A Torino

Il Balletto Teatro di Torino porta in scena due lavori storici dell’israeliano Itzik Galili

Dal 20 . 02 . 2015 al 21 . 02 . 2015

21:00

Collegno (TO) - Lavanderia a Vapore, Corso Pastrengo 51

Dopo il debutto in inizio di stagione di Vapore Corporeo del giovane coreografo Antonello Tudisco, la compagnia Balletto Teatro di Torino diretta da Loredana Furno porta in scena, il 20 e 21 febbraio 2015 alla Lavanderia a Vapore di Collegno, due creazioni storiche del repertorio del coreografo israeliano Itzik Galili, il duo Fragile e Until.With/Out.Enough, entrambe datate 1997, concesse alla formazione torinese, in esclusiva per l’Italia. Con l’andata in scena della serata dedicata a Galili, prosegue il percorso di rinnovamento della compagnia torinese.

Fragile, su musiche di  Gavin Bryars – Sub Rosa, è un duetto dal sapore intimo e struggente. Con la forza insita nell’apparente vulnerabilità, la donna riesce a far superare, al suo partner, le paure, le frustrazioni, le incertezze insite nell’uomo.

Until.With/Out.Enough su musiche di Henryk Górecki, si sviluppa in uno spazio chiuso, uno spazio che esiste nella nostra mente. Ne nasce una fragile e sensibile fantasia oscura, malinconica e pura.

Itzik Galili oltre ad essere stato direttore artistico del NND / Galili Dance (1997-2008) e il co-fondatore e direttore artistico di Dansgroep Amsterdam (2009-2010), ha creato e ha lavorato con numerose compagnie di danza tra le quali Stoccarda Ballet , Ballets de Monte Carlo , Bayerisches Staatsballett di Monaco , Gulbenkian Ballet , Royal Winnipeg Ballet , National Dance Company Wales , Batsheva Dance Company , NDT2 , Scapino Ballet , Bale da Cidade de São Paulo , Het Nationale Ballet , Finnish National Ballet , Les Grands Ballets Canadiens , Ballet British Columbia , Danza Contemporánea de Cuba, Rambert Dance Company , Staastballet Berlino , English National Ballet , affermandosi come importante voce coreografica e la costruzione di un repertorio di oltre 70 opere.

Il lavoro di Galili colpisce nella sua capacità di esplorare la danza in una vasta gamma di punti di vista, oltrepassare la nostra coscienza e mescolare i nostri sentimenti interiori.

La luce gioca un ruolo fondamentale nel suo lavoro: “La luce in scena è poesia. Si può definire personalità e distinguere la freddezza e calore. Attraverso la sua magia, l’illuminazione può toccare il nostro io interiore costantemente dirigendo o ri-orientare il nostro punto di vista”.

Foto di Karel Zwaneveld

Scrivi il tuo commento

design THE CLOCKSMITHS . development DEHLIC . cookie policy