A Milano

Focus Canada a MilanOltre con Louise Lecavalier, Martin Messier e Anne Thériault

Dal 07 . 10 . 2017 al 08 . 10 . 2017

Milano - Teatro Elfo Puccini, Corso Buenos Aires 33

MilanOltre danza il Canada con un ricco focus dal 7 al 14 ottobre 2017.

Apre Louise Lecavalier, icona internazionale che ha duettato con David Bowie ed ha rivoluzionato il linguaggio della danza contaminandolo con la cultura rock, con il teatro e il cinema. La coreografa canadese, già straordinaria interprete per La La La Human Steps, presenta in Sala Shakespeare al Teatro Elfo Puccini di Milano due lavori: Battleground, un duo ispirato al Cavaliere Inesistente di Calvino in scena sabato 7 ottobre 2017, ore 20.30, in prima nazionale; So Blue, coreografia che rappresenta la pura poetica Lecavalier, l’incarnazione del suo stile passionale, quasi rituale in programma domenica 8 ottobre 2017, ore 20.30.

In contemporanea il 7 e l’8 ottobre, alle ore 19, in sala Fassbinder, Martin Messier e Anne Thériault sono gli autori di Con Grazia che realizza sul palcoscenico quel primitivo e a volte inconscio desiderio di distruzione proprio degli esseri umani.

In Battleground, Louise Lecavalier, anche interprete del duetto con Robert Abubo porta in scena due personaggi di Italo Calvino, il cavaliere inesistente e il suo scudiero. Il palco è un ring da combattimento, un mondo sperimentale autosufficiente, dove si combattono mille battaglie, effimere o estreme. Avidi di avventure e disavventure, i due antieroi lasciano intravedere i loro ideali e disillusioni in una pazza, inclassificabile danza.

«Quando ho iniziato la creazione di questo lavoro – dice Lecavalier – un personaggio ha preso forma nelle mie improvvisazioni, infiltrandosi nel movimento e influenzandolo in una certa misura. Guardandolo muoversi, mi ha fatto pensare al protagonista de Il cavaliere inesistente di Italo Calvino, che mi aveva colpito per il suo essere allo stesso tempo filosofico e assurdo. Il personaggio è vuoto, e quindi, pieno di possibilità, un’armatura con niente dentro, solo una voce e uno spirito. Volevo svuotare il mio corpo da emozioni per essere in grado di muovermi come questa armatura-corpo e creare con semplicità un personaggio e ballare in un modo diverso. Il mio pezzo non si basa sulla storia del cavaliere; io sono affascinata da personaggi che, come lui, sono vuoti e pieni allo stesso tempo: Marilyn Monroe, il vagabondo di Charlie Chaplin, il Funambolo di Jean Genet, Orlando di Virginia Woolf, figure le cui battaglie personali sembrano quasi inutili, ingenue, o senza fine, ma che ci toccano perché ci portano a mettere in discussione l’essenza della nostra natura umana. Battleground continua l’esplorazione che ho iniziato nel mio ultimo lavoro, So Blue, che è una prima, spontanea, viscerale, danza umana animale. Questa volta, la mia ricerca sembra quasi più profonda, ma anche ingenua, come se stessi cercando di diventare altro da me stessa. Qui il movimento è quasi luce, spumeggiante e incisivo; il personaggio non ha bisogno di riposo. Scivola, trema, vibra, salta, attraversa lo spazio e si ferma in equilibrio. Lui è quasi imperturbabile».

«La comparsa di un altro eccentrico ingenuo personaggio, il suo Venerdì sempre presente nell’ombra, che è altrettanto strano come il cavaliere, mi ha permesso di continuare in forma di duetto in questo lavoro. – prosegue Louise Lecavalier – Questo raddoppiamento è il pretesto per una ricerca surreale fantasiosa, ma che mette in discussione il significato dell’esistenza. Mi piacciono le questioni filosofiche che Calvino pone attraverso il suo cavaliere, che non ha bisogno di esistere, di essere. In un primo momento, egli è privo di sentimento e vediamo solo la sua intransigenza rigida. Ma cambierà: forse sarà anche un po’ umanizzato. Con Battleground ho cercato un ballo più grafico, sia per l’assolo che per il duetto. Mentre il movimento è una continuazione della coreografia del mio pezzo precedente, i gesti sono meno febbrili e selvaggi, costruiti per la loro meccanica».

So Blue, interpretato da Louise Lecavalier e Frédéric Tavernini è uno spettacolo che sublima nell’astrattismo puro, a volte sfociando nell’improvvisazione.

«Volevo permettere al corpo di dire tutto quello che vuole dire – afferma Louise Lecavalier – sorprendendo, rivelando senza alcuna censura, affinché in questa profusione di movimenti spontanei emergesse qualcosa di vero e al di fuori del nostro controllo, qualcosa che espone alcuni degli stati di confusione, di eccessi e di contraddizioni di cui siamo fatti – sia l’oscurità che ci abita e l’insopportabile leggerezza dell’essere e dell’anima. Velocità, lentezza, astrazione, teatralità: tutti sono mezzi validi per esprimere, rappresentare ed incarnare – in modo semplice, complesso, strano e talvolta anche spettacolare – il corpo nobile, purosangue, il corpo animale, il corpo eccessivo,  sempre misterioso, il corpo perpetuamente in cerca, vivo, incerto e nervoso con e senza vincoli, il corpo che assume rischi e addirittura li inventa come costantemente perseguitato per superare se stesso, il corpo, l’oggetto del gioco e della sfida, da solo  e poi in coppia, un oggetto conosciuto e sconosciuto di rappresentazione, il corpo in trance e trascinato, azzurro blu, mutando nel corpo di respiro, energia e luce, il corpo che non abbiamo più bisogno di decodificare. In definitiva, traccia il proprio percorso, lotte, rinuncia, rimbalza e sfuma nello spazio».

Con Grazia di Martin Messier e Anne Thériault è un lavoro dedicato alla demolizione di oggetti. Spiegano gli autori: «L’idea di fondo di questa performance è lavorare con oggetti che verranno distrutti durante la performance stessa a partire dai suoni, interagire con la fisicità del colpire oggetti e distruggerli ma poi, l’idea è stata resa in modo più poetico. Ci sono una serie di immagini fatte solo con le luci stroboscopiche; alcuni oggetti sono illuminati in un modo da suggerire l’interazione dell’umano con oggetti senza necessariamente sempre colpire o distruggere; ci sono robot che rallentano la prospettiva visiva degli esseri umani che colpiscono gli oggetti. Lo spettacolo è suddiviso in cinque sezioni su vari temi come questo. Volevamo esplorare quel momento del tutto irrazionale in cui vogliamo essere davvero violenti. A volte il sentimento dura pochi secondi, non molto tempo. Ma il risultato finale dello spettacolo non è esattamente questo, ma fa riferimento a questa idea. Non siamo due persone veramente violente che rompono tutto sul palco. Abbiamo scelto qualcosa di più morbido, un’energia più saggia. A un sacco di gente piacerebbe lasciarsi andare così, ma non permettiamo a noi stessi di farlo e decidiamo di tenercelo dentro. Lo spettacolo parla del nostro rapporto con gli oggetti, con la violenza, con i nostri sentimenti e, non ignora l’eccessivo consumismo, gli oggetti e i prodotti che ci circondano: viviamo in un mondo eccessivamente materiale».

www.milanoltre.org

Foto: 1. Louise Lecavalier, ph Andre Cornellier; 2.-4. Louise Lecavalier e Robert Abubo Mille Batailles – Battleground Louise Lecavalier ph. André Cornellier ; 5.-8. Louise Lecavalier e Frédéric Tavernini So Blue di Louise Lecavalier, ph. André Cornellier; 9.-12. Louise Lecavalier e Frédéric Tavernini So Blue di Louise Lecavalier, ph. Carl Lessard; 13.-.16. Lieux 14, Con Grazia di Martin Messier e Anne Thériault, ph. Martin Messier.

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