Mostra

Incantesimi. I costumi del Teatro alla Scala dagli anni Trenta a oggi. Nel Palazzo Reale di Milano una mostra curata da Vittoria Crespi Morbio

In occasione dei 40 anni dell’Associazione Amici della Scala è allestita dal 10 ottobre 2017 al 4 febbraio 2018 la mostra Incantesimi. I costumi del Teatro alla Scala dagli anni Trenta a oggi. Curata da Vittoria Crespi Morbio, la mostra propone a Milano, nelle sale degli Arazzi di Palazzo Reale, 24 costumi realizzati dalle firme più celebri nella storia del teatro. Tra i costumi anche quelli indossati da Maria Callas, Renata Tebaldi, Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Boris Christoff. L’ingresso è gratuito.

Dal 10 . 10 . 2017 al 04 . 02 . 2018

Milano - Palazzo Reale, sale degli Arazzi

Promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e dall’Associazione Amici della Scala con la collaborazione del Teatro alla Scala, la mostra Incantesimi. I costumi del Teatro alla Scala dagli anni Trenta a oggi, è curata da Vittoria Crespi Morbio, storica della scenografia teatrale ed esperta dei rapporti tra arti figurative e teatro musicale. Resterà aperta al pubblico dal 10 ottobre 2017 al 4 febbraio 2018 con ingresso gratuito.

Ventiquattro straordinari costumi, sono esposti nelle sale degli Arazzi di Palazzo Reale. I costumi, custoditi nei magazzini del Teatro alla Scala, sono stati selezionati tra i numerosissimi abiti di scena e restaurati in occasione dell’esposizione.

La mostra è nata per celebrare i quarant’anni di attività dell’Associazione Amici della Scala e si inquadra nelle attività e l’impegno dell’Associazione mirati a valorizzare il patrimonio storico scaligero.

I costumi esposti sono realizzati dalle firme più celebri nella storia del teatro. Caramba, mago della Scala negli anni di Toscanini; Franco Zeffirelli, uomo di spettacolo tout court; Anna Anni, attenta e poetica indagatrice delle epoche storiche; i premi Oscar Piero Tosi, Gabriella Pescucci e Franca Squarciapino; Pier Luigi Pizzi, artefice di fasti barocchi; Gianni Versace, con le sue creazioni per Robert Wilson, sono solo alcuni dei nomi che in teatro hanno goduto della libertà di osare, sperimentando forme e materie nuove che solo la realtà immaginifica del palcoscenico rende possibili.

Si celebrano così la storia e l’identità del Teatro alla Scala, dagli anni Trenta del secolo scorso fino ai nostri giorni. Ogni costume rimanda alla creazione di storici spettacoli per la regia di Luchino Visconti, Giorgio Strehler, Luca Ronconi, Robert Wilson, Robert Carsen e molti altri. Ad indossarli, divi quali Maria Callas, Renata Tebaldi, Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Boris Christoff.

L’esposizione è una finestra sulla storia del costume che intende mostrare l’evoluzione del gusto e dello stile, l’inventiva di abbinamenti, tagli e tessuti attraverso la creatività dei più grandi costumisti e il lavoro delle maestranze scaligere. È nei laboratori della sartoria della Scala che sono stati prodotti, nel corso degli anni, abiti di scena unici nella storia dello spettacolo.

La mostra prevede quattro sezioni tematiche:

Anni Trenta, Cinquanta e Sessanta
La tradizione: i Benois, Lila De Nobili, Franco Zeffirelli, Piero Tosi.
Dive a confronto: Maria Callas e Renata Tebaldi.

Anni Sessanta, Settanta e Ottanta
Il costume storico. La ricerca.
La danza: Rudolf Nureyev e Carla Fracci.

Anni Ottanta
Gli stilisti.
I costumisti di Giorgio Strehler e Luca Ronconi.

Dagli anni Novanta sino ai nostri giorni
Gli abiti per Liliana Cavani, Robert Wilson e Robert Carsen.
Il balletto.

L’allestimento, firmato da Anusc Castiglioni e Massimo Zanelli, evoca un palcoscenico di teatro che si estende per quattro sale, con la sfilata dei costumi illuminati come se abitassero la scena. Sullo sfondo le immagini dei grandi interpreti, in un gioco raffinato di proiezioni.

Il progetto multimediale di Luca Scarzella (Studio Vertov), intende raccontare i costumi non solo attraverso la loro presenza fisica, ma ritrovando gli interpreti che li hanno indossati. Video, audio e luci fanno rivivere l’emozione di lontane serate leggendarie. La sincronizzazione creata per il percorso espositivo mira a incentrare l’attenzione su ogni singolo capo, raccontandone una breve storia.

Segnaliamo che in concomitanza con la mostra, gli Amici della Scala pubblicano un libro di grande formato. Il volume accoglie un ampio apparato iconografico con i reperti d’epoca, i bozzetti, i figurini, le immagini fuori e dentro il palcoscenico, i ritratti degli interpreti, le fotografie dei costumi esposti: un ventaglio spettacolare su mezzo secolo di storia del costume.

www.palazzorealemilano.it

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