A Milano Il richiamo di Shiva di Marco Beljulji, spettacolo ispirato alle Lettere a un giovane danzatore di Maurice Béjart
12 . 05 . 2018
16.00
Milano - La Corte dei miracoli
E’ in scena sabato 12 maggio 2018, presso La corte dei miracoli di Milano, Il richiamo di Shiva, un progetto teatrale che miscela teatro danza e musica, nato da un’idea di Marco Beljulji, giovane attore e danzatore milanese, formatosi alla scuola ecole-atlier Rudra Béjart di Losanna e diplomato alla Scuola Teatro Arsenale di Milano.
Lo spettacolo rappresenta un viaggio all’interno della psiche del grande coreografo Maurice Béjart. Liberamente tratto da Lettere a un giovane danzatore, scritto dallo stesso coreografo, Il richiamo di Shiva traspone sulla scena la visione Béjartiana della danza, attraverso la commistione delle diverse arti che ha avuto l’opportunità di esplorare durante la sua vita. Un coro formato da sei personaggi è l’elemento che guida lo spettatore nella scoperta dei diversi mondi che caratterizzano la sua poetica. In questo loro percorso, volto a sviscerare quale sia il ruolo e l’essenza del danzatore, e più in generale dell’artista, incontreranno diverse personalità quali Martha Graham, danzatori di folclore, musicisti e attori. Fino a raggiungere il momento catartico con l’apparizione di Shiva, il dio della danza.
«Lo spettacolo ha l’obbiettivo di far riflettere i giovani danzatori sull’arte della danza, non solo sul suo ruolo estetico ma anche sulla sua essenza intrinseca – spiega Marco Beljulji – Negli ultimi decenni, infatti, essa sta correndo il rischio di perdere quella che è da millenni la sua vera natura artistica, separandosi dalla sua esigenza primordiale di entrare in contatto con una dimensione spirituale di preghiera o di festa. La danza non può essere considerata uno sport poiché si lega alla necessità di lanciare un messaggio, di emozionare e raccontare una storia attraverso il corpo e il movimento».
«Maurice Béjart è stato un rivoluzionario della danza in quanto la sua idea era quella di creare un’arte totale che comprendesse più generi artistici – prosegue Marco Beljulji – Come reso evidente dal titolo, il compito di sensibilizzare gli animi dei giovani artisti spetta a Shiva, dio della danza, un danzatore cosmico che ha come peculiarità quella di influenzare l’intero pianeta e risvegliare l’uomo inconsapevole».
Sul palco insieme a Marco Beljulji, ideatore e regista del progetto, ci saranno cinque giovanissimi attori (Linda Apicella, Marianna Cossu, Maria Grosso, Stefania Mancini e Francesco Savergnini), una danzatrice classica, Beatrice Mazzola, e due danzatrici Graham, Stefania Coloru e Giulia D’Antoni. Per la parte musicale saranno in scena il percussionista Emanuele Lepera e la cantante Francesca Parravicini. Nel ruolo di Shiva ci sarà Lucrezia Maniscotti, danzatrice Bharatanatyam. Con la straordinaria partecipazione di Claudia Lawrence che interpreterà Martha Graham.
Il progetto verrà arricchito da alcuni workshop dedicati proprio ai temi trattati dallo spettacolo.