Make Culture, Make Europe. A Torino un incontro su audience development e audience engagement
05 . 12 . 2018
dalle 16:30 alle 18:45
Torino - Teatro Gobetti, via Gioachino Rossini 8
Perché l’Europa si interessa tanto di partecipazione culturale? Cosa succede agli artisti quando progettano con i loro pubblici? E cosa alle organizzazioni quando li mettono al centro? Che relazione c’è tra partecipazione culturale e democrazia?
Occasione per dare risposta a queste domande sarà l’incontro pubblico Make Culture, Make Europe in programma mercoledì 5 dicembre 2018, dalle 16:30 alle 18:45, al Teatro Gobetti di Torino. L’appuntamento è organizzato da Adeste+ e Be SpectACTive!, due progetti europei che operano nell’ambito della cooperazione culturale e delle performing arts (teatro/danza) che lo scorso luglio hanno vinto il bando indetto dal programma Creative Europe della Commissione Europea. Nei prossimi 4 anni entrambe le progettualità lavoreranno sui processi di partecipazione culturale. Parole chiave: audience development e audience engagement.
Entrambi i progetti hanno per capofila due organizzazioni italiane – Fondazione Fitzcarraldo per Adeste+ e l’Associazione CapoTrave/Kilowatt per Be SpectACTive! – e sono accomunati da un obiettivo: sperimentare forme di collaborazione tra organizzazioni culturali e pubblico, mettendo i cittadini al centro dei processi artistici e organizzativi. Adeste+, con i suoi 15 partners in 11 città di 7 Stati europei, agisce sulle organizzazioni culturali per sperimentare processi organizzativi e di policy (lavorando sull’Audience Development). Be SpectACTive!, attivo dal 2014, prosegue la sua mission europea; in questa nuova edizione il progetto coinvolge 19 partners situati in 18 città e in 15 Stati europei e continua a sperimentare pratiche partecipative che prevedono il coinvolgimento attivo degli spettatori/cittadini nei processi artistici e organizzativi (lavorando sull’Audience Engagement). Per le due progettualità le strategie di Audience Development e Audience Engagement sono processi qualitativi, che attivano azioni volte a costruire relazioni di medio e lungo termine tra le organizzazioni culturali e gli spettatori/cittadini.
Nel corso dell’incontro del 5 dicembre saranno previste due sessioni di dibattito che coinvolgeranno due giornalisti italiani, un rappresentante di Adeste+ e uno di Be SpectACTive!. All’incontro saranno presenti i 15 partners di Adeste+ e i 19 partners di Be SpectACTive, per un totale di 34 organizzazioni culturali europee. Obiettivo: dimostrare che senza cultura non c’è cittadinanza, ma soprattutto non c’è Europa. Nessuna sfida democratica e sociale può essere vinta in assenza di un settore culturale che metta i cittadini in condizione di immaginare futuri possibili. Be SpectACTive! e Adeste+ credono nella cultura al plurale e nella sua capacità di incidere nelle visioni al futuro di cui oggi più che mai i cittadini europei hanno bisogno.
L’incontro è gratuito e su iscrizione cliccando QUI.
Programma
16:00 – Registrazione
16:30 – 16:45 – Benvenuto
16:45 – 17:15 – Adeste+ & Be SpectACTive si raccontano
- Alessandra Gariboldi, Fondazione Fizcarraldo, Adeste+
- Giuliana Ciancio and Luca Ricci, Be SpectACTive! 2
Nel corso di due sessioni di 30 minuti ciascuna si affronteranno i temi al centro dei due progetti. La finalità delle due sessioni è fare comprendere ragioni e obiettivi che sottendono la progettazione europea sull’Audience Development a partire dai due approcci complementari incarnati dai due progetti: le pratiche artistiche e le pratiche organizzative. Ogni sessione sarà moderata da un giornalista e coinvolgerà 2 rappresentanti di ciascun progetto e un rappresentante della stampa.
17:15 – 17:45: Sessione 1: cosa c’entra l’Audience Development con la democrazia?
“This project is not based on the idea to ask people to do what they want. It is based on a more political and radical question: it is about using culture for inviting people to leave passive attitude and enter in an intellectual adventure, it is about intellectual emancipation”.
Be SpectACTive! 2 – Emmanuel Négrier – Perchè occuparsi oggi di Audience Development significa anche parlare di processi di accesso democratico alla cultura, cittadinanza e diritto alla partecipazione?
Modera: Oliviero Ponte di Pino, Book City
Intervengono:
- Niels Righolt, The Danish Centre for Arts and Interculture
- Karla Horvat Crnogaj – Domino (HR)
- Renzo Francabandera, Università degli studi di Torino
17:45 – 18:15: Sessione 2: Cosa dobbiamo cambiare per poter cambiare gli altri?
“If our aim is to produce a societal change through a cultural one, we must state that before anything happens out there, the change must start from ourselves, from inside cultural organisations, first in listening and understanding, then in changing the way we interpret our role”
Cosa succede agli artisti quando aprono i loro processi creativi ai loro pubblici? Cosa alle organizzazioni quando si aprono al dialogo, all’ascolto e alla co-progettazione? Quale il ruolo delle policies?
Modera: Diego Vincenti, Il Giorno
Intervengono:
- Dea Vidovic, Kultura Nova Foundation
- Sarah Melin, Goteborg Festival (Sweden)
- Alberto Anfossi, Compagnia di San Paolo
- Claudia Cannella, Hystrio
18:20 – 18:40: Quale possibile eredità di questi progetti per il settore culturale?
Conclusioni a cura di Maddalena Giovannelli, Stratagemmi