Sole cuore amore. Nel film di Daniele Vicari la danzatrice Eva Grieco.
In concorso alla Festa del cinema di Roma, il film Sole, cuore amore di Daniele Vicari racconta la storia di due donne legate da un rapporto di sorellanza, Eli e Vale, interpretate dall’attrice Isabella Ragonese e dalla danzatrice Eva Grieco. Ambientato nella periferia romana il film parla di posti di lavoro mal pagati e della difficoltà del vivere oggi attraverso la storia di queste due donne, diverse e complementari, che lottano per non soccombere alla quotidianità.
All’undicesima Festa del Cinema di Roma il primo film italiano presentato in concorso è stato Sole cuore amore per la regia di Daniele Vicari.
Sole cuore amore prende il titolo da una canzone tormentone dell’estate 2001, cantata in un piccolo momento del film dalla voce di una bambina, ma sono anche elementi semplici e basilari distrutti nelle vite delle due protagoniste, Eli e Vale. La prima è impersonata dalla brava Isabella Aragonese, la seconda dalla danzatrice Eva Grieco, di cui parleremo più avanti.
Eli si sveglia prima ogni mattina prestissimo, prima che faccia giorno, e affronta una traversata di due ore a bordo di pullman, metropolitane e autobus per raggiungere il posto di lavoro. Abita a Ostia ma ha trovato lavoro come barista in zona Tuscolana a Roma. È affabile e simpatica con i clienti, che apprezzano le sue crostatine fatte a mano oltre che il suo sorriso e le sue battute pronte. Il suo è un incarico malpagato e in nero, con un capo antipatico e burbero, di quelli che se ne vedono parecchi in giro, purtroppo. Si accontenta del suo lavoro e cerca di renderlo a suo modo gratificante, poiché con quattro figli e un marito che ama ma che fatica a trovare lavoro c’è poco da rimuginare ed è disposta a tutto pur di avere una vita almeno stabile.
Vale, invece, è una performer che usa la danza per esprimere la propria combattività. È una danzatrice professionista ma per mantenersi si arrangia esibendosi nei locali con coreografie comunque originali, sontuose e curate. Dal punto di vista personale è una combattente vera: difende la sua amica – per cui nutre un sentimento un tantino più spinto dell’amicizia – dal loro impresario violento ed è costretta a difendere se stessa dalla madre, una donna borghese, gretta e malpensante.
Ele e Vale sono amiche da sempre, anzi, si definiscono “sorelle”, hanno in comune l’amore per il ballo, con la differenza che Ele ha accantonato la sua passione per tirare su famiglia mentre Vale, nonostante la fatica per rimanere a galla, non demorde mai. Sono due donne diverse ma entrambe hanno il desiderio di non soccombere alla quotidianità.
Anche se in conferenza stampa il regista Daniele Vicari ha affermato che Sole cuore amore è un film che parla di danza – intesa socialmente e per una sua matrice emotiva e psicologica – c’è da dire che in fin dei conti la danza è solo un bellissimo elemento narrativo.
Il personaggio di Vale, quello interpretato dalla danzatrice Eva Grieco, è secondario a Eli, interpretata dalla Ragonese. Lo sviluppo della trama e delle storie di queste due donne si intersecano, si superano vicendevolmente, ma non si compenetrano mai. L’elemento tersicoreo, se così si può definire, è specchio di un personaggio, in questo caso Vale, e della sua condizione di donna e amica di Eli.
Il film, ad ogni modo, nonostante le ottime premesse dal punto di vista cinematografico, non eccelle per una serie di ragioni e delega alla danza la comunicazione delle tribolazioni della vita quotidiana anche quando non strettamente necessario.
Eccellenti le interpretazioni degli attori: oltre a Isabella Ragonese c’è un bravissimo Francesco Montanari nel ruolo di Mario, il marito di Eli, ed è da mettere in rilievo l’exploit di Eva Grieco.
Eva Grieco è una danzatrice attivissima, attualmente insegna danza contemporanea, è parte del Collettivo Luogocomune ed è parte anche del gruppo di danza di ricerca Sistemi dinamici altamente instabili diretto da Alessandra Sini. Ha studiato all’Opera di Roma e all’English National Ballet School a Londra, dove si è diplomata. Ha un legame con la settima arte che parte da quando fu scelta per interpretare Federico Fellini nel balletto Fellini di Micha Van Hoecke per il Teatro dell’Opera di Roma che fu trasmesso in diretta su Rai1. Nel 1997 fu scelta dal regista Roberto Faenza per interpretare il ruolo di Marianna Ucrìa da bambina nel film Marianna Ucrìa, un ruolo questo che le è valso la candidatura come Miglior attrice non protagonista ai David di Donatello.
La sua carriera di danzatrice si è poi dipanata in tutto il mondo, dalla Spellbound Company di Mauro Astolfi con cui ha lavorato a tempo pieno come danzatrice a nuove esperienze sempre più di ricerca, fino ad arrivare ad oggi dove ha intrapreso un percorso creativo personale e, quindi, unico.
Gli esiti di questo percorso sono ben visibili nelle coreografie create per il film di Daniele Vicari: una liberazione dalle congetture e le sovrastrutture che la vita implica tutti i giorni. La Grieco danza e interpreta attraverso il suo personaggio creando così un doppio livello, quello di Vale e quello di Eva, talvolta unito e a tratti probabilmente diviso. La ricerca che Vale effettua come performer verso un’unicità capace di proporre nuove strutture coreografiche è parallela alla ricerca di Eva per gli stimoli.
I momenti realmente performativi nel film, che catalizzano l’attenzione e dal punto di vista cinematografico spezzano la narrazione e dilatano il tempo, sono due, collocati all’inizio e alla fine. Entrambi i momenti sono fulgidi, trasparenti, mettono in video una danza dai gesti inequivocabili. Gesti che, all’inizio, fanno da apripista alla situazione narrata e che, alla fine, tristemente la descrivono, nell’epilogo. Il tutto coadiuvato dalla colonna sonora jazz di Stefano Di Battista.
Una scelta vincente, almeno quella della danza, che nel film Sole, cuore, amore la danzatrice e attrice, Eva Grieco intensamente fa figurare come ottimo, anche se non necessario, contorno a tutta la storia.
Caterina Giangrasso
30/10/2016
Foto: 2.-6. Sole cuore amore di Daniele Vicari, pjh. Emanuela Scarpa; 7. Eva Grieco, Red Carpet del film Sole cuore amore di Daniele Vicari, ph. Luca Dammicco, Fondazione Cinema per Roma.