In Toscana

Marco Chenevier con Questo lavoro sull’arancia a SPAM! per Sguardi oltre i confini

13 . 12 . 2017

21.00

Porcari (LU) - spazio SPAM!, Via Don Minzoni 34

Mercoledì 13 dicembre 2017 chiude la rassegna Sguardi oltre i confini. La danza italiana che guarda l’Europa di SPAM! a Porcari (Lucca), Questo lavoro sull’arancia del coreografo Marco Chenevier.  A seguire Dance Performance & Live Music con Ilenia Romano accompagnata dalla chitarra di Claudio Riggio.

In Questo lavoro sull’arancia il coreografo Marco Chenevier prosegue la ricerca iniziata con Quintetto, interrogandosi sul dispositivo scenico e sul linguaggio della danza contemporanea. Strizzando l’occhio al film Arancia Meccanica di Stanley Kubrick, Marco Chenevier crea sulla scena un cortocircuito tra danzatori e spettatori, richiamando il pubblico ad assumersi le proprie responsabilità, all’interno di un esilarante gioco di ruoli. Il lavoro, creato con il mentoring di Roberto Castello e Roberta Nicolai, vede in scena i danzatori Marco Chenevier e Alessia Pinto.

Scrive Marco Chenevier «Abbiamo creato dei piccoli meccanismi, delle “trappole” sornione, in cui gli spettatori vengono accompagnati dai due performer. Questi piccoli dispositivi sono concepiti in modo tale per cui gli spettatori devono, per far procedere la drammaturgia, intervenire, interrompendo o modifcando lo svolgersi della scena. Per far ciò abbiamo realizzato una linea progressiva in cui poco a poco il pubblico viene condotto su un terreno di fiducia e di condivisione, di empatia, con interventi sempre più importanti ed invasivi. L’estetica strizza l’occhio al film cult Arancia meccanica. L’arancia, il latte, il bianco, il rapporto sadomasochistico dell’artista con il sistema spettacolare e con gli spettatori, fanno da sottofondo allo svolgersi degli esperimenti. La scelta di Arancia meccanica è dovuta all’attenzione che porto alla violenza quale elemento sociale fondamentale: la violenza economica del sistema neocapitalistico, la violenza delle guerre in atto ovunque nel mondo, la violenza nei confronti dei migranti e della polizia nei confronti dei movimenti di protesta. Il pubblico viene accolto con un “pacco di benvenuto”, contenente un’arancia ed altri elementi necessari per poter intervenire. Una danza senza fine, il gustare tutti insieme un’arancia, fino ad un atto di violenza tra i due danzatori».

www.spamweb.it

Foto: Questo lavoro sull’arancia di Marco Chenevier, compagnia TIDA, ph. S. Mazzotta

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