C.Re.S.Co. Lazio – Incontri sul sistema culturale romano e regionale
3 incontri di preparazione + un incontro con le Istituzioni. Prossimo incontro lunedì 10 marzo 2014 all'Opificio Telecom.
Dal 24 . 02 . 2014 al 24 . 03 . 2014
Dalle 16.00 alle 19.00
Roma: 24 febbraio Teatro Piccolo Eliseo Via Nazionale; 10 marzo Opificio Telecom Via dei Magazzini Generali 20/A; 17 marzo Angelo Mai Altrove Occupato Viale delle Terme di Caracalla 55/a; 24 marzo sala Squarzina del Teatro di Roma
Il 24 marzo, presso la sala Squarzina del Teatro di Roma, alle ore 16 C.Re.S.Co Lazio convoca un incontro pubblico invitando gli Assessori Barca e Ravera, i Presidenti delle Commissioni Cultura di Comune e Regione “per porre alcune questioni ormai improrogabili sullo stallo del sistema culturale romano e regionale”.
Per costruire questo appuntamento, C.Re.S.Co. Lazio ha esteso l’invito a tutti gli interessati – artisti, compagnie, operatori, critici, spazi…. – che vorranno partecipare, stabilendo tre incontri preparatori:
Lunedì 24 febbraio dalle 16 alle 19 al Teatro Piccolo Eliseo – Legge regionale e sistema culturale regionale
Lunedì 10 marzo dalle 16 alle 19 all’Opificio Telecom – Sistema culturale metropolitano (produzione, festival, spazi, nuove legalità …)
Lunedì 17 marzo dalle 16 alle 19 all’Angelo Mai Altrove Occupato. Il tema del terzo incontro è stato volutamente lasciato aperto ed emergerà dall’esperienza e dai motivi dei primi due incontri; sarà quindi definito dall’elaborazione collettiva dei partecipanti.
Scrivono gli organizzatori:
“Gli incontri saranno tavoli di lavoro su obiettivi e temi specifici, superando il livello dell’auto-narrazione e partendo dai materiali raccolti dal percorso di interlocuzione avviato in questi mesi da C.Re.S.Co., organizzatore dell’incontro pubblico del 24 marzo.
Nell’incontro LASAGNA ROMANA – strati generali del teatro a Roma – tenutosi il 22 gennaio al Teatro Valle Occupato, è emersa da parte di molti la necessità di tenere più vicine quelle iniziative che stanno offrendo riflessioni e prospettive di cambiamento per le politiche culturali cittadine e di informare tutti gli interessati sulle tappe dei percorsi, al fine di poter intervenire attivamente con il proprio contributo. Questo approccio non vuole annullare le differenze di vedute, bensì creare maggior consapevolezza generale sul ruolo importante che molte esperienze stanno apportando ad una ‘piattaforma partecipata’ di cambiamento, malgrado la sordità e il ritardo imbarazzante delle istituzioni”.
