo ad esplorare sensazioni e dinamiche che superano, trasformandosi in gioco degli arti, una netta divisione a beneficio di una formula di coabitazione e di orbitazione».
SCARPA | SHOE – RUN
Concept & Coreografia: Macia Del Prete
«Un elogio della scarpa, che riveste e protegge il piede, come medium tra società ed individuo. Oggetto di culto del nostro tempo, essa è appartenenza e status symbol. Veicolo comunicativo dell’emotività più intima tanto quanto della leggerezza dello spirito. Una rappresentazione viscerale e analitica dell accumulo incontrollato ed inarrestabile del superfluo, che ritrae un mondo in caduta libera; vittima e carnefice di se stesso. Specchio dell’uomo solo degli anni 2000 … con un tocco di umorismo».