La recensione

Premio Capri Danza International 2017: il racconto di una notte di stelle.

Si è svolto dal 24 al 26 agosto 2017 il Premio Capri Danza International diretto da Luigi Ferrone: tre giorni di spettacoli alla Certosa di San Giacomo di Capri e la consegna dei riconoscimenti ai protagonisti della danza internazionale. Premio alla carriera a Noëlla Pontois, anche madrina di questa 5° edizione. Premiati al valore, il 25 agosto, Petra Conti, Eris Nezha, Alice Firenze, Mihail Sosnovschi, Orazio Di Bella, Hektor Budlla, Noemi Arcangeli, Francesco Mariottini, Alessandra Tognoloni e i cinque giovani talenti Sara Gison, Emanuele Ferrentino, Mattia Tortora, Gabriele Esposito e Francesco Annarumma. Premio alla Carriera a Stéphane Fournial, direttore della Scuola di Ballo del Teatro San Carlo e al coreografo Davide Bombana, al giornalismo a Francesca Bernabini (Danzaeffebi) e alla fotografia a Maurizio De Nisi. Il 26 agosto, in scena Don Chisciotte Suite (rielaborazione coreografica di Corona Paone) con Petra Conti e Eris Nezha. Nell’articolo, il racconto di due notti di danza con i grandi protagonisti di oggi e le promesse di domani.

Capri è un palcoscenico naturale: sulle note del mare, apre il sipario roccioso ad una platea di colori e dalla cima dei faraglioni il sole la illumina cercando i protagonisti di un grande balletto. Non poteva che essere vincente l’idea di ospitare qui una serata di danza, appuntamento centrale di una manifestazione lunga tre giorni e aperta gratuitamente al pubblico nella rovente estate 2017.

Stelle sotto le stelle dunque per la V edizione del Premio Capri Danza International, che ha animato le notti capresi dal 24 al 26 agosto, nella suggestiva Certosa di San Giacomo, con la puntuale direzione artistica di Luigi Ferrone (e il supporto di MiBACT, Regione Campania e Comune di Capri). Dopo la prima serata dedicata ai premi alla carriera per l’Arte della lirica al maestro e regista Riccardo Canessa e al direttore musicale Filippo Zigante, il palcoscenico della Certosa ha accolto, venerdì 25 agosto, la cerimonia di premiazione dei protagonisti della danza: da chi ha segnato la storia del balletto portandolo alla perfezione tecnica di oggi a chi ne ha raccolto l’eredità rinvigorendo lo spirito di un’arte immortale.

Madrina e ospite d’eccezione, Noëlla Pontois, storica étoile dell’Opéra de Paris, partner di alcuni dei più importanti ballerini del Novecento e musa dei maggiori coreografi internazionali, nonché interprete ideale e simbolo del balletto francese nel mondo. In apertura di serata (presentata dalla brava Veronica Maya), Madame Pontois ha ricevuto il Premio alla Carriera dal sindaco di Capri Gianni De Martino: con l’intatto carisma che l’ha resa celebre, l’étoile ha ricordato gli anni d’oro della sua carriera e ribadito l’attenzione nei confronti delle nuove generazioni di ballerini (impegno già onorato, del resto, durante la lunga carriera di Professore all’École de l’Opéra National de Paris).

Ad aprire il Gala dei premiati, Francesco Mariottini e Alessandra Tognoloni da Les Ballets de Monte-Carlo, in un pas de deux da Cendrillon di Jean-Christophe Maillot. Mariottini è principe di naturale bellezza, che ad un ruolo a lui congeniale affianca un’inedita e coinvolgente intensità interpretativa; porteur attento, il ballerino esplode di energia scenica, maturo nella tecnica ed ammaliante in ogni minimo passaggio del duetto d’amore. Una piacevole sorpresa che rivela il percorso esemplare del danzatore marchigiano: già popolare per la fortunata partecipazione al talent show televisivo Amici, Mariottini ha costruito con cura la propria carriera, inseguendo obiettivi artistici di qualità e intraprendendo nuove avventure professionali (ricordiamo le esperienze in Aterballetto, Stuttgart Ballet, MM Company ed Emox Balletto); una tenacia premiata dall’evidente maturazione artistica e dal successo che lo ha raggiunto anche a Monte-Carlo, dove dal 2016 danza i maggiori titoli del repertorio.

Con lui Alessandra Tognoloni, originaria di Gubbio e per molti anni professionista dello Stuttgart Ballet prima di entrare a far parte stabilmente, nel 2013, dei Ballets de Monte-Carlo. Longilinea e scattante, Tognoloni è padrona di un movimento in cui domina il contrasto: le curve dei suoi piedi dorati incrociano le linee di braccia e gambe armoniose, che la sollevano tra voli leggeri e vortici di passione. Un pas de deux, quello con Francesco Mariottini, fatto di incontri e di fughe, timide carezze e abbracci desiderati: un’ottima interpretazione che ha aperto in dolcezza la serata di premiazione.

Esibizione mozzafiato per Hektor Budlla e Noemi Arcangeli, punte di diamante della compagnia Aterballetto di cui hanno danzato negli anni le maggiori produzioni, passando dalla direzione di Mauro Bigonzetti a quella di Cristina Bozzolini e oggi alle soglie della prima stagione guidata da Pompea Santoro. La coppia ha danzato a Capri la coreografia Hybrid del ballerino e coreografo Aterballetto Philippe Kratz: Hektor Budlla e Noemi Arcangeli ipnotizzano il pubblico con corpi plastici e flessuosi in un duetto di sensualità e disequilibrio, intrecci e slittamenti, uno scambio ininterrotto di contatti e pesi in perfetto equilibrio tra forze centrifughe e implosioni, dominio del suolo e nuovi slanci. Ballerino esperto, Budlla ha un formidabile controllo del suo corpo possente e gestisce con disinvoltura curve e scatti, movimenti spezzati e dinamiche continue, rivelando tra le altre cose un’abilità ritmico-musicale fuori dal comune. Dotata di perfette linee accademiche, Noemi Arcangeli travolge per puntualità tecnica ed esplosivo vigore scenico, ancor più sorprendete nel contrasto con la figura dagli esili contorni.

Attimi di lirismo e seduzione nel pas de deux da L’Altro Casanova di Gianluca Schiavoni con protagonisti Petra Conti ed Eris Nezha, già primi ballerini del Teatro alla Scala di Milano e negli ultimi quattro anni principals del Boston Ballet: coppia affiatata su una scena condivisa sin dai tempi milanesi, i due ballerini traducono in danza la profondità di un legame che li unisce anche nella vita. Il corpo sottile e sinuoso di Petra si abbandona tra le braccia forti di Eris, un attimo prima di tornare dominatrice di un palcoscenico infuocato che esalta i tratti del suo cinematografico volto. Porteur abilissimo, Nezha anticipa le mosse della compagna per contrastarne le fughe e le ritrosie, in un accattivante gioco di contatti e distanze, attrazione e rifiuto, tenerezza ed eros.

Premiati al valore, Alice Firenze e Mihail Sosnovschi, solisti del Wiener Staatsballett diretto da Manuel Legris, in scena alla Certosa di San Giacomo con il pas de deux With a Chance of Rain del coreografo inglese Liam Scarlett: sulle note severe di Sergej Rachmaninov, un incontro di sguardi tra sfioramenti maliziosi e ingannevoli contatti; un duetto tecnicamente impegnativo condotto con sicurezza da Alice Firenze (genovese, dal 2005 nel corpo di ballo dell’Opera di Vienna, dove è stata promossa solista nel 2013), ballerina di magnetica avvenenza che associa alla seducente figura la salda presa di gambe e piedi d’acciaio. Con lei l’elegante Mihail Sosnovschi (originario di Chișinău in Moldavia e ballerino dell’Opera di Vienna dal 2001), partner minuzioso e interprete tecnicamente impeccabile. La coppia sorprende per vitalità e precisione, frutto di un’accurata formazione ma probabilmente anche dell’ampia esperienza acquisita nelle intense stagioni del teatro viennese (a noi oggi particolarmente caro per la presenza di talenti e certezze italiane come Davide Dato, Francesco Costa e le giovani Elena Bottaro, Adele Fiocchi e Sveva Gargiulo da poco nominate Halbsolistinnen). Danzatrice dal volto vivace e interprete versatile, non fatichiamo ad immaginare Alice Firenze in grandi ruoli femminili di temperamento, come Carmen (danzato recentemente in Italia nella versione di Amedeo Amodio per Daniele Cipriani Entertainment) o Kitri, ma attendiamo con altrettanto interesse di ammirarla (magari proprio nei nostri teatri) anche in nuove produzioni in stile neoclassico e contemporaneo.

Tra i premiati al valore, Orazio Di Bella, danzatore di origine catanese con formazione inglese all’Elmhurst Ballet School (associata al Birmingham Royal Ballet), già solista dello Slovak National Theatre e dal 2015 solista dello Staatsoper Hannover. In un assolo del coreografo e direttore Jörg Mannes, Di Bella gestisce con agilità repentini cambi di ritmo e direzione conservando destrezza tecnica e intensità interpretativa; atletico e musicale, passa con naturalezza da tour puntuali a consapevoli disequilibri e cadute al suolo, dominando il palcoscenico con movimento fluido e gesto sicuro.

Premio alla Carriera 2017 a Davide Bombana, coreografo per alcune delle più importanti compagnie del mondo come Opéra de Paris, Teatro alla Scala di Milano, National Ballet of Canada, Bayerisches Staatsballett, assente alla cerimonia di premiazione, ma omaggiato in un video con gli estratti dalle creazioni di maggior successo della sua lunga carriera. Premio alla Carriera anche a Stéphane Fournial, dal 2015 direttore della Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli: nel suo ringraziamento, la conferma dell’impegno nella formazione professionale delle nuove generazioni del teatro napoletano attraverso l’ulteriore approfondimento (già avviato nei primi due anni di direzione) della tecnica accademica, imprescindibile fondamento della qualità di un corpo di ballo.

Premio al giornalismo per l’arte della danza a Francesca Bernabini, che alla consegna del riconoscimento ha raccontato al pubblico della Certosa di Capri la nascita del sito d’informazione Danzaeffebi e lo sviluppo del suo progetto di diffusione della cultura della danza attraverso gli strumenti del web: tra gli obiettivi, quello di raccontare quest’arte in tutte le sue forme ed evoluzioni, valorizzando i protagonisti di oggi, ricordando le eccellenze di ieri e supportando i talenti di domani. Premio Capri Danza 2017 per la fotografia a Maurizio De Nisi, artista napoletano dell’immagine, che nel suo ringraziamento ha ricordato gli anni di collaborazione al Teatro San Carlo con Luciano Romano, al cui stimolo deve l’avvicinamento al mondo della danza e del balletto: un incontro ‘casuale’ con un’arte che è poi diventata la più grande ispirazione del suo lavoro fotografico e che ha dato vita a scatti meravigliosi nei maggiori teatri italiani (Maurizio De Nisi è inoltre l’autore delle belle immagini del Premio Capri International che abbiamo il piacere di pubblicare nella Gallery di questo articolo).

Troviamo ammirevole la scelta di premiare anche cinque talenti emergenti, non solo come stimolo per i giovani ballerini italiani ad eguagliare le brillanti carriere dei protagonisti della serata, ma anche a riprova dell’eccellenza dei nostri centri di formazione. Premiati due neodiplomati della Scuola di Ballo del San Carlo di Napoli, Sara Gison, fisicamente predisposta ai ruoli classici e dotata di accattivante verve scenica, ed Emanuele Ferrentino, che pur tra qualche incertezza ha portato a termine una variazione tecnicamente impegnativa rivelando un talento in erba che ci auguriamo di veder fiorire con l’esperienza di palcoscenico; poi ancora, il neodiplomato della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala Mattia Tortora, diciottenne di origine napoletana nella cui intraprendenza scenica vediamo i margini di una maturazione artistica in diversi stili; Gabriele Esposito, reso popolare dalla trasmissione Amici (vinta nel 2016), in scena a Capri in una creazione tagliata sulle sue abilità atletiche e sulla raffinata sensibilità ritmica; infine, Francesco Annarumma, napoletano con formazione internazionale tra Scala di Milano, English Ballet School e Académie Princesse Grace di Monte-Carlo e dal 2011 nel Staatstheater am Gärtnerplatz (Monaco di Baviera), già certezza italiana nel mondo e protagonista a Capri di un intenso assolo.

Anche l’ultima serata del Premio Capri, il 26 agosto, ha riservato al pubblico momenti di spettacolo grazie all’entusiasmante esibizione di Hektor Buddla e Noemi Arcangeli (nuovamente in Hybrid di Philippe Kratz) e alla messa in scena di Don Chisciotte Suite, rielaborazione coreografica dell’originale di Marius Petipa a cura di Corona Paone (già étoile del Teatro San Carlo di Napoli); in scena, nei ruoli principali di Kitri e Basilio, Petra Conti ed Eris Nezha, protagonisti di una nuova coinvolgente performance. Nel grand pas de deux, la coppia affronta i virtuosismi tecnici con la classe e la sicurezza acquisite nei più grandi teatri del mondo, superando con sapienza i piccoli imprevisti del palcoscenico all’aperto e regalando al pubblico una travolgente interpretazione del più vivace dei balletti classici. Nella variazione e nella coda, Nezha infiamma la platea con salti dal superbo ballon, tour en l’air e pirouettes à la seconde, mentre Conti disegna elegantemente nell’aria con punte arcuate e lirici port de bras. Entrambi si donano con generosità al pubblico confermando l’individuale carisma e l’affiatamento di coppia.

Con loro, i giovani danzatori della Crown Ballet Company diretta da Luigi Ferrone e Corona Paone, alla cui operazione riconosciamo il merito di offrire a dei giovanissimi la possibilità di fare esperienza di palcoscenico cimentandosi in impegnativi estratti dal repertorio classico, di esibirsi di fronte al pubblico e agli ospiti del Premio Capri (la stessa Madrina Noëlla Pointois ha assistito all’intero spettacolo) e di condividere la scena con una coppia di stelle internazionali. Dal pubblico, calorosi applausi per la freschezza interpretativa dell’intero corpo di ballo, di cui nominiamo tutti i componenti con l’augurio di ritrovarli in futuro tra i protagonisti delle stagioni di balletto in Italia e nel mondo: Simona Mirarchi, Emanuele Torre, Sara Gison, Rossella Gallo, Giusy Battista, Rosaria Avolio, Benedetta Comandini, Pia Tafuri, Eleonora Del Piano, Andrea De Felice, Giovanni Traetto, Mattia Tortora, Giuseppe Aquila.

Da parte nostra, un sentito ringraziamento al Premio Capri International, non solo per il riconoscimento a Danzaeffebi, ma per l’ideazione di un evento di danza che è ormai un appuntamento fisso dell’estate caprese, un luogo di incontro per appassionati ed esperti del settore, nonché un’occasione per vedere in scena alcuni dei nostri maggiori professionisti nel mondo accanto alle giovani promesse del futuro. Una manifestazione aperta a tutti che, ne siamo certi, continuerà a crescere di anno in anno.

Lula Abicca 

05/09/2017

Il video della serata del Premio è disponibile cliccando QUI. Il video di Don Chisciotte Suite è disponibile cliccando QUI

Foto del Premio Capri Danza International 2017: 2. Luigi Ferrone, il sindaco di Capri Gianni De Martino Noëlla Pontois e Veronica Maya; 3.-6. Noëlla Pontois, riceve il Premio alla Carriera dal sindaco di Capri Gianni De Martino; 7.- 13. Francesco Mariottini e Alessandra Tognoloni, Cendrillon di Jean-Christophe Maillot; 14.-20. Hektor Budlla e Noemi Arcangeli, Hybrid di Philippe Kratz; 21.-28. Petra Conti e Eris Nezha, L’Altro Casanova di Gianluca Schiavoni; 29.-34. Alice Firenze e Mihail Sosnovschi,  With a Chance of Rain di Liam Scarlett; 35.-40. Orazio Di Bella; 41.-42. Stéphane Fournial; 43.-46. Francesca Bernabini; 47.-48. Maurizio De Nisi; 49.-52. Sara Gison; 53.-55. Emanuele Ferrentino; 56.-58. Mattia Tortora; 59.-62. Gabriele Esposito; 63.-67. Francesco Annarumma; 68.-69. Saluti finali; 70.-75. Petra Conti e Eris Nezha, prove Don Chisciotte Suite, rielaborazione di Corona Paone e Luigi Ferrone da Marius Petipa, Crown Ballet Company; 76.-88. Petra Conti e Eris Nezha, Don Chisciotte Suite, rielaborazione di Corona Paone e Luigi Ferrone da Marius Petipa, Crown Ballet Company. Servizio fotografico di Maurizio De Nisi.

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