Non solo Medea di Emio Greco e Pieter C. Scholten debutta al Teatro Grande di Pompei nella rassegna Theatrum Mundi del Teatro Stabile di Napoli e del Parco Archeologico
Dal 12 . 07 . 2018 al 14 . 07 . 2018
Pompei - Teatro Grande degli Scavi di Pompei
Si riaccendo le luci sul Teatro Grande di Pompei per la seconda edizione di Theatrum Mundi, la rassegna di teatro antico del Teatro Stabile di Napoli e del Parco Archeologico che si terrà dal 13 giugno al 21 luglio 2018 in questo meraviglioso sito archeologico, unico al mondo.
Quattro gli spettacoli in programma, tutti tratti da antiche tragedie, tra cui Non solo Medea, nuova creazione di Emio Greco e Pieter C. Scholten che il Ballet National de Marseille presenterà a Pompei in prima mondiale da giovedì 12 a sabato 14 luglio 2018.
Questo nuovo lavoro miscela parole e danza, testi antichi di Euripide e Sofocle al testo contemporaneo L’Homme nouveau di Florian Hellwig, liberamente ispirato a Fort Europa di Tom Lanoye, la voce dell’attrice Manuela Mandracchia, le percussioni di Flora Duverger, le musiche di Pink Floyd, Arvo Pärt, Xenakis, Beethoven nel montaggio musicale di Pieter C. Scholten, e i movimenti coreografati da Emio Greco e portati sulla scena dai danzatori del Ballet National de Marseille Beatrice Cardone, Nonoka Kato, Yoshiko Kinoshita, Florine Pegat-Toquet, Maria Ribas, Aya Sato, Valeria Vellei, Denis Bruno, Carlos Diez Moreno, Pedro Garcia, Andrès Garcia Martinez, Gen Isomi, Alejandro Longines, Kengo Nanjo, Francisco Rodrigues, Nadjibe Said, Nahimana Vandenbusshe, Anton Zvir. Lo spettacolo è una coproduzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale, Ballet National de Marseille.
In Non solo Medea Emio Greco and Pieter C. Scholten combinano passato e presente per dare vita a una tragedia contemporanea che va dritta al cuore dell’Europa di oggi.
Scrivono Emio Greco e Pieter C. Scholten:
«Attraverso il corpo, tanto quanto le parole e la musica, Non solo Medea indaga la fatalità e la libertà umana di fronte alla violenza della nostra società. Uno spettacolo atemporale e universale in quanto le battaglie di ieri ricordano quelle di oggi e la rovina di Pompei rimanda alla fragilità del continente europeo. La voce di un’attrice restituisce tutta la modernità delle tragedie greche attraverso monologhi estratti da opere immortali quali Antigone (Sofocle), Edipo Re (Sofocle), Medea (Euripide), Ifigenia in Aulide (Euripide) e Antigone (Jean Anouilh). In sette parti – l’esposizione, il rifiuto, la presa di coscienza, il rimpianto, l’accettazione, la rivolta, l’esodo – Non solo Medea interroga con forza la nozione di determinismo in una società in crisi e si fa portatrice, in uno slancio catartico, d’un desiderio di cambiamento.
Il corpo di diciassette danzatori risponde alle parole dei drammi antichi sul suono delle percussioni dal vivo. L’intenso dialogo tra i danzatori, l’attrice e il percussionista amplifica la tensione drammatica suscitata dall’amore e dalla lotta che caratterizzano questa creazione. Il passato e il presente si sfiorano e si urtano su uno sfondo musicale energico e potente, che attinge tanto al repertorio dei Pink Floyd, quanto ad alcuni estratti delle Sinfonie di Beethoven e Mahler».
Foto: 1. Non solo Medea di Emio Greco e Pieter C. Scholten; 2. Emio Greco e Pieter C Scholten, ph Alwin Poiana.