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Bach, per danzare moderno

Cello Suites, celebre balletto di Heinz Spoerli, entra nel repertorio del Teatro alla Scala. Prima del debutto del 5 marzo, il balletto sarà illustrato al pubblico martedì 3 marzo alle ore 18, nel consueto appuntamento del Ciclo Prima delle prime Balletto al Ridotto dei Palchi con Elisa Guzzo Vaccarino che parlerà di Bach, per danzare moderno.

03 . 03 . 2015

18:00

Milano - Teatro alla Scala - Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”

In occasione del debutto scaligero di Cello Suites, celebre balletto di Heinz Spoerli costruito sulla Suite per violoncello solo di Johann Sebastian Bach, si svolge martedì 3 marzo 2015, alle ore 18, nel Ridotto dei palchi “A. Toscanini” del Teatro alla Scala l’incontro Bach, per danzare moderno, un nuovo appuntamento del ciclo Prima delle Prime.

Come suggerisce il titolo dell’incontro, sono molti i coreografi che hanno utilizzato la musica di Bach, soprattutto in tempi recenti, dando luogo a molti veri capolavori. A ritenere la musica di Bach, una fonte di grande ispirazione e straordinaria attualità, anche Heinz Spoerli che sottolinea: “Quando lavoro  lascio che la musica venga a me: la coreografia è un dialogo con la musica e con la danza. Amo ogni tipo di musica, ho creato balletti con lavori di compositori di ogni genere, ma con Bach c’è un rapporto speciale, mi schiarisce le idee, mi fa concentrare. Per me Bach resta un compositore molto contemporaneo”.

Questo rapporto speciale ha portato Spoerli a coreografare prima le Variazioni Goldberg e poi le Suite per violoncello solo.

“Ogni volta che ascolto Bach sento il mio cuore che sobbalza – scrive  SpoerliLa sua musica è per me un’inesauribile fonte di ispirazione e lo è sin dai miei vent’anni, prima ancora che, in Germania, a Düsseldorf, allestissi una coreografia sulle Goldberg-Variationen, da molti critici considerata, agli inizi degli anni Novanta, una delle creazioni coreografiche più importanti di quel periodo. Con lo stesso entusiasmo ho in seguito affrontato tutte le Sei Suites per violoncello solo di Bach, ma in due fasi e realizzando due balletti: …und mied den Wind (Suites nn. 5, 4, 1) e In den Winden im Nichts (Suites nn. 2, 3, 6). Nel primo ho evocato l’idea di tre degli elementi platonici: terra, acqua, fuoco. Il secondo, che ora approda anche nel repertorio del Teatro alla Scala, ho preso in considerazione il quarto elemento: l’aria… il vento. Inoltre nelle tre Suites utilizzate per In den Winden im Nichts, lo stesso Bach ha inserito vere e proprie forme di danza come la sarabanda, il minuetto, la gavotta, il che mi hanno ulteriormente motivato a creare pezzi coreografici astratti ispirati a queste danze. Nelle Suites, partendo dalla danse d’ecole accademica, mi sono sentito libero di creare una sorta di free style e mi sono ulteriormente convinto della necessità che ha sempre guidato il mio lavoro: portare avanti la ricerca nel balletto classico”.

Nella foto: Heinz Spoerli durante le prove di Cello Suites con gli artisti della Scala, ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala

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