Al Teatro Massimo Bellini di Catania I am beautiful di Roberto Zappalà
Dal 04 . 01 . 2017 al 05 . 01 . 2017
Catania - Teatro Massimo Bellini
I am beautiful, creazione 2016 per nove danzatori del coreografo Roberto Zappalà per la sua Compagnia Zappalà Danza, è in scena il 4 e 5 gennaio 2017 al Teatro Massimo Bellini di Catania.
Il titolo dello spettacolo è suggerito dalla scultura di Rodin che a sua volta è ispirata al primo verso di una poesia di Baudelaire La Beauté: «Je suis belle, ô mortels! comme un rêve de pierre ». Il sogno di pietra si trasfigura nel movimento attraverso una lingua che ha la sua grammatica e la sua sintassi nei nervi e nelle giunture, nei fremiti e nei sussulti.
Nello spettacolo Zappalà si interroga su cosa è la bellezza. La bellezza per Zappalà è una ricerca costante, un’aspirazione, un tendere verso qualcosa. E per ricercare la bellezza, Zappalà, che pone al centro della sua investigazione creativa l’uomo, parte, in questa sua ricerca dal corpo, da una sacralità laica del corpo che cela una forza dirompente. E per trovare questa forza, Roberto Zappalà scava, ricerca fino ad arrivare all’origine del gesto. Ne viene fuori una danza viscerale, naturale, a tratti primordiale, una danza fatta di fremiti, sussulti, di corpi che si scontrano, che rimbalzano all’unisono, che si legano e si avvinghiano, ondeggiano, si deformano.
I am beautiful, costruito sulle musiche originali di Puccio Castrogiovanni e dei Lautari, è il quarto step e punto d’arrivo del progetto Transiti Humanitatis, avviato da Zappalà e la sua Compagnia nel 2014, con importanti collaborazioni: il Teatro Comunale di Ferrara, il festival ImPulsTanz Vienna International Dance Festival, il Teatro Massimo Bellini di Catania, il Teatro Garibaldi/Union des Théatres de l’Europe. L’umanità, quella dell’umanesimo, rimanda agli studia humanitatis che nel Quattrocento indicavano gli studi letterari volti a formare la persona, sono, nella traduzione di Roberto Zappalà, gli “studia” del corpo e del gesto trasfigurati in un universo coreografico che mette il corpo, la sua naturale bellezza quale elemento fondante e transito ineludibile; con la certezza che «occorre avere un corpo per trovare un’anima» (Soltanto di Jan Twardowski).
Il progetto Transiti Humanitatis comprende le produzioni Invenzioni a tre voci (2014), creazione dedicata alla donna, Oratorio per Eva (2014), omaggio alla figura simbolica di Eva, La Nona (2015), ispirato all’ultima sinfonia di Beethoven e meritatamente proclamato Premio Danza&Danza come Migliore Spettacolo dell’anno 2015.
Scrive Roberto Zappalà: “I am beautiful è forse il mio lavoro più ‘contemporaneo’. Il mio sentire, in questa fase della vita, è quello di tornare alla semplicità, ovvero su un gesto che indirizza all’idea lineare di contemporaneo. Il mio lavoro dunque si concentra su una coreografia plasticamente costruita, sebbene resa in quadri liberi al fine di rendere protagonista la danza. Il mio vuole essere un manifesto a favore della danza. L’elemento musicale, in questo spettacolo, vedrà in scena una band che interpreta un tappeto sonoro che possiamo definire ambient/folk molto percussivo”.
Foto: 1.-3. Compagnia Zappalà Danza, I am beautiful di Roberto Zappalà, ph. Giuseppe Distefano; 4.-5. Compagnia Zappalà Danza, I am beautiful di Roberto Zappalà, ph. Serena Nicoletti; 6. – 12. Compagnia Zappalà Danza, I am beautiful di Roberto Zappalà, ph. Giuseppe Distefano.