In Toscana

Aterballetto al Teatro Verdi di Pisa con un trittico di coreografie firmate da Giuseppe Spota, Jiří Kylián e Andonis Foniadakis

11 . 02 . 2016

21.00

Pisa - Teatro Verdi, Via Palestro 40

Con una serata di tre coreografie, la Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto si presenta all’appuntamento con la Rassegna di Danza del Teatro Verdi di Pisa giovedì 11 febbraio 2016. In scena Lego di Giuseppe Spota, 14’20” di Jiří Kylián, indiscusso maestro della danza del Novecento, e Antitesi del greco Andonis Foniadakis, coreografo in ascesa con un interessante mix di estetiche béjartiane e rigori made in Japan.

Tre titoli per scoprire la versatilità del più famoso ensemble di danza italiana, in un programma che ben sintetizza il percorso intrapreso dalla direttrice artistica, Cristina Bozzolini, con l’intento di rinnovare il repertorio della compagnia, affiancando autori internazionali a nuovi talenti del nostro paese.

Il giovane Giuseppe Spota, già danzatore di Aterballetto e adesso apprezzato coreografo in Germania, torna in Italia per mettere in danza, con Lego, i legami umani e indagare così quegli affetti che costruiscono il percorso della nostra vita.

Scrive Giuseppe Spota: “Sono affascinato dalle dinamiche di gruppo e dalla dialettica con il set. Vedo la danza in un contesto ampio, in cui anche la musica e l’impianto scenico hanno una funzione espressiva. Il titolo LEGO ha un doppio significato: allude alle altre forme, ma anche al legame tra le persone ed il mio con i miei antichi colleghi. Io sono partito da qui, dall’Aterballetto”.

La poetica di base di  LEGO si ispira a queste parole: “Ponti, legami, strade da seguire per cercare se stessi, per cercare amore, amicizia, famiglia, vita. Eventi che stabiliscono unioni, che si trasformano in altri eventi. La necessità suprema e ineluttabile di camminare, di realizzare, mattone dopo mattone, la via da percorrere, di comprendere coloro che ne faranno parte e di raccogliere tasselli senza i quali molti rapporti non sarebbero tali. Il disegno di una grande mappa, dunque: strade e dedali che si intersecano, si incontrano e scontrano, che indicano la direzione ed il movimento, che creano relazioni casuali o volontarie”.

A seguire 14’20”, un brano di Jiří Kylián che firma sia la coreografia che le scene. «Il titolo – spiega lo stesso coreografo – deriva semplicemente dalla durata di questo pezzo, che è parte del lavoro originale intitolato 27’52”. La nostra vita è condizionata dal tempo, ma tempo è un concetto astratto… L’opera che ho realizzato non riguarda solo il “tempo”. Affronta anche altri temi quali la velocità, l’amore e l’invecchiamento».

Chiude lo spettacolo Antitesi, che conferma il sodalizio fra Aterballetto e Andonis Foniadakis. «Ho costruito il pezzo – afferma Foniadakis – combattendo tra ricerca della bellezza del passato, come nostalgia, e realtà di oggi, agitata, dinamica, incerta, violenta». La coreografia, costruita su musiche Giovan Battista Pergolesi, Fausto Romitelli, Domenico Scarlatti, Giacinto Scelsi, Giuseppe Tartini , racchiude la volontà del coreografo di mettere in gioco i contrari. Locale e globale, lento e veloce, maschile e femminile, astratto e concreto. Barocca e contemporanea, la musica italiana scelta dal coreografo lega tra loro compositori connessi emozionalmente, superando le barriere tra la classicità e la contemporaneità.

Per informazioni: Fondazione Teatro di Pisa, tel 050.941111, www.teatrodipisa.pi.it

Foto: 1.-2. Aterballetto, Lego di Giuseppe Spota, ph. Alfredo Anceschi; 3.-5. Aterballetto, Antitesi di Andonis Foniadakis, ph. Nadir Bonazzi; 6.-9. Aterballetto, Antitesi di Andonis Foniadakis.

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