Svetlana Zakharova & Stelle del Teatro Bol’šoj di Mosca e del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Russian Code al Ravello Festival
29 . 07 . 2018
21.30
Ravello - Belvedere di Villa Rufolo
Grande attesa per Svetlana Zakharova, étoile del Balletto del Teatro alla Scala e del Balletto del Teatro Bol’šoj di Mosca, in scena domenica 29 luglio 2018 sullo splendido palco del Belvedere di Villa Rufolo a Ravello, con Russian Code, una serata speciale e originale creata per il Ravello Festival, e dedicata ad una scuola – quella della grande tradizione russa – simbolo di perfezione stilistica e di un repertorio ancora oggi riferimento ineguagliato nel mondo.
Una serata dai toni classici e contemporanei, dove l’amatissima étoile sarà affiancata dai primi ballerini del Balletto del Teatro Bol’šoj di Mosca, Anastasia Stashkevich, Mikhail Lobukhin, Denis Rodkin, Igor Tsvirko e del Balletto Mariinsky di San Pietroburgo, Elena Evseeva.
Per l’occasione Svetlana Zakharova porta in scena la grande scuola di ballo russa, l’infinita capacità espressiva ed intensità drammatica uniti all’impeccabile tecnica, associando l’approccio più colorato ed audace del Bol’šoj al classicismo puro e raffinato del Mariinsky.
Un programma che attraversa la danza in ogni forma e rappresentazione passando dalla messa in scena del capolavoro accademico di Michel Fokine La morte del cigno, accostando grandi pas de deux tratti da Le Corsaire e Talisman coreografiati da Marius Petipa, a passi a due tratti da Tristano e Isotta, Le Fiamme di Parigi e Spartacus.
Ad Elena Evseeva prima ballerina del Balletto Mariinsky di San Pietroburgo è affidata l’interpretazione della Variazione di Odette dal Lago dei Cigni.
Immaginifica la rappresentazione di Revelation in cui Svetlana Zakharova sperimenta una nuova, intrigante espressività, che metterà ancor più in risalto la versatilità di questa magnifica artista, quale sua prerogativa più grande.
Diplomata nella straordinaria fucina di talenti dell’Accademia Vaganova, per sette anni stella del balletto Mariinskij, dal 2003 al Bol’šoj e poi alla Scala – con una breve parentesi politica che l’ha vista deputata nella Duma per la commissione cultura – Svetlana Zakharova è amata in tutto il mondo grazie alla sua immensità espressiva, alla sua leggerezza e luminosità (svet, non a caso, in russo significa luce) che restituisce alla platea, grazie anche ad una magica combinazione di fisicità e lucidità intellettiva «Quando si balla non si può pensare solo al corpo. Per ballare ci vuole testa. Ecco il segreto: la bravura di una ballerina non sta nelle sue gambe ma nella sua testa».
Coreografie in programma
Le Corsaire Pas de deux Musica di Adolphe Adam, Coreografia di Marius Petipa. Danza: Svetlana Zakharova, Denis Rodkin
Talisman Pas de deux Musica di Riccardo Drigo, Coreografia di Marius Petipa. Danza: Anastasia Stashkevich, Mikhail Lobukhin
Revelation Musica di John Williams, Coreografia di Motoko Hirayama. Danza: Svetlana Zakharova
La morte del cigno Musica di Camille Saint-Saëns, Coreografia di Mikhail Fokin. Danza: Svetlana Zakharova
Tristano e Isotta Pas de deux Dal balletto “Tristan” Musica di Richard Wagner, Coreografia di Krzistof Pastor. Danza: Svetlana Zakharova, Michael Lobukhin
Il lago dei cigni – Variazione di Odette. Musica di P. I. Čajkovskij, Coreografia di Vladimir Vasiliev. Danza: Elena Evseeva
Le fiamme di Parigi Pas de deux Musica di Boris Asafeev, Coreografia di Vasily Vainonen. Danza: Elena Evseeva, Igor Tsvirko
Spartacus Pas de deux Musica di Aram Khachaturian, Coreografia di Yuri Grigorovich. Danza: Anastasia Stashkevich, Denis Rodkin
Foto: 1.-4. Svetlana Zakharova, La morte del cigno, ph. Pierluigi Abbondanza; 5.-7. Svetlana Zakharova, Revelation, ph. Pierluigi Abbondanza; 8. Svetlana Zakharova, Le Corsaire; 9. Svetlana Zakharova, ph. Audemars Piquet.