Eleonora Abbagnato debutta nella Carmen di Amedeo Amodio
Dal 19 . 03 . 2014 al 25 . 03 . 2014
Palermo - Teatro Massimo
La danza torna in scena al Teatro Massimo di Palermo dal 19 al 25 marzo con Carmen nella versione coreografica di Amedeo Amodio costruita sulle musiche dell’opera di Georges Bizet e con un adattamento e interventi musicali originali di Giuseppe Calì.
Protagonista l’étoile palermitana dell’Opéra de Paris Eleonora Abbagnato (19, 20, 21 e 23 marzo) che debutta nel ruolo con al suo fianco Nicolas Le Riche (Don José) étoile internazionale sempre dall’Opéra de Paris. Accanto a loro Alexandre Grasse dell’Opéra di Parigi nel ruolo di Escamillo e Ashely Bouder principal dancer del New York City Ballet nel ruolo di Micaela.
Nelle ultime due date (22 e 25 marzo), nei ruoli principali, si esibiranno Flavia Stocchi (Carmen), Alessandro Cascioli (Don José), Giorgia Calenda (Micaela) e Riccardo Riccio (Escamillo), solisti emergenti del Corpo di ballo del Massimo.
La coreografia nata nel 1995 per Aterballetto, è stata riproposta in numerosi teatri nel mondo fra cui la Scala e arriva per la prima volta in Sicilia nella interpretazione del Corpo di ballo del Teatro Massimo.
Questa versione in due atti inizia laddove l’opera lirica di Bizet finisce. Scrive Amedeo Amodio: “Sulle ultime note dell’opera si chiude il sipario. In palcoscenico inizia lo smontaggio delle scene. A poco a poco o il personale e quanti altri hanno assistito allo spettacolo da dietro le quinte vengono catturati dai fantasmi del dramma appena trascorso e man mano, un gesto, uno sguardo, un oggetto, li spinge ad immedesimarsi in ognuno dei personaggi; per puro caso. È dunque per puro caso che Don José incontra Carmen, che rappresenterà per lui l’unico momento di vita autentica, intensa, ma anche quello della morte. A questo punto tutto è stabilito, meno il percorso o il labirinto dei due destini ormai indissolubilmente legati. Così si potranno creare accostamenti scenici imprevedibili e surreali, ma sempre volti verso un’unica fine. Sarà comunque Carmen, profondamente consapevole dell’ineluttabilità del momento finale, a condurre il gioco trasgressivo ed eversivo, in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte. La scena, come la musica, si svuota durante lo svolgimento del racconto, fino a rimanere, nel momento finale, completamente scarna, desolata ad esprimere la “solitudine tragica e selvaggia” di una donna che, sin dall’inizio, cerca di affermare il proprio diritto alla vita e alla libertà”.
Per Eleonora Abbagnato si tratta di un debutto in questa versione coreografica della storia di Carmen tratta dall’omonima opera di Bizet, personaggio comunque al quale è molto legata essendo stata nominata étoile all’Opéra di Parigi proprio al termine di una recita di un’altra celebre versione del balletto, quella con la coreografia di Roland Petit. “Carmen si presta a molteplici letture” – sottolinea l’étoile – “direi che è inesauribile. Per questo sarà per me un’esperienza molto interessante interpretare per la prima volta questo personaggio che amo molto, nella versione di Amedeo Amodio. A tutto ciò si aggiunge la gioia di essere a Palermo, la mia città e in un teatro tra i più belli al mondo”.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo debutta il russo Mikhail Agrest, bacchetta emergente del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo; le scene e i costumi sono firmati da Luisa Spinatelli, le luci da Bruno Ciulli. La produzione è realizzata in collaborazione con Daniele Cipriani Entertainment.
Segnaliamo che la prova antegenerale di Carmen (martedì 18 marzo, ore 20:30) è stata affidata dal Teatro Massimo a BNL Gruppo BNP Paribas e Telethon che promuovono l’iniziativa “BNL per Telethon in Scena”: un appuntamento con la solidarietà che s’inserisce nell’ambito della collaborazione, ormai giunta al suo terzo anno, tra la Banca ed il Teatro, che ha permesso di raccogliere fino ad oggi circa 100.000 euro per Telethon e la ricerca scientifica.
Foto Franco Lannino/Studio Camera