Festival Danza Estate

La Compagnia Sanpapié in DUE+DUE=5 di Lara Guidetti

18 . 06 . 2014

21:00

Bergamo - Teatro Sociale, Via Bartolomeo Colleoni

Il Festival Danza Estate presenta mercoledì 18 giugno al Teatro Sociale di Bergamo la Compagnia Sanpapié con DUE+DUE=5. Dedicato a chi non ha mai puntato sul risultato, spettacolo firmato da Lara Guidetti anche interprete accanto a Paola Bedoni, Marco De Meo, Francesco Pacelli.

Lo spettacolo, costruito su musiche di Marcello Gori,  si compone di cinque parti: TRACCE – Omaggio a Martha Graham; A OCCHI CHIUSI  – Omaggio a Pina Bausch; SOFFIO – Omaggio a Isadora Duncan; TUMULTO – Omaggio a Mary Wigman;  OPPURE – Omaggio a Luciana Melis.

Scrive Lara Guidetti: “Con un grande rispetto e non senza un sacro timore mi sono avvicinata a cinque maestre della danza quali Isadora Duncan, Mary Wigman, Martha Graham, Pina Bausch e Luciana Melis. L’intento non era quello di proporre porzioni di repertorio o schemi coreografici, quanto di guardare alla loro opera e all’interno della loro vita alla caccia di sensazioni, spunti creativi, atmosfere, visioni del corpo e situazioni che potessero essere un punto di partenza per mettermi in prima persona nelle vesti di autrice, per creare un pezzo nuovo senza partire da me stessa. Queste donne sono state specchi della loro epoca, dell’ambiente artistico col quale hanno comunicato e interagito, spaziando dall’impegno politico alla denuncia sociale alle collaborazioni con artisti del mondo della musica, della pittura, del teatro o del cinema. Le suggestioni hanno iniziato a piovere e a intrecciarsi con le indicazioni e le note che Marta, Mary, Isadora e Pina davano ai loro danzatori o le osservazioni che hanno lasciato sull’uso del corpo e della composizione.
Dopo gli omaggi alle grandi pioniere studiate sui libri, nei teatri e nelle sale prova, ho voluto poi fare un omaggio a una grande maestra, Luciana Melis, di cui ho avuto l’onore di essere stata allieva diretta.
Sono partita per fare un omaggio, per dire “grazie” e mi sono resa conto, al termine del lavoro, che queste donne mi avevano fatto un ennesimo regalo suggerendomi un percorso di ricerca, di studio e di crescita.
Sono emersi cinque frammenti che non hanno la pretesa di essere ritratti né celebrazioni ma che hanno piuttosto il carattere di un’evocazione: sono il frutto di un incontro. Cinque coreografie che concentrano temi, indicazioni fisiche e teatrali, visioni del corpo, forme ma anche immagini, musiche, episodi, personalità controverse e fragilità umane. Cinque pezzi “al sapore di”.

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