Battle of the Year – La vittoria è in ballo
Il 5 dicembre è prevista l’uscita nelle sale cinematografiche italiane del film americano Battle of the Year – La vittoria è in ballo (Battle of the Year: The Dream Team) di Benson Lee con Josh Holloway, Chris Brown, Josh Pech, Laz Alonso, Caity Lotz, Weronika Rosati, Terrence Jenkins, Jasse Erwin, Ivan ‘Flipz’ Velez, Alex Martin, Steve Terada, Giovanni V. Giusti, David Kim, Marcus Nel-jamal Hamm e Sawandi Wilson e prodotto dalla Warner Bros.
La storia narrata dal film è la seguente. “Il Battle of the Year è l’Olimpiade per la break dance, un torneo che si tiene ogni anno che attira tutte le migliori squadre provenienti da tutto il mondo, ma gli americani non hanno vinto negli ultimi quindici anni. Il magnate di Hip Hop ed ex B-Boy Dante (Alonso) di Los Angeles, vuole riportare al top il paese che ha iniziato questo sport. Arruola lo sfortunato amico Blake (Holloway), che era un allenatore del campionato di basket. Armato con la teoria che l’allenatore giusto può fare qualsiasi squadra un campione, riunisce un Dream Team di tutti i migliori b-boys di tutto il paese. A soli tre mesi da Battle of the Year, Blake deve usare qualsiasi tattica che conosce per far si che dodici persone di talento, si trasformino in una squadra se vorranno portare in America il trofeo, dove è nato”.
Se per un giudizio del film dobbiamo attendere l’uscita nelle sale italiane, è bene chiarire che il Battle of the Year, la più prestigiosa e strutturata competizione di breakdance al mondo, è nata nel 1990 in un piccolissimo paesino tedesco, Braunschweig, inizialmente come evento spot e poi ampliando i suoi confini e diventando un format internazionale replicato in altri paesi con competizioni con lo stesso nome strutturate come “eliminatorie” in modo da selezionare le crew nazionali titolate per prendere parte alla competizione tedesca. Già nei suoi primi 15 anni di vita il Battle of the Year prevedeva più di venti eliminatorie nazionali nei paesi dei cinque continenti ed una finale mondiale che si svolgeva ogni anno in Germania. E’ in Germania infatti che si sono sempre svolte le finali di questa competizione che richiama ogni anno migliaia di appassionati da ogni angolo della terra, con un’unica piccola parentesi (dal 2009 al 2012) in cui le finali del BOTY si sono svolte a Montpellier, in Francia. Segnaliamo tuttavia che dopo la parentesi francese, il Battle è tornato lo scorso ottobre a Braunschweig per l’edizione 2013. Ci fa piacere ricordare che l’Italia è entrata a far parte del network Battle Of The Year nel 2003 grazie al Festiva RHHP – Roma Hip Hop Parade, un festival dedicato alla cultura urbana in tutte le sue più diverse manifestazioni e diretto da Vittoria Ottoleghi, una donna che ha sempre saputo guardare avanti.
Ci fa piacere evidenziare che – contrariamente a quanto si afferma nella presentazione del film – il Battle of the Year prima ancora che una gara è un evento nato con l’intento di dare visibilità alla breakdance a livello mondiale. Ci fa piacere ricordare che l’hip hop non è uno sport ne nasce come competizione sportiva. Il fenomeno Hip Hop è apparso e si è sviluppato negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’70 come voce della popolazione afro-americana. Nei decenni successivi l’hip hop si è poi diffuso a macchia d’olio nei cinque continenti dove, pur nel rispetto delle sue più profonde e originarie motivazioni, ha assunto connotazioni originali in ogni paese, esprimendosi attraverso la musica (rap, turntablism, beat box, ecc), la danza (breakdance, lockin, poppin, new style, ecc.), le arti visive (writing o graffiti art) e altre forme di cultura urbara. Attraverso queste forme d’arte i giovani si sono identificati in questa cultura trovando nuovi canali di comunicazione. I danzatori di breakdance (bboys/bgirls) si sfidano in gruppi (crew) inventando le più ardite e spettacolari evoluzioni con l’obiettivo di stabilire la propria superiorità e guadagnare il rispetto degli avversari e del pubblico.
15/11/2013