In tour

La magia de Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio in tour

E’ in tour in Italia fino al 15 gennaio 2017 Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio, spettacolo magico, colorato, onirico, effervescente, capace di affascinare un pubblico di ogni età. Originale la drammaturgia, la coreografia e la caratterizzazione dei personaggi. Fantastiche le scene e i costumi di Emanuele Luzzatti. Lo spettacolo prodotto da Daniele Cipriani vede alternarsi nei ruoli principali Rebecca Bianchi, Ashley Bouder e Anbeta Toromani nel ruolo di Clara e Vito Mazzeo, Alessandro Macario, Alessio Rezza e Andrew Veyette in quello di Schiaccianoci. Da non perdere.

Dal 29 . 10 . 2016 al 15 . 01 . 2017

6 novembre 2016 Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena; dal 22 al 24 novembre 2016 Teatro Petruzzelli di Bari; dal 2 al 4 dicembre 2016 Teatro Arcimboldi di Milano; dal 14 al 18 dicembre 2016 Teatro Verdi di Trieste; 20 dicembre 2016 Teatro Europa Auditorium di Bologna; 22 dicembre 2016 Teatro Verdi di Firenze; 28 dicembre 2016 Teatro Delle Muse di Ancona; 4 gennaio 2017 Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia; 10 gennaio 2017 Teatro Verdi di Pordenone; 14 e 15 gennaio 2017 Teatro Dante Alighieri di Ravenna.

E’ certamente  Lo Schiaccianoci italiano più bello, uno dei più interessanti della storia della danza, senz’altro uno dei più incantevoli, uno spettacolo  da consigliare agli amici. E’ Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio, magico, colorato, onirico e effervescente. Una vera delizia per gli occhi.

Creato su musica di Čajkovskij nel 1989 per Aterballetto e per i primi ballerini Elisabetta Terabust e Vladimir Derevianko, diventato un classico negli anni Novanta per i tanti successi ottenuti in tournée, presentato all’Opera di Roma dal 1997 al 1999, riallestito nel 2013 al Massimo di Palermo e nel 2014 all’Opera di Roma, l’originale versione de Lo Schiaccianoci di Amodio con le variopinte scene e costumi di Emanuele Luzzati è finalmente nuovamente in tour in tutta Italia grazie a Daniele Cipriani e al suo impegno nel recuperare il repertorio italiano del balletto della seconda metà del ‘900.

Dopo l’anteprima a Perugia andata in scena il 30 ottobre 2016, lo spettacolo è in tour in tutta Italia fino al 15 gennaio 2017: al Petruzzelli di Bari e al Teatro Verdi di Trieste con l’accompagnamento dal vivo delle Orchestre delle due rispettive Fondazioni liriche dirette da Alessandro Ferrari, ma anche a Modena, BariMilano, Bologna, Firenze, Ancona, Reggio Emilia, Pordenone e Ravenna.

Ad interpretare i personaggi principali diversi primi ballerini mescolati in diverse combinazioni: Rebecca Bianchi (Teatro Opera Roma), Ashley Bouder (New York City Ballet)  e Anbeta Toromani saranno Clara; Vito Mazzeo (Balletto Nazionale Olandese), Alessandro Macario, Alessio Rezza (Teatro Opera Roma) e Andrew Veyette (New York City Ballet), interpreteranno il ruolo del Principe Schiaccianoci. Accanto a loro il corpo di ballo e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment.

Tanti i punti di forza del balletto. La coreografia, originale, fantasiosa, musicalissima, che si dipana attraverso quadri rapidi e improvvisi. La caratterizzazione dei personaggi, resa sublime attraverso una cromia di linguaggi che dal classico più puro arriva alla scomposizione della break dance in un mescolamento di stili di folgorante bellezza. Le scenografie e i costumi firmati da Emanuele Luzzati, di cui ricorre il 10° anniversario della scomparsa e ancora oggi favolosi, magici e stupefacenti, su cui si incastonano i suggestivi giochi di ombre qui eseguiti dal Teatro d’ombre L’Asina sull’isola.

Originale anche la drammaturgia, più vicina all’originale racconto di E.T.A. Hoffmann Lo Schiaccianoci e il Re Topi che all’interpretazione classica di Petipa i cui echi si ritrovano solo nel passo a due finale.

L’originalità dell’allestimento si coglie già dalle prime battute musicali. Non la classica overture di Ciaikovsky eseguita dall’orchestra a sipario chiuso ma un originale intervento musicale con Drosselmeier sul proscenio e che ci introduce nella fiaba. E’ lui il vero motore della favola, il demiurgo artefice delle magie che si susseguono nel balletto, colui che dà forma alle fantasie oniriche di Clara. E’ lui che apre il sipario e ci conduce nella camera da letto di Clara e Fritz, qui due fratelli vestiti da notte. Sul fondo i numeri e le lettere del 24 dicembre ci trasportano subito nella dimensione del sogno, nella magica notte di Natale dove una realtà parallela, quella di Clara, prende vita. I due fratelli salgono a bordo di enormi dondoli di legno, un cavallo e un’oca, e passando tra scatole di regali, giocattoli e personaggi di fantasia, si arriva nel salotto di casa Stahlbaum dove grotteschi invitati, genitori sopra le righe e nonni con le poltrone incorporate danzano il balletto dello scambio dei regali. Le magie di Drosselmeier danno vita alla rappresentazione della fiaba della Noce dura con la storia della principessina Pirlipat, uno spettacolo nello spettacolo, animano un’arlecchina, un soldatino e lo Schiaccianoci. In un caleidoscopio di scene e magie, tra passaggi drammaturgici veloci, che seguono la non logica del sogno, le paure di Clara prendono forma. A terrorizzarla un gigantesco orologiaio sui trampoli e la Regina dei Topi con il suo seguito. Tra ombre e realtà si scatena la battaglia. La magia del sogno trasforma Clara bambina in una Clara adulta e lo Schiaccianoci in un bellissimo principe.

Assolutamente originale il viaggio di Clara e del principe Schiaccianoci costellato da giocattoli abnormi, personaggi giganti e trovate deliziose come il pas de deux della danza cinese, un duetto tra una teiera e una tazzina da the. Cambi di scene continui segnano la danza spagnola, la danza araba e quella russa a cui si aggiungono due originali terzetti, quello composto da un Papageno e due Papagene di mozartiana memoria e quello degli acrobati del circo. Magico il valzer dei fiori, un meraviglioso rincorrersi di coppie volate, un incanto che magistralmente introduce il gran pas de deux di Clara e Schiaccianoci, un momento di alto virtuosismo classico. Delizioso anche il finale con l’incontro tra Clara, tornata bambina, e il nipote di Drosselmeier, alis il Principe Schiaccianoci, un lieto fine per nulla zuccheroso che prelude una nuova storia.

Lo spettacolo nel complesso è certamente godibilissimo, ricco di idee, capace di affascinare un pubblico di ogni età. Se potete andate a vederlo. L’incanto del balletto, sospeso tra sogno e realtà, vi condurrà in un mondo straordinario, ora pauroso e inquietante, ora gioioso e spiritoso, ma magicamente sorprendente.

Francesca Bernabini

Lo  Schiaccianoci di Amedeo Amodio in tour. Date e interpreti:  

6 novembre 2016 – Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena.  Primi ballerini: Rebecca Bianchi e Alessio Rezza.

22, 23, 24 novembre 2016 – Teatro Petruzzelli di Bari con l’Orchestra del Teatro Petruzzelli diretta da Alessandro Ferrari. Primi ballerini: Anbeta Toromani e Vito Mazzeo  (22, 23 sera, 24 sera)/ Rebecca Bianchi e Alessio Rezza (23 pomeridiana, 24 pomeridiana)

2, 3, 4 dicembre 2016 – Teatro Arcimboldi di Milano. Primi ballerini: Ashley Bouder e Alessandro Macario (2, 3); Rebecca Bianchi e Alessio Rezza (4)

14, 15, 16, 17 (doppia), 18 dicembre 2016 – Teatro Verdi di Trieste con l’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste diretta da Alessandro Ferrari. Primi ballerini: Ashley Bouder e Andrew Veyette (14, 15, 16, 17 sera); Anbeta Toromani e Alessandro Macario (17 pomeridiana, 18)

20 dicembre 2016 – Teatro Europa Auditorium di Bologna. Primi ballerini: Ashley Bouder e Alessandro Macario

22 dicembre 2016 (doppio spettacolo) – Teatro Verdi di Firenze. Primi ballerini: Anbeta Toromani e Alessandro Macario

28 dicembre 2016 – Teatro Delle Muse di Ancona. rimi ballerini: Rebecca Bianchi e Alessio Rezza.

4 gennaio 2017 – Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia. Primi ballerini: Anbeta Toromani e Vito Mazzeo

10 gennaio 2017- Teatro Verdi di Pordenone. Primi ballerini: Anbeta Toromani e Vito Mazzeo.

14, 15 gennaio 2017 – Teatro Dante Alighieri di Ravenna. Primi ballerini: Anbeta Toromani e Vito Mazzeo.

Foto: Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio, ph.

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