Pillole di storia della danza

Ritrovato al Bolshoi di Mosca il libretto originale del Lago dei Cigni del 1877

Il prezioso documento permette di conoscere importanti dettagli della prima messa in scena del balletto di Ciaikovsky al Bolshoi nel 1877. Il successo del balletto si deve però alla versione del 1895 di Petipa Ivanov, con la milanese Pierina Legnani quale protagonista, un mito della danza di fine Ottocento, colei che inventò il virtuosismo classico dei 32 fouettés.

Torna alla luce dopo quasi un secolo e mezzo, il libretto originale de Il Lago dei Cigni di Ciaikovsky. A dare la notizia il quotidiano russo Kommersant, che in un articolo pubblicato lo scorso 20 ottobre e riportato dall’Ansa, riferisce che il documento è stato ritrovato dal ricercatore Sergihei Konaev durante i recenti lavori di ristrutturazione del Teatro Bolshoi.

Il documento permette di conoscere il cast della prima messa in scena del 1877, i costumi originali e altri dettagli. Il documento è particolarmente importante perché di questa versione si sa ben  poco, a parte che andò in scena proprio al Teatro Bolshoi di Mosca con le coreografie dell’austriaco Reisinger e che fu un insuccesso soprattutto per la banalità della coreografia e le scarse doti dell’interprete principale. Questa versione fu ritirata immediatamente dalle scene.

Il Lago dei cigni trionfò infatti dopo la morte del compositore russo, avvenuta nel 1893, su un altro palcoscenico, quello del  Teatro Mariinsky di San Pietroburgo e grazie al direttore di questo teatro, il principe Vsevolojskij. Questi, valutato il successo che avevano ottenuto sul palcoscenico pietroburghese altri due balletti di Ciaikovsky – La bella addormentata e Schiaccianoci – incaricò Marius Petipa, principale Maitre e coreografo dei Teatri Imperiali, di comporre una nuova coreografia.  Ne venne fuori prima una versione ridotta, che Petipa affidò al suo assistente Lev Ivanov andata in scena pochi mesi dopo la morte di Ciaikovsky e poi il balletto vero e proprio, in quattro atti, firmati da Marius Petipa e Lev Ivanov con una partitura arrangiata da Riccardo Drigo. E’ su quest’ultima versione del 1895, andata in scena al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo con protagonista l’italiana Pierina Legnani, che si sono basate tutte le successive messe in scena.

Mi piace evidenziare che è stata la milanese Pierina Legnani colei che ha inventato i 32 fouettés en tournant, un virtuosismo tecnico che le ballerine russe della fine dell’Ottocento non erano in grado di eseguire e che è parte del ruolo di Odile, il Cigno nero, proprio nel Lago dei cigni di Petipa Ivanov e che la Legnani aveva già sfoggiato in un altro balletto, Cenerentola. Le ballerine russe provarono a imitare la scaligera Legnani, ma riuscirono ad eseguire i fouettés solo molti anni dopo.

A parlarci di Pierina Legnani e dei fouettès del Lago questo breve video del Royal Ballet che ci ricorda anche come la tecnica si sia evoluta in questo ultimi anni tanto che non è raro oggi trovare prime ballerine eseguire, durante i fouettés, giri doppi o tripli come fa Marianela Nuñez, Principal Dancer del Royal Ballet, proprio in questo video.

Francesca Bernabini

23/10/2015

Foto: 1. tutù e scarpine, Museo Accademia vaganova, ph. Francesca Bernabini; 2. Pierina Legnani (1863-1930); 3. Pierina Legnani, Cenerentola, 1893; 4. Pierina Legnani, La Perle, 1896; 5. Pierina Legnani, Raymonda, 1898.

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