In tour

Il Balletto di Roma in tour con il nuovo Schiaccianoci a firma di Massimiliano Volpini

Dal 01 . 12 . 2017 al 19 . 01 . 2018

1 dicembre 2017 Montalto di Castro; 7 dicembre 2017 Cormons; 8 dicembre 2017 Chioggia; 9 dicembre 2017 Zero Branco; 10 dicembre 2017 San Marino;13 dicembre 2017 Montecchio Maggiore; 14 dicembre 2017 Jesolo; 15 dicembre 2017 Carpi; 16 dicembre 2017 Bologna; 19 dicembre 2017 Vignola; 20 dicembre 2017 Piombino; 21 dicembre 2017 Massa; 22 dicembre 2017 La Spezia; dal 30 dicembre 2017 al 2 gennaio 2018 Milano; 5 e 6 gennaio 2018 Cesena; 10 gennaio Paulilatino; 11 gennaio Tempio Pausania; 12 gennaio San Gavino Monreale; 13 gennaio Carbonia; 14 gennaio Alghero; 19 gennaio 2018 Padova

Il Balletto di Roma è in tour in Italia con una originale e inedita rilettura de Lo Schiaccianoci a firma del coreografo Massiliano Volpini, una rilettura che trasporta la fiaba ai nostri giorni, che ci porta a  riflettere sulla condizione delle persone-rifiuto, sullo smarrimento d’identità sociale, sui mille volti del nostro “essere” e sull’importanza di coltivare i sogni custoditi in fondo ai cassetti perché potrebbero rivelarsi meravigliosi progetti di vita nuova. Quest’opera fa pensare che in tutti noi si possa sempre nascondere una piacevole sorpresa e che è importante imparare a “riciclarsi” con la stessa gioia e facilità con cui da bambini giocavamo con un pezzo di carta.

Nuova e originale l’ambientazione del primo atto, ideata dal coreografo scaligero, che sostituisce alla ricca e festosa casa Stahlbaum la strada di un’immaginaria periferia metropolitana: qui, abitanti senzatetto e ribelli senza fortuna vivono come comunità di invisibili, adattandosi agli stenti della quotidianità e agli scarti della città. Un muro imponente separa due strati di società, chiudendo fisicamente e idealmente una fetta d’umanità disagiata in un angolo di vita nascosta.

Animati da sogni di vitalità e forza (desideri che Clara e Fritz vivono affievoliti dall’agio, nei toni leggeri del racconto di Alexandre Dumas), i ragazzi di periferia non aspettano regali scintillanti da “Babbo Natale” Drosselmeyer, ma riconoscono in questo vecchio e misterioso barbone un benefattore di quartiere. Il dono più atteso è un curioso pupazzo che diventa il simbolo dell’evasione perché rappresenta la figura di colui che ce l’ha fatta, superando le barriere della povertà per catapultarsi nelle meraviglie della città.

Mossa dall’esempio di questo Eroe–Principe moderno, anche Clara immagina la fuga in una dimensione piena d’incanti; obiettivo che la porterà a ritrovarsi, imprevedibilmente, donna adulta e coraggiosa. Clara e questo principe-fuggitivo tenteranno il grande salto oltre il muro affrontando i vigilanti dei rivoluzionari fermenti: la “Battaglia dei Topi” del tradizionale Schiaccianoci si trasformerà in uno scontro di strada il cui esito sarà la salvezza di Schiaccianoci e la fuga di Clara. Dall’altra parte del muro la giovane avventurosa scoprirà un nuovo mondo che ai suoi occhi si illuminerà dei colori dello stupore e della magia.

Il secondo atto riaggancia ambientazioni e personaggi della tradizione, in un viaggio tra le danze del mondo in compagnia di personaggi bizzarri: un incanto che cancellerà per un attimo gli incubi grigi di una vita nell’ombra. La magia non durerà tuttavia per sempre e sul finale Clara, pur tentando davvero la fuga da quel luogo, tornerà ad osservare il muro della sua prigionia con la consapevolezza di un’impossibile liberazione: dall’altra parte continueranno a vivere gli invisibili, estranei al suo nuovo mondo come pezzi mancanti di un’umanità irrisolta.

Sulle note di Čajkovskij Massimiliano Volpini porta in scena un’originale versione del classico natalizio e invita lo spettatore ad osservare la fiaba da una nuova prospettiva che, pur nella conservazione del binomio realtà/sogno, scopre i risvolti terreni di una società contemporanea multiforme. Attraverso la mente curiosa della giovane Clara, il pubblico stesso vivrà un viaggio d’evasione che lo condurrà da una scena di scatole, mattoni, crepe e graffiti, a un mondo magico, fuori dal tempo. Una riflessione lucida e poetica insieme, che consente di realizzare, nel rispetto del repertorio, un’edizione moderna, fresca e vitale, ricca di ulteriori spunti stilistici e drammaturgici.

Pur nella conservazione del binomio realtà/sogno, questo Schiaccianoci scopre i risvolti terreni e umani di una società contemporanea piena di contraddizioni. Una rilettura carica di emozioni positive, che ci fa assaporare una prospettiva di trasformazione continua, delle persone e delle cose.

Date del tour

www.ballettodiroma.com

 

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