A Roma

Caracalla 2014. Per la danza un Bolle and Friends, il Tokyo Ballet e il Corpo di ballo dell’Opera con Lago dei Cigni.

Tre le proposte di spettacolo alle Terme di Caracalla per l’estate 2014: apre il Tokio Ballet con una serata Béjart, segue il Corpo di ballo dell’Opera di Roma con il classico Lago dei Cigni, chiude Roberto Bolle accompagnato dai suoi Friends.

Presentato il cartellone della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma nella splendida cornice delle Terme di Caracalla.

La sezione danza si apre con una compagnia ospite, The Tokyo Ballet. La compagnia nipponica, fondata nel  1964, propone il 27 e 28 giugno 2014 un trittico di coreografie tutte firmate da Maurice Béjart: Le sacre du printemps su musica di Igor Stravinsky, Sept Danses Grecques su musica di Mikis Theodorakis e Don Giovanni musica di Frédéric Chopin su tema di Mozart.

Il Corpo di ballo del Teatro dell’Opera porta in scena un classico del repertorio, il Lago dei Cigni nella coreografia di Patrice Bart. Lo spettacolo, in scena dal 3 al 15 luglio 2014, vede alternarsi, nel doppio ruolo di Odette/Odile, Jurgita Dronina, Lidmila Konovalova e la prima ballerina del Teatro dell’Opera di Roma Alessandra Amato. Nel ruolo del principe si alternano Paulo Arrais Dinu Tamazlacaru e Giuseppe Picone.

Il 25 luglio torna sul palco delle Terme Roberto Bolle che come di consueto si presenta in scena con diversi “amici”, nomi prestigiosi del balletto per una nuova edizione del Roberto Bolle and Friends.

Per il Sovrintendente Carlo Fuortes la programmazione estiva intende fare un passo avanti nel percorso di rinnovamento del Teatro dell’Opera con un:aumento della produttività, delle recite (per la lirica si passa da 9 a 16 recite) e, ci si augura, del pubblico, degli incassi e dunque delle capacità di autofinanziamento del teatro. Obiettivo della stagione estiva anche rafforzare il ruolo del Teatro dell’Opera nell’offerta culturale della città di Roma e del Paese.

Per Fuortes “la grande platea delle Terme di Caracalla permetterà non solo il recupero delle spese di produzione, ma soprattutto un attivo che gioverà al bilancio complessivo della Fondazione. Una nuova politica intesa ad avere più pubblico non solo guardando all’incasso, ma anche alla qualità e all’originalità dell’offerta. Per favorire inoltre una crescita del rapporto con la città di Roma e soddisfare le richieste che vengono dall’estero, dal resto d’Italia, ma anche dalla Capitale che vanta una sua meravigliosa ed eterogenea combinazione di abitanti e turisti”.

Nelle foto:

  1. The Tokyo Ballet, Le sacre du printemps di Maurice Béjart, ph. Luciano Romano
  2. Alessandra Amato ne Il lago dei cigni, Teatro dell’Opera di Roma, ph. Francesco Squeglia
  3. Roberto Bolle, ph. Giovanni Gastel

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