Il flauto magico dell’Opera di Roma intrappolato in un film di animazione. Magia al cubo.
Eventi incantati al Teatro dell’Opera di Roma con Il flauto magico di Mozart. Imperdibile la messa in scena di Barrie Kosky e Suzanne Andrade che fanno cantare i personaggi dentro un film di animazione. La difficoltà dell’esecuzione musicale sincronizzata con i video è affidata a Henrik Nánási. Repliche fino al 17 ottobre.
Il bene e il male con uno straordinario catalogo di eventi incantati al Teatro dell’Opera di Roma: è Il flauto magico (Die Zauberflöte) di Mozart, su libretto di Emanuel Schikaneder in scena al Costanzi dal 9 al 17 ottobre 2018. Dico subito che la messa in scena di Barrie Kosky e Suzanne Andrade con l’allestimento della Komische Oper di Berlino è imperdibile. I cantanti si esibiscono dentro un film di animazione, a firma di “1927” con i video di Paul Barritt in un’atmosfera da cinema muto con estetiche espressioniste.
Ecco il trailer del Teatro dell’Opera di Roma e immaginate quanto sia difficile per i cantanti/attori interagire nello spazio scenico, per non parlare della sincronizzazione tra l’esecuzione musicale e le immagini che scorrono!
Il flauto magico è un singspiel, un racconto che alterna parti recitate e parti cantate di gran moda in area tedesca tra il XVIII e il XIX secolo. Lo schema narrativo ricalca le gesta di un eroe: il principe Tamino deve superare una serie di prove per liberare Pamina prigioniera di Sarastro. Nel percorso sarà accompagnato dallo strano Papageno protagonista di gag e strafalcioni, incontrerà tre dame messaggere della bipolare Regina della notte madre dell’amata (buona nel primo atto, cattivissima nel secondo), si farà guidare da tre genietti. Tamino avrà a sua disposizione un flauto magico per superare tre prove di iniziazione. Il numero tre ritorna in tutta l’opera. È un numero denso di simbologie tra il magico e il massonico, terreno sul quale quest’opera si svolge, cui si aggiungono riferimenti illuministici che fanno trionfare la ragione. A Papageno, infatti, Mozart affida un flauto di Pan che suona solo cinque note, quasi a definire i limiti della Natura, mentre Tamino ne ha a disposizione uno che esegue tutta la scala musicale, una sorta di superiorità di chi pratica la Ragione. Tra musica e testo ci sono citazioni di stili e di significati, così che gli esempi potrebbero essere sterminati.
Al Teatro dell’Opera di Roma Il flauto magico è diretto da Henrik Nánási. Nel cast Amanda Forsythe e Kiandra Howarth (Pamina), Juan Francisco Gatell e Giulio Pelligra (Tamino), Christina Poulitsi e Olga Pudova (la Regina della Notte), Gianluca Buratto e Antonio Di Matteo (Sarastro), Alessio Arduini e Joan Martín-Royo(Papageno), Marcello Nardis (Monostatos), Julia Giebel (Papagena), e i talenti di “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma (Louise Kwong, Irida Dragoti, Sara Rocchi, Andrii Ganchuk, Domingo Pellicola, Timofei Baranov. Come sempre, il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto dal Maestro Roberto Gabbiani , con la partecipazione della Scuola di Canto Corale.
Tra arie, corali, lied, estrapolo due clamorosi esempi che chiunque conosce. Inizio con l’aria della Regina della notte Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen eseguita da una splendida Diana Damrau alla Royal Opera House. Attenzione, rischiate di canticchiarla tutto il giorno e di non liberarvene più, ma ammirate gli spericolati virtuosismi – colorature – sui quali una sillaba fa giravolte musicali. Un successo notissimo in tutto il mondo.
Volete cambiare ossessione da canticchiare? E allora ascoltate il duetto di Papageno e Papageno. Il balbettio sulla sillaba “pa –pa –pa ”, esempio di vocalità semplice da sostenere con capacità attoriale, è deliziosamente espressivo. Qui lo ascoltate nella versione di Kentridge al Teatro alla Scala di Milano, con Alex Esposito e Ailish Tynan.
Intrappolati nella musica, non resta che superare le prove magiche al Teatro dell’Opera di Roma.
Ippolita Papale
@salottopapale
IL FLAUTO MAGICO di Wolfgang Amadeus Mozart, libretto di Emanuel Schikaneder
DIRETTORE Henrik Nánási
REGIA Barrie Kosky e Suzanne Andrade
Maestro del Coro Roberto Gabbiani
Video Paul Barritt
Ideazione «1927» (Suzanne Andrade e Paul Barritt) e Barrie Kosky
Scene e Costumi Esther Bialas
Dramaturgie Ulrich Lenz
Luci Diego Leetz
Principali interpreti
Pamina Amanda Forsythe / Kiandra Howarth 10, 12, 17
Tamino Juan Francisco Gatell / Giulio Pelligra 10, 12
La regina della notte Christina Poulitsi 9, 11, 13, 16 / Olga Pudova 10, 12, 14, 17
Sarastro Gianluca Buratto / Antonio Di Matteo 10, 12, 14, 17
Monostatos Marcello Nardis
Papageno Alessio Arduini / Joan Martín-Royo 10, 12, 13, 17
Papagena Julia Giebel
Prima dama Louise Kwong*
Seconda dama Irida Dragoti*
Terza dama Sara Rocchi*
L’oratore Andrii Ganchuk*
Primo armigero Domingo Pellicola*
Secondo armigero Timofei Baranov*
* Dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma
con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma
Allestimento Komische Oper di Berlino
Foto: 1. Die Zauberflote, A. Forsythe (Pamina), G. Buratto (Sarastro), J.F.Gatell (Tamino) ph. Yasuko Kageyama, Opera di Roma; 2.-3. Die Zauberflote, Alessio Arduini (Papageno) ph. Yasuko Kageyama, Opera di Roma; 4. Die Zauberflote, Amanda Forsythe (Pamina), Christina Poulitsi (Regina della notte) ph. Yasuko Kageyama, Opera di Roma; 5. Die Zauberflote, Juan Francisco Gatell (Tamino), Amanda Forsythe (Pamina) ph Yasuko Kageyama, Opera di Roma; 6. Die Zauberflote, Juan Francisco Gatell (Tamino), Christina Poulitsi (Regina della notte) ph. Yasuko Kageyama, Opera di Roma; 7. Die Zauberflote, Juan Francisco Gatell (Tamino), tre cantori Scuola di Canto Corale ph Yasuko Kageyama, Opera di Roma; 8.-17. Die Zauberflote, ph. Yasuko Kageyama, Opera di Roma; 18. Barrie Kosky, ph Jan Windszus; 19. Henrik Nánási, ph J. Henry Fair.