Opéra di Parigi. Per tutti i gusti la stagione di balletto 2017- 2018
Già annunciata la stagione di balletto 2017-2018 dell’Opéra di Parigi. La direttrice Aurélie Dupont propone 13 diversi programmi che spaziano dal classico (Don Chisciotte di Nureyev, Onegin di Cranko e La Fille mal gardée di Ashton) ai capolavori del XX secolo con coreografie di George Balanchine, Hans van Manen, Maurice Béjart e Pina Bausch. Grande spazio anche alla coreografia contemporanea tra riprese e nuove creazioni firmate da Sidi Larbi Cherkaoui, Saburo Teshigawara, Benjamin Millepied, Sacha Waltz, Anne Teresa De Keersmaeker, Alexander Ekman, Iván Pérez, Hofesh Shechter, James Thierrée e Crystal Pite. Un programma denso, nel segno della grande danza, capace di soddisfare gusti diversi.
Aurélie Dupont, già magnifica e applaudita étoile dell’Opéra de Paris e dallo scorso 1 agosto direttrice della grande compagnia di ballo parigina, ha presentato lo scorso 25 gennaio 2017, con il sovrintendente Stéphane Lissner, la Stagione di Danza 2017-2018.
L’Opéra National de Paris, istituzione che vanta per il balletto una tradizione pliricentenaria e di altissima valenza culturale cominciata nel 1661 – anno in cui Luigi XIV fondò l’Académie Royale de la Danse – propone per questa programmazione diversi titoli con produzioni che spaziano dal balletto classico e neoclassico per giungere al balletto e alla danza contemporanea.
Aurélie Dupont propone tredici programmi coreografici tra cui quattro novità che entreranno stabilmente nel repertorio della Compagnia e cinque creazioni originali.
La Stagione di Balletto dell’Opéra si aprirà il 21 settembre 2017 con l’usuale Défilé eseguito dall’Ecole de Danse, dal Corpo di Ballo, dai Solisti, dai Primi Ballerini e dalle Étoiles, impreziosito da un Gala eccezionale che permette di celebrare la tecnica e le qualità artistiche dei talentuosi danzatori della Compagnia. Sulla scena di Palais Garnier si alterneranno Diamants di George Balanchine sulla musica di Piotr Ilyitch Čaikovskij e due nuovi ingressi nel repertorio della compagnia con Trois Gnossiennes di Hans van Manen sulla musica di Erik Satie e Faun di Sidi Larbi Cherkaoui sulla musica di Claude Debussy.
Per la ripresa di piéces del XX secolo compare in programma Joyaux (Jewels) di George Balanchine, ispirato alle vetrine seducenti delle gioiellerie della quinta avenue di New York. Composto in tre movimenti, ciascuno dedicato a una pietra preziosa, si alterneranno sulla scena Emeraudes (Smeraldi) sulla musica di Gabriel Fauré, Rubis (Rubini) con la musica di Igor Stravinsky e Diamants (Diamanti), musica di Piotr Ilyitch Čaïkovsky. Joyaux sarà presentato a Palais Garnier dal 22 settembre al 12 ottobre 2017 nella ideazione delle scene e dei costumi di Christian Lacroix.
Due opere d’arte magnifiche, composte sulla musica di Igor Stravinskij, Agon di George Balanchine e Le Sacre du Printemps di Pina Bausch, sono accostate dal 25 ottobre al 16 novembre 2017, alla nuova creazione di Saburo Teshigawara che ritorna all’Opera Garnier con Violin Concerto, composizione di Esa- Pekka Salonen che sarà presente per dirigere l’Orchestra.
Tre sono i titoli in programma del balletto di repertorio ottocentesco per ribadire l’importanza dell’eredità classica e porre in risalto le capacità tecniche e le qualità interpretative dei solisti e del corpo di ballo dell’Opéra de Paris.
Il primo è Don Chisciotte per la coreografia di Rudolf Nureyev, sulla musica di Ludwig Minkus, vera festa della danza con le stupende parti corali, i pas de deux e le brillanti variazioni, in scena all’Opera Bastille dal 11 dicembre 2017 al 6 gennaio 2018.
Segue Onéguine (Onegin), capolavoro di John Cranko su un estratto dell’omonima opera di Čaikovskij che rivela lo struggimento d’amore narrato nel testo di Pushkin. Questo capolavoro del repertorio è danzato dal 10 febbraio al 7 marzo 2018 a Palais Garnier.
Chiude il trittico dei classici La Fille mal gardée, che possiede la magnifica teatralità di uno dei più antichi balletti d’azione. Creato da Jean Duberval nel 1789 qualche giorno prima della presa della Bastiglia, narra le rocambolesche avventure amorose di due giovani paesani. Sul palcoscenico del Palais Garnier è riproposto dal 25 giugno al 14 luglio 2018 nella magnifica revisione di sir Frederick Ashton.
Nel programma della Stagione di Danza compare, come di tradizione, la Demonstration della tecnica appresa a scuola dai Petits Rats dell’Ecole de Danse de l’Opéra il 10, 16 e 23 dicembre 2017 a Palais Garnier. Lo spettacolo finale dell’Ecole sarà invece in scena, sempre a Garnier, dal 13 al 18 aprile 2018 e avrà in programma l’opera di tre grandi coreografi del XX secolo con due entrate in repertorio: Un Ballo di Jiří Kylían, sulla musica di Maurice Ravel, Spring and Fall di John Neumeier su musica di Antonin Dvořák e la ripresa di Suite de Danses di Ivan Clustine sulla musica di Frédéric Chopin.
La Serata Maurice Ravel diretta da Maxime Pascal, dal 24 febbraio al 24 marzo 2018 all’Opera Bastille, riunisce due balletti attorno al tema dell’amore e della seduzione: Boléro di Maurice Béjart e la ripresa del balletto Daphnis et Chloé di Benjamin Millepied.
Accolto come un grande avvenimento quando fece il suo ingresso nel repertorio della Compagnia nel 2005, Orphée et Eurydice di Christoph Willibald Gluck, magnifica opéra dansé di Pina Bausch, è sul palcoscenico di Palais Garnier dal 24 marzo al 6 aprile 2018.
Roméo et Juliette, intensa piéce della coreografa tedesca Sacha Waltz, composta sul poema sinfonico di Berlioz, è in scena tra il 6 aprile e il 4 maggio 2018 all’Opera Bastille.
Ritornano poi, tra il 27 aprile e il 12 maggio 2018 a Garnier, le tre creazioni giovanili di Anne Teresa De Keersmaeker che sono anche tre dialoghi con le figure tutelari della musica classica: Quatuor n° 4 di Béla Bartók, Die Grosse Fuge di Ludwig van Beethoven e Verklarte Nacht di Arnold Schönberg. Condividendo la stessa intensità musicale, questi tre balletti si accordano in un’osmosi vibrante.
Nell’ambito delle creazioni è proposta la scoperta di nuovi coreografi che si collocano nel panorama più innovativo e interessante della danza contemporanea: Alexander Ekman, Iván Pérez, Hofesh Shechter, James Thierrée.
Personalità fervida della scena coreografica contemporanea, lo svedese Alexander Ekman, già danzatore del Cullberg Ballet e del Nederlands Dans Theater, è invitato per la prima volta a lavorare con i danzatori dell’Opéra. Attraverso il suo linguaggio viscerale, colorato di humor e pervaso di teatralità espressa attraverso una tecnica sia classica che contemporanea, Ekman presenta Play, su una musica di Mikael Karlsson. Dal 6 al 31 dicembre 2017 sul palcoscenico di Garnier si avrà così modo di assistere a uno spettacolo sorprendente, segnato da ritmo travolgente e da grande energia comunicativa.
Dal 19 maggio all’8 giugno 2018, sempre a Garnier, quattro coreografi contemporanei sono riuniti in un programma che coinvolge i danzatori dell’Opéra in un nuovo linguaggio. In apertura Creation, carte blanche concessa a James Thierrée che verrà eseguita nei meravigliosi spazi dei foyers di Palais Garnier al di fuori del palcoscenico. Lo spagnolo Iván Pérez, invitato ugualmente per la prima volta all’Opéra, propone invece una Creation tutta al maschile per dieci danzatori. Per la sua prima collaborazione, l’israeliano Hofesh Shechter, regolarmente acclamato per le sue dinamiche energetiche sovente danzate in uno stato di trans, affiderà al balletto dell’Opéra di Paris una nuova versione della sua pièce The Art of Not Looking Back. La serata sarà completata da In The Seasons Canon, splendida coreografia della canadese Crystal Pite che già aveva entusiasmato il pubblico di Palais Garnier la stagione passata.
Con la mostra Picasso et la Danse, a Palais Garnier dal 13 giugno al 16 settembre 2018, la Bibliothèque Nationale de France e l’Opéra National de Paris si propongono di esplorare il rapporto pittorico che ebbe Picasso con la danza attraverso un’esposizione di opere e di documenti raramente presenti in Francia.
Per tutte le informazioni e per acquistare i biglietti degli spettacoli e dell’esposizione telefonare al numero: + 33.1.71252423. – www. operadeparis.com.
Mariolina Giaretta
13/02/2017
Foto: 1. Don Quichotte di Rudolf Nureyev, Ballet de l’Opéra national de Paris, ph. Julien Benhamou – OnP; 2. Joyaux di George Balanchine, Ballet de l’Opéra national de Paris, ph. Agathe Poupeney – OnP; 3. Le Sacre du printemps di Pina Bausch, Ballet de l’Opéra national de Paris, ph. Sébastien Mathé – OnP; 4.-5. La Fille mal gardée di Ashton, Opéra Parigi; 6. Démonstrations annuelles de l’École de Danse de l’Opéra de Paris; 7. Aurélie Dupont, Direttrice dell’Opéra di Parigi.