In Piemonte

Uccidiamo il chiaro di luna. Danze, voci e suoni del Futurismo italiano a Torinodanza.

13 . 10 . 2015

19.30

Collegno (TO) - Lavanderia a Vapore, Corso Pastrengo 51

Martedì 13 ottobre 2015, Torinodanza propone alla Lavanderia a Vapore di Collegno, Uccidiamo il chiaro di luna (1997-2015) – Danze, voci e suoni del Futurismo italiano.

Il Futurismo è la più importante avanguardia italiana, animata da una vera passione per il movimento. Le danze di Uccidiamo il chiaro di luna di Silvana Barbarini nascono alla Scuola Paolo Grassi nel 1997, per iniziativa di Marinella Guatterini che chiese alla coreografa di esplorare liberamente l’universo creativo della sua insegnante, Giannina Censi, unica danzatrice futurista, scoperta dal vate del futurismo, Filippo Tommaso Marinetti.

In Giannina Censi, stufa delle punte e dell’accademia, Marinetti vede l’interprete perfetta della sua aerodanza che non ebbe mai seguito dopo l’insuccesso dell’esibizione del 1931 a Milano alla mostra di aeropittura e scenografia futurista con la Censi in costume di alluminio di Prampolini e Marinetti che declamava in contemporanea i propri scritti. Nel 1979 Silvana Barbarini e Alessandra Manari, altra giovane allieva della Censi, decidono di ricomporre liberamente l’esperienza della loro insegnante, sotto i suoi occhi.

Nasce Siio Vlummia Torrente. E da qui altri spettacoli neofuturisti fino alla richiesta della Guatterini di ricostruire le danze ma con la libertà che sarebbe piaciuta ai futuristi.

«Nel Manifesto della danza futurista – racconta la Barbarini – Marinetti ordina agli artisti di danza di preparare la fusione dell’uomo con la macchina, incontrastata divinità della nuova era. Ipotizza una rivoluzione che possa toccare tutte le componenti della creazione coreografica: la forma, l’energia, il ritmo del movimento, il soggetto, il suono che accompagna l’azione. E arriva a immaginare e descrivere tre danze ispirate a macchine di guerra: lo Shrapnel, la Mitragliatrice, l’Aeroplano».

In scena si scatena un’esplosione di simultaneità sensoriali intorno alla centralità della materia e del corpo, l’energia discontinua oscilla fra le contrazioni e le decontrazioni dei muscoli, del tempo e del movimento, le onomatopee del gesto, la creazione di nuovi universi poetici in cui l’ironia e il gioco hanno sempre valore espressivo. Dal più importante movimento di avanguardia italiano ecco un inno alla libertà della composizione e a non prendersi mai troppo sul serio, a credere in un futuro pieno di promesse ma anche a vivere il presente con leggerezza e divertimento.

Uccidiamo il chiaro di luna è un sorprendente incontro di gesto, poesia e musica, grazie anche al direttore del coro Emanuele De Checchi e alla fresca e precisa interpretazione dei giovani allievi del corso di Teatrodanza della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi: Chiara Aru, Gianmaria Borzillo, Sabrina Fraternali, Sebastiano Geronimo, Giacomo Goina, Luciano Lanza, Erica Meucci, Flora Orciari, Daniele Podda, Luana Rossin, Francesca Siracusa, Loredana Tarnovschi, Cecilia Maria Tragni.

Lo spettacolo è programmato in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale dello Spettacolo.

Foto: Uccidiamo il chiaro di luna di Silvana Barbarini, ph. Alberto Calcinai.

Scrivi il tuo commento

design THE CLOCKSMITHS . development DEHLIC . cookie policy