Sound of Music, musical di Yan Duyvendak con coreografie di Olivier Dubois
Dal 07 . 01 . 2016 al 10 . 01 . 2016
Bologna - Arena del Sole
Dal 7 al 10 gennaio 2016, arriva all’Arena del Sole di Bologna, in esclusiva italiana, Sound of Music, un musical abbagliante, inaspettato, sopra le righe, che il regista olandese Yan Duyvendak ha pensato e messo in scena grazie alla collaborazione di Andrea Cera, Olivier Dubois, Christophe Fiat e Michael Helland.
Sound of Music è una commedia musicale che vedrà sul palco dell’Arena del Sole 12 performer e cantanti del musical britannico esibirsi insieme a un folto gruppo di danzatori, allievi della Bernstein School of Musical Theater di Bologna.
Yan Duyvendak, regista, e Olivier Dubois, coreografo di fama internazionale, giocano con il musical come archetipo, sottolineandone la contraddizione insanabile tra spirito critico e desiderio di abbandono. Il lavoro è arricchito dai suggestivi testi del Christophe Fiat, filosofo e poeta francese, capace di una scrittura diretta e semplice, e si avvale degli arrangiamenti del compositore italiano Andrea Cera.
Non esiste un’unica storia, ma la vicenda che ci viene narrata è composta da tanti piccoli racconti. Gli spunti sono molteplici: dall’esplosione della centrale nucleare giapponese di Fukushima, passando attraverso il riscaldamento climatico, fino all’invenzione dei Google Glass. Lo spettacolo affonda le radici nella contemporaneità e nei suoi drammi: la crisi, le tensioni tra nazioni, i problemi ambientali, le guerre, le carestie e gli esodi provocati dal sovrappopolamento. Ciascun tema accompagna la scelta di una melodia che deriva da una commedia musicale, in cui affiora lo stesso argomento. Tra queste Sodomy tratta da Hair, I go to the hills da The Sound of music, We’re in the money da Goldiggers of 1933: una colonna sonora che riconcilia e rassicura, acquieta e incanta.
“Sound of Music è uno spettacolo che si contrappone a queste inquietudini – afferma l’autore e regista Duyvendak – prendendo spunto della commedia musicale di Broadway. Il musical ebbe uno slancio dopo il crollo della borsa nel 1929, e ancor più dopo la Seconda Guerra Mondiale. È un fenomeno anti-crisi che si cala nella realtà per meglio allontanarsene”.
Il musical affascina e disorienta allo stesso tempo, per i continui cambi di ritmo e di genere, le fluttuazione tra il mondo reale e la fantasia, tra il dialogo e la canzone, tra la rassegnazione e la speranza. Ecco allora che la commedia musicale diviene il mezzo per rendere più comprensibili i temi problematici dei giorni nostri.
Sound of Music vuole dare nuova vita al genere, una forma di cultura popolare capace di galvanizzare il pubblico, invitando gli spettatori a chiedersi cosa ci sia dietro lo splendore, la musica coinvolgente e le coreografie.
Yan Duvyendak gioca con il musical, intrecciando virtuosismo, levità e intrusione della realtà. In una tensione costante tra leggerezza e gravità, punta il dito dritto verso la coscienza di ciascuno, per scommettere sulla possibilità di sollevare la questione del nostro impegno.
Il musical è in lingua inglese con sovratitoli in italiano.
Segnaliamo che venerdì 8 gennaio, al termine della rappresentazione teatrale, si terrà un incontro con il regista Yan Duyvendak. All’incontro, curato da Altre Velocità, partecipa Wolf Bukowski, blogger e scrittore.
Segnaliamo inoltre che in occasione delle repliche di Sound of Music, nel foyer del teatro sarà disponibile un computer, che darà accesso a un sito internet in forma di “mind map”, per raccoglie tutti gli articoli e gli scritti che hanno accompagnato la ricerca di Yan Duyvendak dal 2007 a oggi. Essi costituiscono la base teorica dello spettacolo nonché il materiale di ispirazione per i testi di Christoph Fiat. Nel sito figurano anche i testi delle canzoni, le partiture e le registrazioni. Anche il pubblico può contribuire al sito scrivendo all’indirizzo mail communication@duyvendak.com.