In Toscana

Annamaria Ajmone con Tiny e Marco D’Agostin con Everything is ok ad Arezzo per Invito di Sosta

04 . 12 . 2016

18.15

Arezzo - Teatro Mecenate, Viale Dante

Continua la IX edizione della rassegna Invito di Sosta Appuntamenti con la danza contemporanea d’autore ideata e organizzata dall’Associazione Sosta Palmizi, in collaborazione con il Comune di Arezzo. Domenica 4 dicembre 2016 al Teatro Mecenate di Arezzo, in scena un doppio appuntamento che vede gli assoli dei due giovani performer Annamaria Ajmone e Marco D’Agostin.

Annamaria Ajmone, prodotta da CAB 008, presenta il suo Tiny, spettacolo Vincitore DNAppuntiCoreografici 2014, una ricerca sulle zone-limite dove non esiste una separazione tra universo esterno e contenuti interiori; seguirà Marco D’Agostin, con Everything is ok, un esperimento sulla stanchezza del guardare, che indaga il rapporto danzatore-pubblico e il fragile terreno su cui si basa questa relazione invisibile.

In Tiny, l’autrice e danzatrice Annamaria Ajmone esplora il suo corpo come un archivio popolato da memorie personali e culturali, fantasie, forze invisibili, echi lontani, suoni, odori, immagini. Lo spettacolo è una ricerca sulle zone limite, dove non esiste una vera separazione tra universo esterno e contenuti interiori, poiché l’Io non è mai isolato da ciò che lo circonda, ma si definisce a partire dalle sue relazioni e grazie a esse impara a conoscere. Tiny riflette su come l’essere umano esista nel mondo abitando lo spazio. Dove abitare assume il significato di abbracciare, percorrere, stare, soggiornare presso le cose. Lo spazio non sta di fronte a noi, non è altro dall’uomo.

Everything is ok analizza l’aspetto del guardare. Da una parte il performer, che incarna una catena ininterrotta di movimenti, depositando segni, posture e dinamiche che richiamano a sé il vasto territorio dell’intrattenimento. Dall’altra parte il pubblico, sottoposto a un bombardamento d’immagini che ne vuole testare il limite di sazietà, il personale ma inevitabile tracollo, il momento in cui si rende necessaria la resa, in cui lo sguardo, appunto, si stancherà di guardare.

È su questo fragile terreno di abbandono che si innesta la possibilità di un’apertura del paesaggio, di una lenta espansione dello sguardo, pronto forse ad accogliere quello che finora è stato invisibile.

Al termine degli spettacoli il pubblico potrà confrontarsi con gli artisti, partecipando ad un prezioso momento di conoscenza e approfondimento, importante sia per gli spettatori che per gli stessi artisti.

Info Associazione Sosta Palmizi: 0575.630678 – www.sostapalmizi.itinfo@sostapalmizi.it.

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