In Emilia Romagna

Festival Danza Urbana di Bologna. 20° edizione.

Dal 02 . 09 . 2016 al 11 . 09 . 2016

Bologna e Casalecchio di Reno

Il Festival Danza Urbana di Bologna, il primo dedicato alla danza urbana in Italia, giunge alla sua ventesima edizione con l’ostinazione alla resistenza e il desiderio di abitare il mondo. In questi vent’anni il Festival ha facilitato il cambiamento, la trasformazione e l’evoluzione del concetto di danza urbana in Italia. Con responsabilità e lucidità è riuscito a valorizzare il portato che questo ambito della scena coreutica regala al settore danza, non si è mai trattato solamente di supportare un genere, di avvalorare uno stile o di creare una nuova modalità di fare danza.  Anzi: la natura del Festival si è esplicitata e rafforzata attraverso alcune linee di politica culturale. In particolare la gratuità degli eventi, l’accessibilità trasversale, l’aggregazione sociale grazie a una diversa modalità di abitare e fruire i luoghi della città. Il Festival nel tempo si è anche fatto promotore dell’innovazione dei linguaggi coreutici presso un pubblico ampio e generalista, rendendo consueta la fruizione di spettacoli di danza negli spazi pubblici, in luoghi insoliti o quotidiani, al di fuori dell’edificio teatrale.

L’edizione 2016 si svolge dal 2 all’11 settembre compreso e fonde l’attenzione alle realtà emergenti nazionali e internazionali al lavoro sul territorio: 13 spettacoli, 7 compagnie italiane, 6 straniere (provenienti da Spagna, Israele, Taiwan, Giappone, Paesi Bassi) per un numero complessivo di 18 recite.

I am Bologna è il titolo del progetto che chiede a tre coreografi bolognesi di misurarsi con la città. Fabrizio Favale/Le Supplici, Simona Bertozzi/Nexus e il Gruppo Phren sono chiamati a portare un loro contributo originale per un luogo o un contesto specifico della città di Bologna.

Il Festival ha anche chiesto ad alcuni coreografi dall’importante segno coreografico, di realizzare un’opera partendo da e per Bologna.  Tre creazioni co-prodotte e commissionate dal festival in occasione del suo ventennale a tra importanti artisti della scena internazionale: Marcos Morau/La Veronal, Enzo Cosimi e Michele Di Stefano/mk.

Michele di Stefano/mk e Enzo Cosimi il 6 e 7 settembre presenteranno le loro “visioni” dedicate alla città. Veduta>Bolognaville è il titolo del lavoro di mk che nel concetto di veduta pone il suo fuoco centrale. Lo spettatore è chiamato in una delle sale di Palazzo D’Accursio, cuore pulsante e simbolico di Bologna (sede del Comune) a guardare fuori dalle grandi vetrate , avendo la possibilità di abbracciare il panorama con lo sguardo e di essere immersi in un ascolto in cuffia che rende la visione di una coreografia su Piazza Maggiore, un’esperienza sensoriale, immersiva e contemplativa.  Corpus Hominis, la creazione commissionata a Enzo Cosimi, rappresenta la seconda tappa della trilogia Ode alla bellezza, tre creazioni sulla diversità. Ode alla bellezza propone una riflessione sulle figure emarginate della società, spostando il suo asse dall’elemento estetico alla natura sociale del progetto, nell’intento di realizzare una coreografia politica. Per l’occasione il coreografo lavorerà con persone omosessuali anziane.

A chiusura del Festival, il 10 e 11 settembre, la prima assoluta de La Veronal dedicata alla figura di Pier Paolo Pasolini. Dopo l’anteprima dell’anno scorso, sempre in occasione del Festival, quest’anno l’opera giunge alla sua forma definitiva. La compagnia spagnola, famosa per le creazioni legate alle suggestioni che le varie città del mondo offrono, si focalizza sulla figura del poeta e cineasta bolognese, in particolare sul ciclo filmico La Trilogia della vita e all’essenza dello “spirito pasoliniano”: la vita come forza misteriosa inafferrabile, che sfugge al controllo delle leggi, delle regole e della ragione.

Tanti altri gli artisti coinvolti nella programmazione, italiani e stranieri: Andrea Costanzo Martini, Po-Cheng Tsai, Arno Schuitemaker, Sharon Fridman, Elias Aguirre e, a distanza di dieci anni, il ritorno a Danza Urbana di Yoko Higashino grazie alla Japan Foundation e in condivisione con Bassano OperaEstate.

Info su: www.danzaurbana.it.

Foto: 2.-6. alcune immagini delle precedenti edizioni del Festival con Kakuya Ohasi and dancers, Collettivo Cinetico, Simona Bertozzi, Umma Umma Dance.

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