A Napoli Gala Concert con gli allievi dell’Accademia Vaganova di San Pietroburgo
26 . 02 . 2018
20.30
Napoli - Teatro Politeama, via Monte di Dio 80
E’ un faro di luce nel mondo. L’Accademia Vaganova di San Pietroburgo è un punto di riferimento significativo e prezioso per quanti amano, e studiano, la danza. E’ la scuola in cui si sono formati i più grandi ballerini di tutti i tempi, tra questi: Vaslav Nijinskij, Anna Pavlova, George Balanchine, Rudolf Nureyev, Natalia Makarova, Michail Baryshnikov, Faruk Ruzimatov, Svetlana Zakharova.
Ventidue allievi dei corsi superiori dell’Accademia Agrippina Vaganova di San Pietroburgo arrivano per la prima volta a Napoli, lunedì 26 febbraio 2018 in un imperdibile Gala Concert al Teatro Politeama, un omaggio a Marius Petipa nel bicentenario della sua nascita.
Gli allievi dell’Accademia saranno accompagnati da Nikolaj Maksimovich Tsiskaridze (Rettore dell’Accademia e Artista Emerito del Popolo Russo), Zhanna Ismailovna Ajupova (Direttore Artistico dell’Accademia), Marina Aleksandrovna Vasil’eva (Preside della Facoltà di Danza e Insegnante), Irina Aleksandrovna Sitnikova (Responsabile Danza Classica e Pas de Deux dell’Accademia e Insegnante), Anastasija Vasil’eva (Responsabile Danza di Carattere dell’Accademia e Insegnante).
Prima dello spettacolo, sempre al Teatro Politeama, alle ore 20.30, si terrà un incontro aperto al pubblico con il direttore Nikolaj Tsiskaridze e i ballerini.
“E’ un sogno che si avvera – spiega Riccardo Riccardi, direttore artistico dell’evento – tempo fa Nikolaj Tsiskaridze, rettore dell’Accademia Vaganova, mi chiese di organizzare un evento a Napoli per celebrare i 280 dalla fondazione della Scuola Imperiale di danza (1738), denominata in seguito, nel 1957, Accademia Vaganova, e i 200 anni dalla nascita di Marius Petipa, straordinario coreografo. Ho colto l’occasione per portare la più grande scuola del mondo, non la più antica, a Napoli. Saranno presenti alcune delle maestre più importanti come Marina Aleksandrovna Vasil’eva (allieva di Vera Kostrovickaja), che nel 1957 fu accompagnata al passo d’addio da Rudolf Nureyev, non ancora diplomando ma con un talento fuori dal comune, allievo di Aleksandr Puškin. Questo gala riunisce una serie di coincidenze a cominciare dai 140 anni dalla morte di Carlo Blasis (il padre della tecnica del balletto), 110 anni dalla nascita di Marina Semënova (prima grande allieva di Vaganova), 90 anni dalla morte di Enrico Cecchetti (‘il maestro dei maestri’), 80 anni dalla nascita di Rudolf Nureyev e 25 anni dalla sua morte. Ventidue giovani allievi porteranno in scena un repertorio molto ampio e soprattutto nuovo, perché alcune coreografie di Petipa, ritrovate dal direttore, sono assolutamente inedite, come ad esempio Il risveglio di Flora. La caratteristica principale dell’Accademia Vaganova è quella di aver conservato la cultura della danza continuando però a svilupparla, senza mai fermarsi. Pur mantenendo intatta la tradizione, la scuola guarda avanti prendendo il meglio che c’è dall’estero e in questo Tsiskarizde ha grandi meriti, perché, avendo una visione ampia della danza, invita continuamente maestri stranieri per approfondire il lavoro della scuola. L’Accademia Vaganova ha numeri da capogiro: 300 allievi – divisi in otto corsi, maschi e femmine studiano separatamente e solo al primo corso sono in 70 – con circa 50 docenti (classico maschile e femminile, passo a due, carattere, danze storiche, pantomima, ginnastica), 20-30 sale di danza, un piccolo teatro all’interno dell’edificio, una chiesa, una biblioteca dotata di computer, un museo – che quest’anno compie 60 anni di attività – fondato da un’allieva di Agrippina Jakovlevna Vaganova. L’Accademia si trova in via Rossi, (Carlo Rossi era un architetto napoletano), e si sviluppa su 220 metri di lunghezza, 22 metri di larghezza e 22 metri di altezza. La danza è insita nella mentalità e nella tradizione russa, tanto che in ogni angolo ci sono collettivi di danze folkloristiche e non; al tempo degli zar la danza a corte era una parte importante della cultura, durante il regime comunista è stata mantenuta ed ha coinvolto anche il popolo. Ci sono teatri ovunque nelle città, con tante compagnie e anche chi non balla a livello professionale, studia per cultura personale. Il rapporto Russia-Italia, per quel che concerne la danza, è un rapporto secolare che si concretizza in uno scambio culturale significativo, speriamo che duri per sempre.”
Particolarmente ricco il Gala. Nella prima parte della serata gli allievi eseguiranno un Pas de deux (piccolo adagio) da Lo Schiaccianoci nella coreografia di V.I. Vainonen, delle variazioni dal Trio de Le Corsaire di M. Petipa, da Grand Pas Classique di Gsovskij e da Paquita di Petipa e il Pas de quatre da Il risveglio di Flora di M. Petipa (rivisitata da J. Burlak).
Nella seconda parte il Pas de trois da La Fata delle Bambole di S. e N. Legat (rivisitata da K. M. Sergeev), variazioni da Giselle, Paquita, Don Chisciotte e da Le Pavillon d’Armide di M. Fokin, dei frammenti da La Naiade e il Pescatore di M. Petipa e J. Perrot e lo splendido Pas de deux (grande adagio) da Lo Schiaccianoci V.I. Vainonen.
Info Line: 338.4249107 – 347.7372069 – 331.9375219.