Autunno Danza al San Carlo di Napoli: le voci di alcuni protagonisti.
Nella conferenza stampa di presentazione di Autunno Danza parlano alcuni dei protagonisti, Anbeta Toromani e Josè Perez. La Sovrintendente Purchia ringrazia pubblicamente Anna Razzi e annuncia che durante il Galà in suo onore la storica direttrice della Scuola di ballo del Teatro sarà insignita dell'onorificenza di Presidente Onorario a vita. In scena, in un Gala a lei dedicato, gli allievi di ieri e di oggi. La stessa Razzi si esibirà in un romantico e malinconico valzer con il suo primo diplomando, Alessandro Macario.
Al Teatro San Carlo l’aria è intrisa di attesa e ogni angolo di sala, ogni lungo corridoio, ogni singola persona che lavora in ambito coreutico nel Massimo napoletano trasuda adrenalina.
Autunno danza, kermesse in scena da giovedì 8 ottobre fino al 20 ottobre 2015, suona all’orecchio come un dolce ossimoro: la stagione malinconica per antonomasia accostata alla forma d’arte più gioiosa che l’uomo conosca, e proprio da questo connubio così dolce ci si aspetta, quest’anno più che mai, il compimento di una promessa fatta al pubblico. La promessa della sovrintendente Rosanna Purchia è quella di continuare a credere nella forza della danza e impegnarsi, non solo ad aumentare numericamente gli appuntamenti, ma anche a scegliere produzioni che siano vincenti. E a questo proposito spiega la scelta del ritorno di Otello di Fabrizio Monteverde: “Sfruttare un allestimento che ha riscosso enorme successo di pubblico trovo che sia una scelta intelligente dal punto di vista gestionale e se al contrario m’intestardissi nel rincorrere sempre una prima assoluta per Napoli avrei un atteggiamento sciocco e provinciale” ha affermato la Sovrintendente.
Il corpo di ballo sarà infatti impegnato in una rivisitazione della tragedia shakespeariana portata a Napoli, sempre dai danzatori del Massimo napoletano, all’inizio di questo stesso anno nel Teatrino di Corte. Considerata la grande affluenza di spettatori, il maitre de ballet Lienz Chang ha proposto di riportarlo in scena nel teatro principale. E così sarà: le magistrali musiche di Antonín Dvořák, la bellezza statuaria di Josè Perez (il Moro), la grazia e la forza di Anbeta Toromani (Desdemona), la tecnica precisa di Alessandro Macario (Jago) e Alessandra Veronetti (Emilia) saranno in scena l’8 e il 9 ottobre 2015. Lavorare con Fabrizio Monteverde ha dato ai danzatori l’opportunità di scegliere una chiave interpretativa intima. Infatti a questo proposito Anbeta Toromani racconta: “In sala prove Fabrizio Monteverde ha dato ad ognuno di noi delle direttive chiare e semplici, dopodiché ci ha lasciato la possibilità di godere di libera espressione artistica. Questo mi ha permesso di portare un pò di me stessa nel personaggio che interpreto”. Il ballerino cubano, che nella sua prima entrata in scena sarà completamente nudo sotto il mantello nero, testimonia l’emozione provata nell’incontrare il maitre suo connazionale: “Per me Lienz Chang è sempre stato un idolo – afferma Josè Perez – Da piccolo a Cuba l’ho visto esibirsi con la mitica Alicia Alonso e quando ho saputo che qui a Napoli avrei lavorato con lui ho pensato che sarebbe stata di sicuro un’esperienza grandiosa”.
Martedì 13 e mercoledì 14 ottobre andranno in scena nella stessa serata Spanish Dance&Concert per la coreografia di Lienz Chang, un nuovo lavoro su musiche di Jules Massenet e Carmen Suite portata in scena da Svetlana Zakharova e Denis Rodkin per la coreografia di Alberto Alonso ripresa da Sonia Calero e la musica di Rodion Schedrin. Una creazione datata 1967 e venuta alla luce per l’indimenticabile ballerina moscovita da poco scomparsa Maya Plisetskaya. Gli incontri tra la Plisetskaya e la Calero furono numerosi e tutti intensi, ad ognuno di loro è legato un ricordo importante uno su tutti il fatto che proprio questa coreografia firmata da Alonso e danzata dalla Zakharova fu l’ultima che Maya abbia visto in occasione di un suo compleanno.
L’ultimo appuntamento è per il 20 ottobre con il Gala della Scuola di Ballo dedicato al magistrale lavoro di Anna Razzi che per l’occasione sarà insignita dell’onorificenza di Presidente Onorario a vita. Un serata emozionante a cui prenderanno parte allievi di ieri e di oggi, ma anche la stessa Razzi in un romantico e malinconico valzer con il suo primo diplomando Alessandro Macario.
Purtroppo la cosiddetta Legge Madia, pensata per la pubblica amministrazione e estesa dallo scorso marzo anche alle Fondazioni Lirico Sinfoniche, non consente ai pensionati di ricoprire ruoli dirigenziali. Questo provvedimento getta un’ombra soprattutto sul mondo della danza italiana dove l’età pensionabile va dai 42 ai 45 anni e preclude la possibilità a ex danzatori, anche under 50 anni, di dirigere Scuole e Corpi di ballo nelle Fondazioni e di trasmettere la propria esperienza. Questa situazione paradossale, che non trova analogie nel mondo, porterà a due possibili strade: assumere stranieri, assumere chi ha lavorato all’estero e che per difficoltà di ricongiungimenti di carriere ancora non percepisce una pensione, o, peggio assumere direttori giovanissimi a scapito dell’esperienza. A tal proposito il parere di Anna Razzi, profondamente amareggiata, è il seguente: “Per seguire e crescere gli allievi sono necessarie le conoscenze tecniche, ma soprattutto una grande profondità d’animo e un equilibrio psicologico che solo con l’età possono maturarsi. Affrontare l’adolescenza degli allievi è dura e fare la cosa giusta è difficile. Non si posso lasciare giovani allievi nelle mani di un maestro altrettanto giovane e acerbo soprattutto psicologicamente parlando”.
Un’altra sfida del Teatro San Carlo è quella di incrementare il pubblico per gli spettacoli di danza. A questo proposito la Sovrintendente Purchia evidenzia come Napoli sia disseminata ad ogni angolo di scuole di danza: “Se Napoli dovesse crollare la reggerebbero le scuole di danza. Questo vuol dire che la passione c’è e che la danza piace a tantissime persone. Ma allora mi chiedo: dove siete? Pubblico dove sei?”.
In effetti non ci sono più scuse per disertare il Teatro San Carlo. Quest’anno infatti più che negli anni precedenti, le produzioni ci sono e i prezzi dei biglietti sono ridotti e ancor di più se si fa richiesta la Card.
Tutti a teatro. Tutti ad Autunno Danza.
Manuela Barbato
08/10/2015
1. Svetlana Zakharova, Carmen Suite di Alberto Alonso, ph. Pierluigi Abbondanza; 2.-4. Jose Perez e Anbeta Toromani, Otello di Fabrizio Monteverde, ph. Francesco Squeglia; 5.-6. Corpo di ballo del Teatro San Carlo, Otello di Fabrizio Monteverde, ph. Francesco Squeglia; 7. Anna Razzi.