In Piemonte

A Moncalvo serata di danza con le coreografie di di Juliano Nunes, Marco Goecke e Laccio

08 . 07 . 2018

21.30

Moncalvo (AT) - Orsolina 28

La programmazione di Vignale Monferrato Festival propone domenica 8 luglio 2018 presso Orsolina28, a Moncalvo, quattro coreografie: Back Forward e Conductor Imagination  di Juliano Nunes, Tué di Marco Goecke interpretato da Drew Jacoby e Co/Scienze di Laccio con la Laccioland Company.

La doppia creazione del giovanissimo Juliano Nunes, danzatore presso il Royal Ballet of Flanders, in Belgio, trova fonte di ispirazione nella musica classica e in particolare nelle creazioni per pianoforte, strumento che, come racconta, “parla direttamente alla sua parte creativa”. Back forward back, duetto interpretato dall’autore con Morgan Lugo, narra di un viaggio all’indietro nel tempo, nello stesso giorno per più di una volta, un passo indietro nell’ignoto. L’assolo Conductor Imagination  è invece il tentativo di immedesimazione nei panni di un direttore d’orchestra. Se costui fosse stato un ballerino, come avrebbe trasferito il linguaggio musicale in danza? L’artista brasiliano, già collaboratore di Ohad Naharin, Jiří Kylián e Hans van Manen, danza così, alla ricerca di un modo onesto per tradurre la musica in danza, nel tentativo di tenere le due arti strettamente legate anche nelle immagini da restituire al pubblico.

L’assolo Tué è il terzo pezzo composto dal coreografo tedesco di fama internazionale Marco Goecke per Les Ballets de Monte Carlo. Creato in origine per la ballerina Bernice Coppieters in occasione del 100 ° anniversario di Les Ballets Russes è stato eseguito nei gala di varie parti del mondo. Ad accentuare l’estetica dell’arte coreografica di Goecke, i brani della chansonnière francese Barbara, che con voce calda e avvolgente abbraccia i movimenti veloci e nervosi dell’interprete, la ballerina americana Drew Jacoby, nella sintesi di un contrasto accentuato dall’originalità dei costumi in scena, di cui lo stesso Goecke è autore.

 

Co/scienze, ultimo lavoro del coreografo Laccio, è il racconto della conquista della consapevolezza del proprio sé, delle azioni che compiamo e degli scopi che le precedono. Questo tipo di consapevolezza destabilizza e scuote, fino a far dubitare degli altri e del legame che a loro ci unisce. L’unione esiste, ma è continuamente messa alla prova. In scena una compagnia di uomini composta da Michele Serra, Simone Rossari, Matteo Dal Prà, Marco Zanchetta.

www.piemontedalvivo.it

Foto: 1. Back Forward di Juliano Nunes; 2.-3. All ways di Sharon Fridman, ph. Ignacio Urrutia; 4. Laccio.

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