A Firenze focus internazionale con i lavori di Liron Ozeri, Nir Even Shoam, Aura Dance Theatre e Panta Rei Dance Theatre
Dal 19 . 03 . 2016 al 20 . 03 . 2016
Firenze - Teatro Cantiere Florida, Via Pisana 111/R
Secondo appuntamento il 19 e 20 marzo 2016 al Teatro Cantiere Florida di Firenze dedicato alla danza internazionale. In questa due giorni assisteremo alla prima europea del lavoro degli israeliani Liron Ozeri (classe 1986) e Nir Even Shoam (classe 1983), giovani autori emergenti che presenteranno i due lavori Yin Yang e No Labels (sabato 19 marzo) che affrontano attraverso una partitura gestuale le irrisolte, e attualissime, questioni di genere. A seguire, domenica 20 marzo, la prima italiana di Godos, coproduzione tra la compagnia lituana Aura Dance Theatre e la compagnia norvegese Panta Rei Dance Theatre per le coreografie di Biruté Letukaité, Anne Ekenes, Pia Holden che a partire dai racconti sulla femminilità nella mitologia lituana analizza coreograficamente la condizione femminile contemporanea.
A proposito di Yin Yang gli israeliani Liron Ozeri e Nir Even Shoam, anche interpreti della coreografia scrivono: “Per ogni punto di partenza, c’è un punto specifico nel tempo, e per ogni punto di partenza c’è anche un punto finale. Due forze separate, contrastanti, ma che in qualche modo si completano l’un l’altra in movimento, in costante movimento, e non c’è nulla di assoluto a riguardo. La grande mancanza di equilibrio è una questione proporzionale, quindi ciò che sale – deve scendere, e uno non può esistere senza l’altro”.
In No Labels di Liron Ozeri, anche interprete del brano coreografico con Mai Kesem, “ci sono due personaggi molto diversi che sono in realtà troppo diversi ma anche troppo simili. Il mondo in cui viviamo è ampio e pieno di possibilità. No Labels è una creazione che analizza il dibattito sui generi e un nuovo modo di esprimere la sessualità, la passione e le relazioni, senza bisogno di etichettatura grazie al distaccamento dalla società”.
Godos è uno spettacolo in due atti firmato nella sua prima parte da Anne Ekenes e Pia Holden (Norvegia) e nella sua seconda parte da Birutė Letukaitė (Lituania). Godos parte da un racconto sulla femminilità nella mitologia lituana. “Godos” è una vecchia parola lituana che di solito è definita come sogni malinconici, speranze, pensieri nostalgici e aspettative non realizzate. A partire da questo nel primo atto ci si interroga su come il passato e la storia possano plasmare la nostra identità, mentre nel secondo atto l’ispirazione dà vita una riflessione sulla società contemporanea.
Foto: 1. Yin Yang di e con Liron Ozeri e Nir Even Shoam; 2. Aura Dance Theatre e Panta Rei Dance Theatre, Godos.