Prima delle prime alla Scala

Il collier di pietre preziose di Mister B.

In occasione di Jewels in scena alla Scala, Marinella Guatterini conduce un incontro il 6 marzo 2014 sull’estetica di Balanchine

06 . 03 . 2014

17.00

Milano - Teatro alla Scala - Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”

Incontro ad ingresso gratuito

In occasione della ripresa al Teatro alla Scala di Jewels, uno dei capolavori di George Balanchine, per il ciclo di incontri Prima delle prime Balletto,il Teatro alla Scala con gli Amici della Scala, organizza in incontro giovedì 6 marzo 2014, alle ore 17 nel Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”.

A condurre l’incontro titolato Il collier di pietre preziose di Mister B. Ricordi, nostalgie e proiezioni nel futuro di una nuova estetica classica sarà la giornalista e critico di danza Marinella Guatterini.

L’incontro prende le mosse dalla seguente domanda: come può una semplice collezione di gioielli ispirare un balletto? Dal commento di Marinella Guatterini si evince che dietro lo splendore delle pietre preziose balugina la fantasia e soprattutto la fervida memoria del grande Maestro. In questo collier Balanchine intreccia reminiscenze, ricordi storici e rende omaggio a un passato guardato con nostalgia, ma proiettato in un futuro ricco di spunti per un nuovo balletto. In ogni sezione di Jewels si riconoscono, infatti, alcune linee fondamentali del  percorso della storia della danza ma anche personale dell’autore nel suo rapporto con la musica e i suoi compositori d’elezione, con le scuole e gli stili coreutici.

L’instancabile ricerca di Mr. B parte da Apollon Musagéte, nato ancora in seno ai Ballets Russes, ma da Balanchine trasformato nel corso della sua carriera, riadattato, asciugato in titolo, prologo, scene e costumi. E mentre Apollo diventa simbolo di una creatività inarrestabile, Jewels appare come sintesi di una poetica artistica e pilastro di riflessione. Dopo essere rientrato dalla Russia, nel 1962, dove era stato accolto con grande entusiasmo, Balanchine intreccia, con calma e cautela, questo collier (1967) con le sue “perle”, i suoi stili coreutici di riferimento, quasi in un testamento, in un lascito e omaggio alle proprie radici creative. Ma certo non ne fa un monumento statico: Jewels ci mostra da dove Mr B è venuto, dov’è arrivato grazie a queste eredità, ma anche dove sta andando, e potrebbe ancora andare nel suo lavoro incessante di “artigiano” del movimento.

Foto di Brescia-Amisano

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