Romeo e Giulietta 1.1 di Roberto Zappalà al Nuovo Teatro Abeliano di Bari
10 . 01 . 2018
Bari - Teatro Abeliano, Via Padre Kolbe 3
La stagione danza 2018 del Nuovo Teatro Abeliano di Bari curata da Domenico Iannone, si apre il 10 gennaio 2018 con la Compagnia Zappalà Danza e lo spettacolo Romeo e Giulietta 1.1 (la sfocatura dei corpi) di Roberto Zappalà.
Romeo e Giulietta 1.1, è il lavoro che ha dato l’avvio al progetto dal titolo Antologia con cui Roberto Zappalà intende recuperare i lavori più interessanti che hanno lasciato un segno nel tempo e nella costruzione della sua linea coreografica.
Il progetto non ha soltanto il compito di recuperare e di rivisitare, ma anche quello di originare attraverso un nuovo “contatto” nuove visioni; dove anche il semplice cambiamento degli interpreti può fare da primo mobile per un diverso approccio alla creazione da parte del coreografo.
La sfocatura dei corpi era il titolo del Romeo e Giulietta del 2006 che Roberto Zappalà ha deciso di riprendere e riportare in scena come primo spettacolo di Antologia.
Romeo e Giulietta 1.1 è un duetto costruito su un tappeto sonoro che unisce John Cage, Sergei Prokofiev e i Pink Floyd. La chiave scelta da Zappalà, che utilizza anche testi curati da Nello Calabrò, per portare in scena i protagonisti dell’infelice storia degli amanti di Verona è “la sfocatura”.
“Cosa ci fa sentire sfocati, quando ci sentiamo sfocati? Tecnicamente, la sfocatura è una questione di distanza. La distanza tra il centro focale dell’obiettivo e l’oggetto inquadrato. Se questa distanza è inferiore o superiore ad una certa misura l’oggetto risulta, appunto, sfocato – sostiene Zappalà – Riportando tutto ai due amanti di Verona ci sentiamo sfocati quando percepiamo che la distanza tra noi e il mondo, tra noi e l’amato non è quella giusta; quando la distanza che ci separa dall’essere amato è condizionata dal proprio essere nel mondo; quando siamo, ci sentiamo, crediamo di essere, troppo vicini, o troppo lontani”.
Nella versione 1.1 danzata da Valeria Zampardi e Gaetano Montecasino il coreografo ha spostato la propria messa a fuoco dalla coppia di innamorati, alla loro individualità di esseri che vivono singolarmente un disagio soprattutto sociale. Nelle vicissitudini scespiriane si arriva all’amore sublimato dalla morte (e viceversa). Romeo e Giulietta 1.1 vuole riflettere e ribellarsi ad un tempo storico, oggi, dove la pulsione di morte è sublimata solo da se stessa e al contempo vuole contrapporle passione e rispetto nei confronti della vita.
Un Romeo e Giulietta che non vuole parlare d’amore ma essere lui stesso un atto d’amore verso la vita.
Foto: Romeo e Giulietta 1.1 di Roberto Zappalà, ph. Serena Nicoletti.