A Milano

Teatro alla Scala. La Dame aux camélias di John Neumeier con Svetlana Zakharova e Roberto Bolle apre la stagione danza

Svetlana Zakharova e Roberto Bolle per la prima volta insieme ne La Dame aux camélias di John Neumeier aprono il 17 dicembre 2017 la stagione di balletto 2017-2018 al Teatro alla Scala. Nei ruoli principali anche Emanuela Montanari e Claudio Coviello, Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, e i guest Anna Laudere e Edvin Revazov. Questo balletto capolavoro, che ben esemplifica la concezione di balletto drammatico di Neumeier, è in scena fino al 13 gennaio 2018 con il Corpo di ballo del Teatro alla Scala diretto da Frédéric Olivieri.

Dal 15 . 12 . 2017 al 13 . 01 . 2018

Milano - Teatro alla Scala

La Stagione di balletto 2017-2018 del Corpo di ballo del Teatro alla Scala diretto da Frédéric Olivieri, si apre con una delle pietre miliari del lavoro coreografico di John Neumeier, La Dame aux camélias, un balletto che ben esemplifica la predilezione del coreografo per i balletti narrativi a serata e della sua concezione di balletto drammatico contemporaneo.

Questo gioiello della coreografia contemporanea è in scena dal 17 dicembre 2017 al 13 gennaio 2018 con un’anteprima dedicata ai giovani il 15 dicembre 2017.

Protagonisti negli intensi ruoli principali di Marguerite Gautier e Armand Duval, per la prima volta insieme in questo balletto apriranno le recite il 17 dicembre 2017 (e replicheranno il 20 sera, il 10 e il 13 gennaio 2018), le étoile, Svetlana Zakharova, mai prima d’ora alla Scala in questo ruolo, e Roberto Bolle. Ma grandi novità e importanti debutti anche nelle repliche: Emanuela Montanari torna in scena come Marguerite  accanto a Claudio Coviello, in debutto nel ruolo di Armand (il 20 pomeriggio, il 29, la sera del 30 dicembre e il 4 gennaio). Debutto assoluto anche per Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, in scena il 23 dicembre (ore 14), il 30 pomeriggio e il 3 gennaio. Il Corpo di Ballo saluterà il nuovo anno nella recita del 31 dicembre, che vedrà in scena, per la prima volta alla Scala, i guest Anna Laudere e Edvin Revazov, entrambi principal del Balletto di Amburgo.

Accanto a loro, in scena i primi ballerini, i solisti e gli artisti del corpo di ballo scaligero nei molti importanti ruoli del balletto, con significativi ritorni e altrettanti debutti: Nicoletta Manni (Manon, in alternanza con Virna Toppi), Mick Zeni (nel ruolo di Monsieur Duval, in alternanza con Alessandro Grillo e Riccardo Massimi), Alessandro Grillo (Il Duca, in alternanza con Riccardo Massimi e Marco Agostino), Antonino Sutera (Il Conte N, in alternanza con Christian Fagetti e Walter Madau), Virna Toppi (Prudence, in alternanza con Antonella Albano e Martina Arduino; Marco Agostino (nel ruolo di Des Grieux, in alternanza con Nicola Del Freo), Gioacchino Starace (Gaston Rieux, in alternanza con  Antonino Sutera e Christian Fagetti), Caterina Bianchi, (Olympia, poi interpretata da Agnese Di Clemente e Vanessa Vestita),   Monica VagliettiCatherine Beresford nel ruolo di Nanine.

Il balletto in tre atti, con le musiche di Chopin, si apre col prologo ambientato nell’appartamento di  Marguerite Gautier Lei è morta e il contenuto del suo lussuoso appartamento sta per essere messo all’asta. Entrano visitatori curiosi, acquirenti, conoscenti e amici della defunta, fra i quali il vecchio Monsieur Duval, per esaminare gli arredi. Un giovane – Armand Duval – irrompe disperato nella stanza e perde i sensi. Duval riconosce suo figlio e amorevolmente lo sostiene. Sopraffatto dai ricordi, Armand comincia a raccontare la sua storia.

I due innamorati si incontrano al Théâtre des Varietés in occasione del balletto Manon Lescaut, che ha molte analogie con la loro storia. Si trasferiscono quindi in campagna, ma il padre di Armand, all’insaputa del figlio, si reca da Marguerite chiedendole di interrompere la relazione, dal momento che l’altra figlia sta per sposarsi.

Marguerite si sacrifica e torna alla vita mondana lasciando una lettera di addio ad Armand, che la umilia corteggiando un’altra donna. In seguito i due amanti si riappacificano, ma assalita da una visione notturna della storia di Manon, Marguerite all’alba lascia Armand e tiene fede alla promessa data. Armand la umilia nuovamente: lei, ormai malata di tisi, muore. Terminato il racconto di Armand, giunge la dama di compagnia di Marguerite che consegna un diario appartenuto alla donna: Armand scopre così di essere stato lasciato per amore e viene a conoscenza della malattia di Marguerite.

La Dame aux camélias è stato creato da John Neumeier per il Balletto di Stoccarda nel 1978 per l’étoile Marcia Haydée, allora anche direttrice della compagnia ed è successivamente entrato nel repertorio del Balletto di Amburgo che Neumeier dirige dal 1973.

Le recite scaligere vogliono celebrare due importanti ricorrenze: quarant’anni dalla creazione per il Balletto di Stoccarda e per Marcia Haydée, alla quale è dedicato, e 170 anni dalla pubblicazione del romanzo La Dame aux camélia di Alexandre Dumas figlio scritto di getto nel 1848, pochi mesi dopo la morte di Marie Duplessis, la cui vicenda ha ispirato la Violetta verdiana della Traviata.

Il balletto di Neumeier si ispira al romanzo e non alla commedia rielaborata dallo stesso autore ed è costruito sulle note struggenti di Chopin con una intensa e raffinata scrittura coreografica, un apparato scenico splendido e accurato, quasi “viscontiano”, e un vocabolario neoclassico. Neumeier, uno dei maggiori coreografi viventi, innovatore e rivitalizzatore del genere del balletto drammatico, distintosi nella sua inesauribile vena creativa per l’acume delle sue intuizioni teatrali, la sensibilità nel tratteggio psicologico e la rielaborazione della struttura drammaturgica, conduce al climax drammatico della vicenda attraverso meravigliosi passi a due, grandi scene di balli e importanti momenti per i solisti.

Di seguito un video in cui Neumeier spiega il balletto. Nel video anche Roberto Bolle e Alessandra Ferri in sala prove e in scena al loro debutto nel 2007.

 

Sul podio, per la prima volta con il Balletto della Scala, Theodor Guschlbauer, direttore esperto del repertorio francese che ha diretto per oltre un decennio la Filarmonica di Strasburgo. Al pianoforte Roberto Cominati. Scene e costumi sono di Jürgen Rose.

Lo spettacolo è in scena il 15 dicembre 2017 (Anteprima dedicata ai Giovani), il 17, 20 (2 spettacoli), 23, 29, 30 (2 spettacoli), 31 dicembre 2017 e il 3, 4, 10, 13 gennaio 2018.

Segnaliamo che il 15 dicembre 2017, alle ore 18.00, nel Foyer Arturo Toscanini, per il ciclo Prima delle Prime Balletto, organizzato dall’Associazione Amici della Scala, si terrà l’incontro Neumeier, Marguerite e la poetica della nostalgia condotto da Silvia Poletti. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

www.teatroallascala.org

 

Ha scritto John Neumeier a proposito de La Dame aux camélias:

La storia del balletto La Dama delle camelie ha inizio di fatto il giorno del funerale di John Cranko, nel 1973. Fu allora che promisi a Marcia Haydée di dare aiuto a lei e al Balletto di Stoccarda, per quanto mi sarebbe stato possibile.

Quando pochi anni dopo fu nominata direttrice di quella Compagnia, mi pregò subito di creare regolarmente per loro, chiedendomi in particolare un balletto a serata. Durante un pranzo con Marcia Haydée, nel guardarla mi balenò l’idea di creare per lei La Dama delle camelie dal romanzo di Alexandre Dumas figlio, che già da molti anni mi affascinava.

Il soggetto era dunque scelto; non sapevo ancora, però, quale musica utilizzare. La mia prima idea fu di far rielaborare l’opera di Verdi: un progetto che presto abbandonai. In seguito trovai persino la partitura per un balletto a serata sullo stesso soggetto, del compositore francese Henry Sauguet: anche quella musica, tuttavia, a un più attento esame non mi parve adeguata.

La data di inizio delle prove si faceva sempre più imminente. Per caso, ancora in occasione di un pranzo, incontrai il direttore d’orchestra Gerhard Markson, e disperato gli chiesi: “Quale musica sceglierebbe per un balletto tratto dalla Dama delle camelie di Dumas?”. Dopo aver riflettuto alcuni minuti rispose: “Chopin o Berlioz, o entrambi”. L’idea di Chopin mi entusiasmò, poiché amo molto questo compositore ma non avevo mai creato coreografie sulla sua musica. Chiesi a Markson di prepararmi una raccolta di brani adatti al balletto. Nell’arco di poche settimane prese forma il corpo musicale, così com’è ora.

A differenza del dramma di Dumas o dell’opera di Verdi, integrai il mio balletto con i personaggi di Manon Lescaut e Des Grieux. L’idea mi fu ispirata dal racconto di Dumas, in cui Marguerite riceve in regalo da Armand il romanzo Manon Lescaut. Dopo la morte di Marguerite, messi all’asta i suoi beni, il libro viene acquistato dal futuro autore della Dama delle camelie. Rientrato a Parigi, Armand cerca di tornarne in possesso a ogni costo.  Ecco dunque non solo il motivo dell’incontro tra Armand e l’autore, ma anche l’occasione per Armand di raccontare la sua storia con Marguerite.

Tutti i personaggi di rilievo nella Dama delle camelie prendono posizione nei confronti di Manon. Il padre di Armand durante una discussione afferma: “Chi ama una Manon corre il rischio di diventare un De Grieux”. E Marguerite pensa: “Chi ama una donna, non la può trattare come Manon”. Ho dunque usato Manon e De Grieux come una sorta di specchi per Marguerite e Armand. I loro pensieri, i loro dubbi, le loro idee sul futuro, le loro fantasie si fanno visibili, sono riflesse nell’altra coppia. Nel mio balletto, del resto, Marguerite e Armand si conoscono a teatro durante una rappresentazione di Manon Lescaut: un dramma nel dramma. E alla fine, quando Marguerite tenta ancora una volta, con le sue ultime forze, di afferrare la vita, torna in teatro e assiste all’ultimo atto di Manon. L’abbandono e la solitudine dei due amanti, Manon e De Grieux, l’accompagnano verso casa e verso la morte. Il balletto si chiude con un “pas de trois” in cui ella si identifica con i due innamorati a tal punto che non sa più distinguere Armand da De Grieux, Marguerite da Manon.

Foto: 1. Roberto Bolle, La Dame aux camélias di John Neumeier, ph. M.Brescia Teatro alla Scala; 2.-4. Svetlana Zakharova ne La Dame aux camélias di John Neumeier, ph. Damir Yusupov; 5. Anna Laudere e Edvin Revazov, ne La Dame aux camélias di John Neumeier; 6.-8. La Dame aux camélias di John Neumeier , ph. Marco Brescia, Teatro alla Scala; 9.-12. Emanuela Montanari e Claudio Coviello, prove La Dame aux camélias di John Neumeier, ph. Brescia Amisano, Teatro alla Scala; 13.-15. Nicoletta Manni e Timofej Adrijashenko, prove La Dame aux camélias di John Neumeier, ph. Brescia Amisano, Teatro alla Scala; 16. Mick Zeni, prove La Dame aux camélias di John Neumeier, ph. Brescia Amisano, Teatro alla Scala; 17. Marco Agostino e Caterina Bianchi, prove La Dame aux camélias di John Neumeier, ph. Brescia Amisano, Teatro alla Scala; 18. Virna Toppi e Nicola Del Freo, prove La Dame aux camélias di John Neumeier, ph. Brescia Amisano, Teatro alla Scala; 19. John Neumeier, ph. Kiran West.

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