DaCru Dance Company in theKitchenTheory al Festival Danza Estate
22 . 06 . 2018
Bergamo - Teatro Sociale, Via Bartolomeo Colleoni
Venerdì 22 giugno 2018 il Festival Danza Estate propone al Teatro Sociale di Bergamo, DaCru Dance Company in theKICTHENtheory. Lo spettacolo è un racconto teatrale dinamico e fortemente evocativo con la regia di Marisa Ragazzo, anche autrice delle coreografie assieme a Omid Ighanì, una produzione, abile nel tracciare i confini di una nuova avanguardia artistica e densa di quella gestualità quotidiana che crea il reale mood della nuova danza urbana: una commistione di generi e di stili, sperimentazione e contaminazione.
Al linguaggio tecnico dei danzatori, pulito ed estremamente virtuoso, frutto di un lungo ed emotivo legame con i coreografi stessi, si affianca una forza interpretativa, scenica e umana, comunicativa ed emozionante. In questo spettacolo, così come in tutte le produzioni della compagnia, gestualità urban dei DaCru lega il mood metropolitano a quello del teatro creando una fusione estremamente contemporanea che facilmente raggiunge e conquista qualsiasi pubblico. Gli autori dimostrano quanto, oggi, il linguaggio della danza urbana è in costante evoluzione e sperimentazione fino al punto da diventare comprensibile, fruibile, drammaturgico, emozionante e onirico, e di fatto fortemente legato al teatro.
Tema di questo nuovo lavoro è l’incomunicabilità. Il luogo dell’azione è una cucina, la stanza, spazio metaforico per riferire la vita attraverso parole, pensieri, sentimenti, emotività.
Scrive Marisa Ragazzo:
“La cucina è primo luogo da raggiungere al mattino e l’ultimo da visitare prima di andare a dormire. Una zona di transito vivace o solitaria ma sempre e comunque piena di odori, ricordi, sensazioni, attese e infiniti stati sospesi. Dura tutta la vita questa relazione densa e profumata fatta di rumori fluidi e familiari, di spazi imparati a memoria e su ogni cosa, potenti come sovrane, regnano le parole. La stanza delle parole, escono dalla bocca come dervisci rotanti, capaci di schivare, sfiorando dolcemente o conficcarsi come lame. Restano lì sospese per anni, quasi diventano un’ eredità, aleggiano in ogni pertugio e sovente sono le memorie delle famiglie. La cucina è l’area prescelta per affondare i denti e i sensi in preziosi nutrimenti ma soprattutto è lo spazio dove si parla. Parole. Parole. Un fiume in piena, ognuna diversa dall’altra, lunghe ed elastiche come alghe o rigide e appuntite, s’impossessano della bocca per urlare l’incomprensione o la denuncia della solitudine… o parlare dell’amore. Numerose come chicchi di riso, necessarie tutte per dire in mille modi la stessa cosa e troppo poche per riuscirci”.
In scena Omid Ighanì, Samar Khorwash, Alessandro Marconcini, Serena Stefani, Claudia Taloni e Tiziano Vecchi.
A seguire Parliamone con gusto, una chiacchierata con la compagnia a cura di Enrico Coffetti (Cro.Me).
In apertura allo spettacolo theKitchenTheory, nell’ambito del progetto DANZA KM0, la O’Cipher Company propone la performance Clan (studio),una coreografia di Chiara Crovetto anche interprete di questo duo con Penelope Pezzotta.
Clan è una produzione ispirata all’omonimo disco d’esordio del duo hip hop OTU . Ognuna delle tracce che compongono il lavoro è dedicata a un personaggio reale, la cui voce è rielaborata e collocata in un preciso contesto sonoro. L’insieme di questi personaggi compone il clan. Su questa superficie sonora, due danzatrici hip hop traducono in movimento l’universo del clan, cercando gli elementi di condivisione e di conflitto tra i suoi componenti, e danno forma fisica a un suono psichedelico e graffiante.
Foto: 1. DaCru Dance Company, theKITCHENtheory, ph. Alessandro Botticelli